23 agosto 2022

Summit 2022 e Conferenza sulla Leadership

Sessione Plenaria Speciale: Diritti Universali e Libertà di Religione

 Universal Peace Federation - 12 agosto 2022

Dichiarazione sul Valore Universale della Libertà Religiosa

Noi, partecipanti al Summit 2022 e alla Leadership Conference, sponsorizzati da Universal Peace Federation, convocati dall'11 al 15 agosto 2022 a Seoul, in Corea, e dedicati al tema, "Verso la Pace nella Penisola coreana: Verso una Cultura Mondiale della Pace", presentiamo la seguente dichiarazione al fine di porre l’accento e affermare l'importanza essenziale dei diritti umani universali e della libertà religiosa in un momento in cui molti credenti delle religioni del mondo, sia maggioritarie sia minoritarie, affrontano persecuzioni, intolleranza, discriminazione, e violenza in molti Paesi del mondo.

Preso atto che la “Carta della Pace” proclamata oggi, 12 agosto 2022, nella Sessione Plenaria d’Apertura, chiede di edificare la Corea Celeste unita, una cultura mondiale di pace, un mondo d’interdipendenza, di prosperità condivisa e di valori universali e una famiglia umana mondiale fondata su un solo Dio: e,

Compreso che la libertà di religione, credo, coscienza e parola sono diritti fondamentali che derivano necessariamente dal riconoscimento della dignità di ogni essere umano; e,

Riconosciuto che le violazioni della libertà religiosa sono talvolta commesse dai governi e altre volte dal grande pubblico, anche nei Paesi in cui la libertà di religione è sancita per legge; e

Considerati i miliardi di credenti religiosi in tutto il mondo che s’identificano in diversi modi come Cristiani, Musulmani, Indù, Buddisti, Ebrei, Sikh, Giainisti, Shintoisti, e in molte altre tradizioni, comprese le tradizioni indigene e le religioni molto più piccole o più recenti; e

Rilevato che i credenti in tutto il mondo sono cittadini nazionali in regola che hanno diritto alla sicurezza della persona e alle tutele dello Stato di diritto e dei diritti elencati nelle costituzioni nazionali; e

Ravvisato che la libertà di religione è riconosciuta nella Carta delle Nazioni Unite, Articolo 18, comma 1: “Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di manifestare... sia isolatamente o in comune, e sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell’insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell’osservanza dei riti."; e

Riconosciuto che il diritto umano alla libertà religiosa è enunciato chiaramente nell'Articolo 18 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (UDHR), che afferma che “tutti gli esseri umani hanno diritto alle proprie convinzioni, ad avere una religione, a non avere religione, o a cambiarla”; e,

Nel rispetto della Convenzione Internazionale sui Diritti Civili e Politici (ICCPR), adottata nel 1966 da 173 Stati membri dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che rispetta la libertà di religione e,

Apprezzando che il Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite (OHCHR) abbia nominato un Relatore Speciale sulla libertà di religione per identificare le violazioni della libertà religiosa e raccomandare la correzione di tali violazioni; e,

Consapevoli che molte costituzioni nazionali --- compreso il primo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti --- affermano che la libertà religiosa è un diritto fondamentale di tutti i cittadini, un diritto che deve essere protetto come necessario per la dignità umana, il buon governo e lo stato di diritto; e

Rilevando che le violazioni della religione possono provenire non solo dai governi, ma anche dalla gente comune e anche da altri credenti che, per ignoranza o malevolenza, cercano di sopprimere o punire i membri di religioni che hanno convinzioni con cui non sono d'accordo; e,

Cercando un mondo in cui il pregiudizio, il bigottismo, l'odio e la violenza verso i credenti non abbia posto; e,

Adoperandosi per proteggere i credenti che potrebbero essere vulnerabili alle persecuzioni da parte di forze potenti,

                                                               con la presente decidiamo di:

Incoraggiare tutti i popoli, tutte le organizzazioni multilaterali e tutti i governi ad aumentare e a tutelare il diritto alla libertà religiosa di ogni individuo.

Educare i credenti di tutte le religioni non solo a praticare la tolleranza e il rispetto verso i credenti di altre tradizioni religiose, ma a sostenere l’assoluta libertà di religione di tutte le persone.

Invitare sia le persone sia i governi che possono essere laici o non religiosi a rispettare e sostenere i diritti di ogni individuo a seguire la propria coscienza in materia di fede e di credo;

Rifiutare la persecuzione dei credenti religiosi, compresi i membri di tradizioni minoritarie o di nuovi movimenti religiosi;

Evitare l'uso di qualsiasi linguaggio o terminologia, da parte dei governi, dei media e del pubblico in generale, che sminuisca, derida, ridicolizzi, manchi di rispetto o diffami sia le convinzioni sia i membri di una particolare religione;

Educare i giovani nelle nostre case, nelle nostre aule e nei nostri luoghi di culto a essere rispettosi delle persone di tutte le fedi;

Fare appello ai governi affinché siano all'altezza delle loro costituzioni e delle loro leggi nel proteggere i cittadini da pregiudizi, discriminazioni e violenze che prendano di mira le altre persone a causa delle loro credenze religiose.

In conclusione, invitiamo tutte le persone, in tutto il mondo, a difendere il diritto alla libertà religiosa, e di essere risoluti contro tutte le forme d’intolleranza religiosa, pregiudizio, diffamazione e odio.

Dichiarazione di oggi, 12 agosto 2022, a Seoul, in Corea


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