18 ottobre 2016

L'ignoranza al potere ovverosia il potere dell’ignoranza

Il contenuto degli articoli dei collaboratori, esprimono il pensiero degli autori e non necessariamente rappresentano la linea editoriale che rimane autonoma e indipendente.

di Antonio Saccà
Sono un ammiratore degli Stati Uniti, può sembrare incongruente quel che affermo, in vero li ho criticati quanto ritengo appropriato. Ammiro le stupefacenti opere tecniche come le ferrovie, le invenzioni meccaniche, le ardimentose costruzioni, i progressi in ogni settore della scienza, lo spirito di affermazione in una competitività micidiale, l'accoglienza a milioni di sventurati, e mi fermo perché dovrei dire anche di aspetti meno apprezzabili; ammiro molti scrittori, alcuni pittori, qualche compositore... per essere una nazione pargoletta in confronto alle millenarie civiltà europee, asiatiche ed africane, c'è da menar vanto. Da valutare che gli Stati Uniti sono la “potenza” per antonomasia del mondo e la più assoluta potenza mai affermatasi.
Ma gli Stati Uniti costituiscono anche un modello di comportamento o, come si dice, di valori, in specie per i giovani. E questo modello sta diventando micidiale, un'epidemia mortale. Consiste nell'abolizione della storia, ed in un presentefuturo astorico fondato sull'ignoranza ossia sulla magnificazione della tecnica e dell'adattamento al pubblico delle manifestazioni artistico culturali. Se non si rimedia a tale catastrofe avremo, come affermava un avveduto filosofo, possenti mezzi e micragnosi fini. Al dunque, è comprensibile che milioni di giovani si scalmanino per un cantante di canzoni o un gruppo di suonatori e cantanti, è magnifico partecipare, immedesimarsi, esaltarsi... Ma è un vero omicidio dello spirito negare altri modi musicali o porli sullo stesso piano per ignoranza e volontà di abbassamento... democratico. Mesi or sono un regista statunitense, Quentin Tarantino, proclamò che un compositore di musica per film italiano valeva Mozart o Beethoven. Il disgraziato suppongo che non abbia mai ascoltato né Mozart né Beethoven, voglio sperarlo, ma queste simmetrie sono apocalittiche, sono una guerra perduta sul campo della civiltà. Un altro sciagurato diceva che un gruppo musicale inglese assai noto valeva quanto o più, dio scampi! di Franz Schubert. Sento il mormorio obiezionista: parruccone, passatista, torre d'avorio, accademismo, puzza sotto il naso... che idiozie! Si tratta di conoscere. Quasi la totalità di coloro che ascoltano canzonettisti sono all'oscuro della clamorosa circostanza che esiste un'altra musica! E per mascherare l'ignoranza si denigra quel che non si conosce. Ma questa è perdita di storia, di civiltà, non di passato, o, piuttosto, di quel passato senza morte che costituisce l'arte. È inerzia mentale, non faticare per conoscere, evitare i confronti, non complicarsi, non ammirare, ricondurre al basso l'alto. Quando qualche analfabeta dichiara che Omero e i Trovatori accompagnavano i versi con la musica come il canzonettista Bob Dylan trascura che Omero “cantava” l'Iliade, i Trovatori poesie d'amore memorabili. Si equipara il fatto materiale dell'accoppiamento del suono con il verso trascurando quali versi erano cantati. O Bob Dylan ha scritto l'Iliade? O non bisogna più dire questo vale molto, questo vale meno. Proprio così. Non bisogna dirlo. L'ignorante soffre se tu gli dici che un banale Lieder di Schubert, di Wolf, di Gustav Mahler vale tutta questa pandemia di canzonette. Per carità: accademia, parrucconi, torre d'avorio, passatisti! Ma no, semplicemente conoscitori di modi diversi di fare musica. Onesto obbligo di conoscenza. Una canzone bella è bella, ma non a costo dell'altra musica, tutto qui. A chi serve vantare i Beatles e ignorare Bruckner? Perché mai paragonare o mettere sullo stesso piano Dario Fo e Gabriele D'Annunzio? Ciascuno nella sua sfera possiamo stimarli e disistimarli, ma soprattutto non fare terra bruciata delle differenze, e non disprezzare quel che non si conosce. Un po' di fatica, dapprima magari l'Ottava Sinfonia di Franz Schubert non la capiterete, pazienza, non è una canzonetta, pazienza, continuate ad ascoltare, cominciate a dipanare gli intrecci, afferrate i motivi, le variazioni... meraviglioso, vero?  O vi siete stancati? Perché privarvi della bellezza? L'ignoranza che vanta se stessa e considera superbioso vecchiume evitarla, si preclude bellezze che amerete l'intera vita e vi accresceranno. Sì. Ascoltare i vostri cantanti, benissimo, solo, venite a conoscenza che sono esistiti Monteverdi, Purcell, Alessandro Scarlatti... come, non sapete chi sono!? Ascoltateli, non è atto di ritorno al passato, non è vecchiume snobistico, l'opposto, amore per l'arte onnilaterale, onnitemporale, e non asservita al mercato... prima di giudicare, apprendete qualcosa. Non siamo negli Stati Uniti, noi europei, abbiamo millenni di civiltà eterna! Se non vi interessa, come non detto! Ma non vi è consentito trasformare l'ignoranza al potere come potere dell'ignoranza.

Nessun commento:

Posta un commento