In questo tempo così cruciale della storia, c’è bisogno di una seria analisi delle Istituzioni esistenti e del modo di condurre gli affari internazionali e la Governance Globale o buon governo. In particolar modo, c’è un bisogno urgente di modelli innovativi per delle buone pratiche di governo che illustrino il potenziale pratico e l’efficacia della cooperazione interreligiosa ed internazionale nell’affrontare i problemi cruciali della società, della nazione e del mondo.
Dalla sua fondazione, il 6 Febbraio 1999, la Federazione Internazionale e Interreligiosa per la Pace nel Mondo (IIFWP) ha proposto la creazione di un Consiglio Interreligioso all’interno del sistema delle Nazioni Unite. In questo modo la IIFWP lavora per sostenere le Nazioni Unite, rafforzando il suo sforzo per risolvere i problemi globali di difficile soluzione e salvaguardare le generazioni future dalle ferite della guerra.
Il 10 di Novembre 2003, una risoluzione (A/58/L.13) è stata presentata alla 58° Sessione dell’Assemblea Generale dalla Repubblica delle Filippine. Questa risoluzione propone lo stabilirsi di un gruppo di lavoro per esaminare la possibilità di istituire un processo e/o stabilire un meccanismo all’interno delle Nazioni Unite con l’obiettivo di utilizzare il potenziale del dialogo e della cooperazione interreligioso per rafforzare la capacità delle Nazioni Unite di promuovere pace ed armonia. Questa è una strada avvincente e necessaria ma anche piena di sfide per le Nazioni Unite.
La IIFWP sta istituendo un Interreligious and International Peace Council o Consiglio di Pace Internazionale ed Interreligioso (IIPC) a New York City, dei Peace Council Regionali si stanno realizzando in Corea, Giappone, Stati Uniti, Medio Oriente, Asia, Europa, Africa, America Latina e Oceania. I membri dell’IIPC sono leaders provenienti da vari campi di interesse: religione, politica, istruzione, società civile, ecc., i quali sono impegnati attivamente nel lavoro dell’IIPC, andando al di là delle divisioni politiche o di interesse nazionale. Essi affermano i principi spirituali e morali più nobili e cercano di applicarli nel modo più ampio possibile per il bene della pace e del benessere della società.
Dal 10 al 14 Settembre 2005 a New York è stata lanciata la Universal Peace Federation o Federazione per la Pace Universale (UPF). La Federazione per la Pace Universale è un’alleanza di individui e organizzazioni dedicati a costruire un mondo di pace in cui tutti gli uomini possono vivere in libertà, armonia, cooperazione e prosperità.
La Federazione rappresenta un nuovo stadio nello sviluppo della missione e dei programmi della Federazione Internazionale e Interreligiosa per la Pace nel Mondo (IIFWP) fondata dal Dott. Sun Myung Moon nel 1999. In questo rispetto la creazione della Federazione Universale per la Pace non rappresenta la fondazione di una nuova organizzazione, ma piuttosto l’assunzione di una nuova missione e di nuove responsabilità costruite su quanto realizzato in passato. Pertanto da ora in poi la stessa IIFWP sarà conosciuta come Federazione per la Pace nel Mondo o più semplicemente Federazione della Pace. In particolare la Federazione:
- fornisce un meccanismo per coordinare gli sforzi verso la pace fra i rappresentanti dei governi, delle religioni, delle culture, dei campi educativo e civile. Il suo scopo è fornire lo strumento affinché si possa lavorare insieme nel mutuo rispetto e nella collaborazione verso il comune obiettivo della pace.
- incoraggia tutte le religioni al dialogo e alla collaborazione sulla base del riconoscimento che la dignità umana deriva da un’universale sorgente divina che è la base per la realizzazione dell’armonia e dell’unificazione.
- invita tutte le nazioni a partecipare e a impegnarsi in un processo in cui tutti gli elementi di nazionalismo che creano barriere per uno scambio e uno sviluppo armoniosi possono essere trasformati.
- persegue la pace non semplicemente come assenza di guerra o come un termine che si applica unicamente alle relazioni fra le nazioni, ma come una qualità essenziale in tutte le relazioni nella convinzione che la pace è lo stadio finale di un processo attraverso il quale entità divise arrivano a relazionarsi in armonia collaborazione e unità.
- crea un quadro di alleanze e collaborazioni strategiche fra gli individui, le istituzioni educative, le organizzazioni, le religioni, i mass-media e i governi.
- promuove un ideale di buon governo che integri i contributi delle organizzazioni religiose, governative e non governative nel perseguimento della pace.
- chiama le Nazioni Unite a un profondo rinnovamento, includendo in questo la proposta che l’ONU crei, all’interno della sua struttura, un Consiglio Interreligioso.
- sviluppa i suoi programmi attraverso una rete globale di ‘Ambasciatori della Pace’, rappresentanti tutti i più importanti settori dell’attività umana. Ambasciatori che hanno formato Consigli di Pace a tutti i livelli: locali, nazionali, continentali e mondiali.
L’iniziativa degli Ambasciatori della Pace ebbe inizio nel 2001 su proposta del Dott. Sun Myung Moon. Fu l’inizio di una serie innumerevole di programmi educativi indirizzati alla riconciliazione e alla pace. Circa 70.000 Ambasciatori della Pace sono stati nominati nei 4 anni seguenti.
L’UPF vuole creare una rete globale di Leaders, che parte da una visone che metta in primo piano lo scopo dell’insieme, definiti nel gergo dell’UPF “Leaders di tipo Abele”. Con lo sviluppo di questi organismi e con la maggiore comprensione della visione dell’UPF e dei suoi obiettivi si sta formando la base di un movimento capace di trasformare questo mondo.
Questa sessione darà spazio in ogni numero al lavoro e al contributo di Ambasciatori della Pace nelle varie aree del Mondo.
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