11 marzo 2015

La dignità umana

Dichiarazione Universale dei Diritti Umani
Risoluzione 217 A (III), 10.12.1948

ARTICOLO 1
Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.
dignità umana
... La dignità umana non è soltanto un diritto fondamentale. È il fondamento alla base di tutti gli altri diritti fondamentali.
... Pertanto, nessuno dei diritti scritti in questo documento deve essere usato per violare la dignità umana.


di Giorgio Gasperoni
Il preambolo alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo tra l’altro afferma che… “il disconoscimento e il disprezzo dei diritti dell'uomo hanno portato ad atti di barbarie che offendono la coscienza dell'umanità, e che l'avvento di un mondo in cui gli esseri umani godono della libertà di parola e di credo e della libertà dal timore e dal bisogno è stato proclamato come la più alta aspirazione dell'uomo”.
Ma il percorso storico è stato così lineare per arrivare a firmare una tale dichiarazione? Evidentemente no. Sempre nel preambolo troviamo scritto: “I popoli delle Nazioni Unite hanno riaffermato nello Statuto la loro fede nei diritti fondamentali dell'uomo, nella dignità e nel valore della persona umana, nell'eguaglianza dei diritti dell'uomo e della donna, ed hanno deciso di promuovere il progresso sociale e un migliore tenore di vita in una maggiore libertà”. Infine, c’è l’esortazione “che una concezione comune di questi diritti e di queste libertà è della massima importanza per la piena realizzazione di questi impegni”.
L’Assemblea Generale ritiene che tale Dichiarazione sia un ideale da raggiungere da tutti i popoli e da tutte le Nazioni. Un percorso da promuovere tramite i tanti strumenti a disposizione della comunità internazionale. Ma esiste nella realtà dei fatti una posizione univoca su cosa sia la Dignità Umana?
Michael Rosen 1, Professore all’Università di Harvard, nel suo libro “Dignity: Its History and Meaning” identifica la Dignità Umana in quattro categorie fondamentali: dignità di stato, valore intrinseco, modo dignitoso, e rispettabilità. Nel mondo classico, la ‘dignità di stato’ si riferiva prevalentemente al rango sociale, alla posizione elevata dell'aristocrazia. Il Pensiero Stoico ha ampliato questo concetto, considerando lo stato di tutti gli uomini nell'ordine dell’universo, dando dignità di stato sia alla dimensione particolare sia all’universale. Il Mahatma Gandhi ci ricorda che “Per me è sempre stato un mistero perché gli uomini si sentano onorati quando impongono delle umiliazioni ai propri simili”.
Sempre secondo il professor Rosen, la dimensione universale dello stato è strettamente legata al secondo filone che è la dignità come ‘valore intrinseco’. L'avvento del cristianesimo porta questo senso di dignità alla ribalta con la sua comprensione dell'anima umana riferendosi alla ‘imago dei’, l'immagine di Dio. Tutti gli uomini, a prescindere dalla condizione sociale, sono portatori d’immagine e quindi di pari valore. A sostegno di questa idea si può citare Tommaso D’Acquino quando dice che la “dignità significa qualcosa di buono in se stessa” e che non è solo una rivelazione dataci dalle scritture, ma anche tramite la legge naturale. Si deve tenere in considerazione anche l’idea Kantiana di auto-legislazione autonoma. Gli ultimi due filoni di significato possono essere considerati i due lati della stessa medaglia: si parla del ‘modo dignitoso’ di qualcuno e allo stesso tempo si ha rispetto per chi agisce con dignità.
La filosofia Tomistica-Aristotelica 2 distingue la rivelazione speciale di Dio conosciuta tramite le scritture dalla rivelazione generale che è comprensibile in una riflessione razionale dell’ordine e della struttura dell’universo. La rivelazione speciale collega la dignità umana all’immagine di Dio, ma il valore della persona umana è radicato nella riflessione razionale della natura umana. Aristotele ci ricorda che “La dignità non consiste nel possedere onori, ma nella consapevolezza di meritarli”.
Inoltre, la persona umana è caratterizzata da altre capacità fondamentali quali la procreazione, l'amicizia e la creatività, la cui bontà è evidente e la cui coltivazione motivata, amplia l'ambito dell’eccellenza umana. Un bambino può nascere con una capacità potenziale di amore e affetto, ma sono necessari anni di pratica per coltivare l'empatia, la lealtà, e la saggezza di un amico maturo.
Di conseguenza la riflessione filosofica sul valore intrinseco, condiviso equamente da tutti noi, punta a un altro senso di dignità che ognuno possiede in diversa misura. L’osservazione principale di Tommaso d'Aquino riguardo alla dignità è che essa sia la chiave ai beni umani intrinsechi. Ciò richiede che una difesa dei diritti individuali sia situata all'interno di un contesto più ampio dello sviluppo umano, che riconosca debitamente la natura sociale dell'uomo.
