Se
esaminiamo gli aspetti rivelati delle fedi troviamo linguaggi ed obbiettivi che
sono fortemente comuni ed analoghi. Solo successivamente alla loro nascita… le
religioni sono diventate motivo di disputa e di divisione, fino agli aspetti
più estremi di contrapposizione e di guerra.
di Carlo
Zonato
Mai come in
questi anni dopo l’inizio del nuovo millennio l’umanità è avvolta da un
profondo senso d’insicurezza e di sfiducia rispetto all’ideale agognato di
costruire una situazione di armonia e di pace. Da un lato l’economia, la tecnologia
soprattutto applicata all’area della comunicazione, la scienza insieme a molti
altri campi della specializzazione e ricerca hanno sicuramente contribuito a
fare balzi giganteschi alle capacità umane.
Nell’ambito
della visione di pace che UPF promuove vi è un aspetto centrale e fondamentale
che va riportato con forza alla nostra attenzione: “L’Umanità è un’unica
famiglia umana con Dio come punto di riferimento”.
Questo è
l’aspetto centrale e basilare. L’umanità da sola non potrà trovare i punti
comuni per costruire vera pace se non riconsiderando la centralità di Dio come
origine comune dell’intera umanità. Lungi, con questa affermazione, dal fare
considerazioni teologiche o dottrinali, e restando anzi nello spirito più
ampiamente interreligioso che mai; la considerazione di fondo è che l’universo
e noi tutti siamo creature e non creatori. Ne consegue che noi non siamo i
tenutari o profondi conoscitori del progetto creativo che ha generato l’intero
universo, noi compresi. In questo senso dobbiamo necessariamente ricorrere alla
comprensione di quale sia il progetto e le finalità perseguite da chi ha generato tutto questo.
La rivelazione
di tutto questo mano a mano nel tempo è stata affidata ai profeti, agli uomini
di fede. In sostanza alle persone religiose
per eccellenza. Qui entra di fatto il tema delle religioni e della motivazione
per cui UPF promuove da decenni il tema interreligioso
quasi come percorso obbligato per costruire una pace vera.
Ma perché sono
nate le religioni? Qual era e qual è il loro scopo ultimo? Sono nate da persone
illuminate che ricercavano fortemente di ricollegarsi a Dio, alla Causa Prima.
E che sulla base della loro intensa ricerca o della loro bontà di fondo, sono
state illuminate e guidate; sono quindi diventate fondatori di fedi ed hanno
rinnovato il senso ed il valore della spiritualità per l’umanità, nell’ambito
delle diverse culture o tradizioni che nel frattempo si sono andate formando.
Al di là delle differenze dottrinali o rituali che sono state espresse nel
tempo, infatti, se andiamo a studiare l’essenza dei messaggi fondanti delle
diverse fedi troviamo una similarità incredibile, una vera e propria base
comune.
Potremmo quindi
dire che le religioni sono state di vitale importanza, nelle loro origini ed
essenze, per elevare la spiritualità e le virtù più significative per
l’umanità. I temi dell’armonia tra mente e corpo, dell’uguaglianza e della
fraternità sono stati sviluppati sulla base dei valori promossi nell’essenza
delle diverse fedi. Se esaminiamo gli aspetti rivelati delle fedi troviamo
linguaggi ed obbiettivi che sono fortemente comuni ed analoghi. Solo
successivamente alla loro nascita, sulla base di interpretazioni dottrinali o
rituali o di strumentalizzazioni di altro tipo, le religioni sono diventate
motivo di disputa e di divisione, fino agli aspetti più estremi di
contrapposizione e di guerra.
Quale dovrebbe
dunque essere il ruolo delle religioni o delle diverse fedi nel nostro tempo?
Non parlo di religione come il fine da raggiungere ma come strumento per
ottenere il fine comune a tutta l’umanità, e cioè costruire la pace.
Da questo
punto di vista il ruolo più prezioso che le religioni dovrebbero assolvere in
questo nostro tempo è di operare insieme per fare fronte comune e cooperare per
costruire quella pace che è desiderio di tutti. Loro per prime, loro in prima
linea.
Se chiedessimo
a DIO, che consideriamo essere la causa prima del progetto creativo o ancor più
il nostro genitore comune, per quale motivo abbia ispirato le apparentemente
diverse fedi, cosa potrebbe rispondere per la nostra comprensione odierna? Può
un genitore confondere ripetutamente i suoi figli per metterli gli uni contro
gli altri? Se fosse così Dio non sarebbe Dio. In realtà se guardiamo agli
aspetti fondanti delle diverse fedi possiamo notare come Dio abbia cercato di
ricreare la vera dignità dell’essere umano, di tutti gli esseri umani nessuno
escluso, operando nelle diverse epoche o culture sempre con il fine di
ricollegare il cuore e lo spirito dell’umanità al suo cuore. Gesù stesso, che
ci ha dato il messaggio più diretto e profondo di un Dio Genitore, ha affermato
con chiarezza di non essere venuto per un singolo popolo ma per tutti. In
effetti l’essenza del messaggio interiore delle diverse fedi può essere
applicato a chiunque, al di là di nazionalità e cultura. Da qui sorge una missione
centrale per tutte le fedi in questo tempo: essere i portabandiera della
costruzione della pace; attraverso il dialogo, sì, ma non solo. Attraverso la
riscoperta, nell’essenza del messaggio di ciascuna fede, di quei punti comuni
che favoriscono la crescita spirituale e la maturità di cuore di ognuno. Non soffermandosi
sulle differenze ma favorendo in ogni modo possibile il raggiungimento
dell’obbiettivo comune: “Una Famiglia Umana con il proprio Genitore al centro”.
Essendo i primi a dare esempio di unità fraterna e di azione comune verso
questo obbiettivo. Essendo portatori di fede nel costruire la Pace attraverso
la costruzione di una concreta fratellanza tra le fedi come esempio concreto
per l’intera famiglia umana; non per promuovere la religione in sé stessa, ma per
sostenere insieme la pietà filiale verso Dio per sollevarlo dalla sicura
sofferenza che prova nel vedere una umanità in divisione e in lotta. Questo
numero di Voci di Pace dedica diverse pagine sul tema della cooperazione
interreligiosa, con l’intento di far conoscere le strade che si possono
perseguire insieme.
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