di Renato Piccioni
Specialmente negli ultimi anni, da quando S.S. Papa Giovanni Paolo II° ha iniziato a parlare, praticandolo, di ecumenismo fra tutte le religioni monoteistiche, le maggiori Fedi Monoteistiche Religiose, hanno imboccato la strada dello studio per la ricerca, all’interno della propria dottrina, per capire come arrivare ad abbattere le barriere erette, fra le diverse credenze in tanti secoli, da quelle che furono definite per comodo a giustificazione “Le Guerre Sante”.
Con il procedere dei secoli e specialmente nell’ultimo bi millennio, molti di quei regni o stati governati da ferree teocrazie, sono andati sfaldandosi a causa di ribellioni, rivoluzioni e lotte fratricide, e sono diventati potentati laici, moltissimi dei quali con i loro governi democratici, hanno instaurato particolari rapporti con le chiese dominanti nel territorio con particolari “concordati”.
Ma ancora oggi, e siamo agli albori del terso millennio, persistono territori che hanno tratto dalle scritture della fede maggioritaria le leggi per regolare, sia la vita spirituale che amministrativa nell’ambito civile, per cui sono rimasti solo quelli, gli stati assolutamente teocratici e quel che è peggio, fondamentalisti.
Tutti gli stati laici sono diventati tali in seguito all’essersi affrancati dalla teocrazia che li amministrava, perché si sono dati una “Costituzione Laica” e una serie di Codici di Leggi Laiche con cui gestire la vita di quei popoli, mentre nel rispetto della fede religiosa che i loro cittadini liberamente accettano di professare, li hanno lasciati liberi di farlo, nel doppio rispetto e delle leggi delle religioni, ma con la preminenza dei codici che regolano la laicità dello stato.
S.S.Papa Giovanni Paolo II° fin dal 1999 con il raduno ecumenico di tutti i grandi rappresentanti delle varie religioni in quel di Assisi, ha proclamato, dimostrandola, la possibilità della convivenza pacifica fra le varie convinzioni di fede cui compete il compito principale di formare le genti alla pratica di quei valori morali ed etici che fanno di ogni uomo un elemento di promozione della Pace quale meta comune tesa alla conquista del buon vivere in fratellanza fra tutti i componenti etnici dell’umanità.
Il tentativo del Santo Padre Giovanni Paolo II° di voler fondere il Cristianesimo unificato di tutte le chiese cristiane, è come aver gettato un ponte di pace fra la riva cristiana e non, per una fusione sincretica di tutte le teosofie fino a ritenere affratellate sia le religioni monoteistiche che quelle che praticano solo principi teosofici basati sul principio dell’altruismo e della pratica di una vita di servizio per il bene del prossimo da parte di ognuno.
Il sincretismo di ogni fede, se e quando sarà raggiunto nella realtà ma, soprattutto, nella consapevolezza di ogni creatura, può sembrare una speranza “utopica”, ma l’umanità è debitrice delle grandi filosofie-utopiche che nei secoli passati sono poi diventate il principio di base per elevare la vita dell’uomo dal suo abbrutimento e riportarlo allo stato di creatura dotata di spirito eletto, la cui paternità la si riconosce nell’atto della Creazione che ha instaurato la fratellanza fra uomini e popoli.
Molte sono state, nei secoli trascorsi, le figure di spicco che con la loro ispirazione ma anche con il loro percorrere gli anni della loro vita dediti alla predicazione di quello che ancora oggi andiamo cercando, e cioè, l’instaurazione della “Vera Fratellanza per un Mondo di Pace”, e molti sono ancora oggi, in ogni continente di questo mondo, coloro che ispirati in modo da diventare i “Messaggeri” dell’ecumenismo religioso, si parlano e trasmettono i giusto messaggio perché ci si renda conto che ogni fede, nella sua essenza, tende al miglioramento della creatura “UOMO” per farne un uomo di Pace.
Negli anni del secolo XX° abbiamo avuto personaggi di fede cristiana e non, presenti in ogni continente, che sia pure con linguaggi diversi, sia pure con modalità sottilmente diverse, hanno tentato di aprirci gli occhi del cuore, ma l’uomo ha tenuto chiusi gli occhi del cuore ed ha camminato le vie del mondo seguendo l’egoismo, la durezza di cuore, la speculazione, la prevaricazione, e l’appiattimento di una vita che ignorava il dualismo insito nella creazione.
Ogni cosa del creato soggiace alla legge principale della creazione che è il dualismo.
Per cui abbiamo :- Uomo-Donna, Buono-Cattivo, Giusto-Ingiusto, Vero-Falso etc.etc.
Per semplificare questo concetto, le religioni orientali hanno definito questo dualismo in Jing e Jang per cui si capisce che non può esserci l’uno senza l’altro.
Ma su tutto resta imperante il desiderio dell’uomo che deve essere formato dall’amore, per l’amore e con l’amore, per se e per l’altro, per le cose e per quanto il Creatore ha inteso ci fosse per il bene delle sue creature per le quali tutto a creato.
Al principio di tutto ci fu l’Eden, poi il peccato della disubbidienza ha trascinato per secoli l’umanità a vivere nel buio della conoscenza, ma la punizione venne con il lavacro del Diluvio, che il Creatore inviò per riportare il Creato alla dimensione del suo volere.
E sono trascorsi i millenni ma l’UOMO ha ripreso a percorrere la strada sbagliata delle inimicizie, del vizio, dell’egoismo e delle peggiori malefatte e contro se stesso e contro la natura che lo circonda.
Quindi solo se l’umanità si ravvede e cerca nel pentimento degli errori, la via al miglioramento in cooperazione ecumenica fra tutte le fazioni che oggi dividono ma che unite possono portare al miglioramento della persona-uomo, del suo habitat e di quanto di meglio una epoca di pace può donare con la condivisione.
Ma la via il Creatore l’ha tracciata fin dal “Principio” ed è la sola via che una volta imboccata e mantenuta nel cammino dell’Uomo può finalmente dargli un mondo di Pace.
Questa unica via si chiama : “Amore”.
Percorriamola, insistiamo a camminare con coraggio per superare ogni difficoltà, perché con l’esempio potremo ognuno trascinare alla convinzione che l’Amore è la ragione prima della vita così come ci è stata donata.
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