Scrive il teologo Mons. Costantino Di Bruno: “Oggi l’uomo ha perso la sorgente della sua verità. È precipitato in un’involuzione di grande immanenza. La dichiarazione della morte di Dio operata dalla filosofia per più secoli ha fatto sì che si trasformasse in morte dell’uomo. Dio è più che una bombola di ossigeno per chi ha perso l’uso dei suoi polmoni. Se il malato viene privato del respiro della vita, incorre nella morte. Così è per l’uomo”.
La Chiesa Cattolica insegna che la Dignità Umana si collega alla nostra vita: tiene conto di principi di riflessione, criterio di giudizio, linea guida per l’azione, strumenti per la formazione della coscienza. Papa Paolo VI sosteneva che “La dignità dell'uomo richiede che le sue opere siano frutto della sua libera scelta, senza nessuna coercizione esterna”.
La visione politica della persona umana (base di ideali illuministici). La persona è un individuo indipendente che ha diritti e responsabilità che sono delimitati dai limiti di legge. L’uguaglianza è la fondazione della visione politica. Il ruolo dello Stato è attivo ma limitato. Lo Stato deve proteggere i diritti, promuovere il benessere generale dei cittadini e assicurare l'ordine pubblico, ma non dovrebbe interferire in questioni di fede.
Oriana Fallaci affermava che “Ogni persona libera, ogni giornalista libero, deve essere pronto a riconoscere la verità ovunque essa sia. E se non lo fa è nell’ordine: un imbecille, un disonesto, un fanatico… Non si fa il proprio dovere perché qualcuno ci dica grazie... lo si fa per principio, per se stessi, per la propria dignità”.
L'era dei Lumi ha posto nuova enfasi sulla ragione e la natura razionale della persona umana.
La Rivoluzione francese e la Rivoluzione Americana hanno trovato le loro radici in queste idee. Una
figura chiave dell'Illuminismo che ha parlato più chiaramente sulla dignità umana era Immanuel Kant (1724-1804). Il suo imperativo categorico ha portato alla sua formazione, “Agisci in modo da trattare l'umanità, sia nella tua persona o in quella di un altro, sempre come fine e mai come solo un mezzo”3.
Se esaminiamo il pensiero del Dott. Rev. Sun Myung Moon, il fondatore dell’Universal Peace Federation, egli ci offre l’analisi seguente: “Se l'uomo avesse compreso il suo valore 4, la sua dignità, avrebbe certamente raggiunto la perfezione, realizzando l'ideale di Dio all'inizio dei tempi. In questo caso, l'uomo e Dio si sarebbero uniti insieme, in perfetta armonia, e l'amore di Dio avrebbe regnato nel mondo… In quel caso, Dio e gli uomini sarebbero diventati una cosa sola e avrebbero perseguito un destino comune. I progenitori dell’umanità avrebbero avuto la stessa dignità di Dio. La perfezione di un uomo e di una donna doveva rappresentare la perfezione di Dio e dell'intero universo. La casa di Adamo ed Eva doveva essere la casa di Dio e la loro famiglia sarebbe diventata il punto centrale dell'universo. Il cuore del mondo di Dio… Questo è il ruolo delle religioni, fatte sorgere da Dio attraverso tutta la storia. Il loro scopo è creare l'atmosfera dove Dio e la mente possano tagliar via la corda e l'ancora della tentazione e dell'egoismo. Agendo così, non solo restaurate voi stessi e la giusta posizione dell'uomo ma, cosa ancor più importante, voi restaurate la posizione e la dignità di Dio”.
All’Assemblea delle Religioni del Mondo, tenutasi nel novembre 1985, il Dott. Moon dichiarava: “Le religioni dovrebbero essere interessate alla volontà di Dio per la salvezza del mondo, più che alla salvezza del singolo o al benessere della propria denominazione. Credo che ora sia il momento per tutte le organizzazioni religiose di ricercare insieme la vera volontà di Dio. Per quanto ne so Dio non è settario. Egli non è ossessionato da piccoli dettagli dottrinali. Dobbiamo liberare rapidamente noi stessi da conflitti teologici, che derivano dall’attaccamento cieco alle dottrine e alle forme rituali; e concentrarsi, invece, sulla comunicazione vivente con Dio.
Nel cuore di genitore di Dio e nel suo grande amore, non vi è alcuna discriminazione basata sul colore o la nazionalità. Non ci sono barriere tra i paesi o tradizioni culturali, tra Est e Ovest o Nord e Sud. Attraverso il dialogo interreligioso e l'armonia dovremmo realizzare un mondo ideale di pace”.


1 Dignity: Its History and Meaning, Prof. Michael Rosen Harvard University
2 Matthew D. Wright, The Whitherspoon Institute, Public Discourse
3 Education for Justice
4 Discorsi del Rev. Sun Myung Moon[1]

Nessun commento:

Posta un commento