Assemblea Generale
Sessantanovesima sessione - Articoli 13 (a) e 115 - Implementazione integrata e coordinata per seguire i risultati della conferenza principale delle Nazioni Unite e i Vertici nel campo economico, sociale e affini.
Risultato del Vertice del Millennio
La strada per la dignità nel 2030: porre fine alla povertà, trasformando
tutte le vite e proteggere il pianeta.
Risultato del Vertice del Millennio
La strada per la dignità nel 2030: porre fine alla povertà, trasformando
tutte le vite e proteggere il pianeta.
4 Dicembre 2014
Relazione di sintesi del Segretario Generale - agenda per lo sviluppo sostenibile 2015
Relazione di sintesi del Segretario Generale - agenda per lo sviluppo sostenibile 2015
Sommario
La presente relazione è presentata ai sensi della risoluzione dell'Assemblea generale 68/6, in cui gli Stati membri hanno chiesto al Segretario Generale di sintetizzare l'intera gamma di ingressi disponibili sull’agenda per lo sviluppo 2015 e di presentare una sintesi prima della fine del 2014, come input ai negoziati intergovernativi.
Attingendo all'esperienza di due decenni di pratiche di sviluppo e dagli input raccolti attraverso un processo aperto e inclusivo, i grafici del report, viene stabilità una road map per raggiungere la dignità nei prossimi quindici anni.
La relazione propone un programma di trasformazione universale per lo sviluppo sostenibile, sostenuta da diritti, e con le persone e il pianeta al centro. Un insieme integrato di sei elementi essenziali è fornito per aiutare a configurare e rafforzare l’agenda dello sviluppo sostenibile e assicurare che l'ambizione e la visione espressa dagli Stati membri comunichi ed è portata a livello nazionale: (a) la dignità: per porre fine alla povertà e combattere la disuguaglianza; (b) le persone: garantire una vita sana, la conoscenza e l'inclusione di donne e bambini; (c) la prosperità: far crescere un'economia forte, inclusiva e di trasformazione; (d) il pianeta: per proteggere i nostri ecosistemi per tutte le società e dei nostri figli; (e) la giustizia: a promuovere la società sicura e tranquilla con istituzioni forti; e (f) Partnership: per catalizzare la solidarietà globale per lo sviluppo sostenibile.
Il rapporto pone l’accento anche che un programma di sviluppo sostenibile integrato richiede un quadro altrettanto sinergico di mezzi per la sua attuazione, tra cui finanziamenti, tecnologia e investimenti per un’adeguata capacità di sviluppo sostenibile. Inoltre, la relazione chiede di abbracciare una cultura della responsabilità condivisa, al fine di garantire che le promesse fatte diventino azioni concrete. A tal fine, la relazione propone un monitoraggio per una revisione e implementazione, basata su una maggiore capacità statistica e sfruttando le potenzialità di nuovi e non solo tradizionali fonti di dati, e un sistema delle Nazioni Unite "adatte allo scopo" per affrontare le sfide della nuova agenda. Il raggiungimento della dignità nei prossimi quindici anni è possibile se mobilitiamo collettivamente la volontà politica e le risorse necessarie per rafforzare il sistema multilaterale e le nostre nazioni.
La presente relazione è presentata ai sensi della risoluzione dell'Assemblea generale 68/6, in cui gli Stati membri hanno chiesto al Segretario Generale di sintetizzare l'intera gamma di ingressi disponibili sull’agenda per lo sviluppo 2015 e di presentare una sintesi prima della fine del 2014, come input ai negoziati intergovernativi.
Attingendo all'esperienza di due decenni di pratiche di sviluppo e dagli input raccolti attraverso un processo aperto e inclusivo, i grafici del report, viene stabilità una road map per raggiungere la dignità nei prossimi quindici anni.
La relazione propone un programma di trasformazione universale per lo sviluppo sostenibile, sostenuta da diritti, e con le persone e il pianeta al centro. Un insieme integrato di sei elementi essenziali è fornito per aiutare a configurare e rafforzare l’agenda dello sviluppo sostenibile e assicurare che l'ambizione e la visione espressa dagli Stati membri comunichi ed è portata a livello nazionale: (a) la dignità: per porre fine alla povertà e combattere la disuguaglianza; (b) le persone: garantire una vita sana, la conoscenza e l'inclusione di donne e bambini; (c) la prosperità: far crescere un'economia forte, inclusiva e di trasformazione; (d) il pianeta: per proteggere i nostri ecosistemi per tutte le società e dei nostri figli; (e) la giustizia: a promuovere la società sicura e tranquilla con istituzioni forti; e (f) Partnership: per catalizzare la solidarietà globale per lo sviluppo sostenibile.
Il rapporto pone l’accento anche che un programma di sviluppo sostenibile integrato richiede un quadro altrettanto sinergico di mezzi per la sua attuazione, tra cui finanziamenti, tecnologia e investimenti per un’adeguata capacità di sviluppo sostenibile. Inoltre, la relazione chiede di abbracciare una cultura della responsabilità condivisa, al fine di garantire che le promesse fatte diventino azioni concrete. A tal fine, la relazione propone un monitoraggio per una revisione e implementazione, basata su una maggiore capacità statistica e sfruttando le potenzialità di nuovi e non solo tradizionali fonti di dati, e un sistema delle Nazioni Unite "adatte allo scopo" per affrontare le sfide della nuova agenda. Il raggiungimento della dignità nei prossimi quindici anni è possibile se mobilitiamo collettivamente la volontà politica e le risorse necessarie per rafforzare il sistema multilaterale e le nostre nazioni.
A cura di Giorgio Gasperoni
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