25 giugno 2014

Il giornalismo e i mezzi di comunicazione

L’importanza del giornalismo e il bisogno di una maggiore professionalità

Il ruolo del giornalismo è fondamentale nel portare alla luce i “fatti” – ma è necessario inquadrarli sotto la luce del bene comune. In una situazione non certamente ideale come quella che stiamo vivendo, le persone hanno però la necessità di capire che cosa è, prima di tutto, il bene comune, se si vuole rimanere sulla strada giusta. Senza questa fondamentale prospettiva saranno confusi e facilmente portati su direzioni sbagliate. I Media odierni, perciò, hanno la responsabilità di guidare le persone nella direzione del bene comune e del rispetto, tramite concetti basati su valori morali e focalizzandosi su temi che si richiamano ai Valori e ai Diritti Umani.
Se ci si focalizza nel sostenere i concetti giusti e si raccontano i fatti per quelli che sono, il giornalista può scrivere ovunque. Questo va di là dal concetto dell’area politica d’appartenenza. In parole semplici questo è il ruolo del giornalismo. Dopo la guerra fredda, si è passati a un grosso confronto culturale, una guerra culturale. Credo che siamo ancora in questa fase e il futuro del mondo dipenderà da quale strada l’umanità prenderà. I mezzi di comunicazioni giocano un ruolo rilevante in tutto ciò.
Nella società democratica è l’individuo, l’elemento chiave per il potere, poiché elettore. I media influenzano l’individuo e di conseguenza hanno potere nelle società democratiche. In accordo alla direzione che prendono, possono influenzare la gente in una direzione o in un’altra. Ovviamente, il buon giornalismo dovrebbe guidare la gente nella giusta direzione. Maggiore è la dipendenza della leadership all’opinione pubblica e viceversa, più grande diventa il ruolo del giornalismo nel ruolo di mediatore.
Potremmo usare, in questo caso, l’espressione che non si può lasciare il futuro del mondo solo alla politica, all’economia, alla cultura o anche ai leader religiosi. Nella guerra ideologica, la stampa ha molto potere. Nella guerra culturale, la comunicazione multimediale è la più immediata e influente, perché coinvolge tutti i cinque sensi.
I leader di ogni nazione, ricca o povera, democratica o autoritaria, riconoscono il potere enorme dei Media multimediali nell’influenzare la politica della propria nazione.
Quando fu chiesto al Leader polacco, Lech Walesa quale effetto aveva avuto “Radio Free Europe” sulle attività di Solidarnosc nella Polonia comunista, lui rispose, “Ci sarebbe la Terra senza il Sole?” Un portavoce dell’opposizione cilena al dittatore Augusto Pinochet ha affermato, “in quindici minuti di televisione, abbiamo distrutto quindici anni di propaganda del Governo totalitario”. Il Segretario Generale del Partito Comunista Cinese riguardo ai fatti di piazza Tienanmen ha illustrato il caos che ne sarebbe derivato “se gli strumenti della Pubblica Opinione non sono strettamente controllati dai veri marxisti”. Infine, nel suo famoso discorso di Harvard, Alexander Solzhenitsyn dichiarò che “I Media sono diventati il potere più forte nelle nazioni occidentali, di più del legislativo, l’esecutivo e il giudiziario”.
La rivoluzione della comunicazione multimediale sta avvenendo così velocemente che viene fatta una distinzione tra “new” media e “old” media. Il suo potere è enorme. Oramai da molti anni si discute sulla necessità di mediare tale potere accompagnandolo da un forte senso di responsabilità. Naturalmente, ci sono giornalisti che non condividono questa posizione.
La TV, ad esempio, è la realtà per molti perché forma la visione della realtà. Fino a non tanto tempo fa, alcune istituzioni, come la famiglia, le chiese, la comunità, mediavano e ci dicevano cosa pensare gli uni degli altri, ci davano una risposta alle domande che avevamo sulla società. Oggi i mezzi di comunicazione di massa sono diventati i nostri interpreti, la nostra coscienza. Fondamentalmente, i Media non ci dicono cosa pensare ma cosa pensare circa le problematiche che ci vengono proposte.
Poniamoci di nuovo la domanda: qual è lo scopo dei mezzi di comunicazione? Diffondere informazioni, educare le persone, informare su cosa succede nella comunità, nel governo, ecc. ? I Media hanno anche lo scopo di portare cambiamenti. Possono investigare e portare alla luce scandali.
Alcuni punti chiave di ciò che i Media dovrebbero essere: 1. I Media dovrebbero essere credibili. 2. I Media dovrebbero essere bilanciati. (La gente vuole farsi un’opinione. Per potersela fare, vogliono avere le informazioni. Così, i rapporti bilanciati, presentando i vari aspetti del problema, sono importanti) 3. I Media dovrebbero essere etici. (Ci dovrebbero essere dei valori espressi dai Media) 4. I Media dovrebbero essere responsabili. (Questo ci riporta all’etica, perché se le persone credono che i Media debbano essere forti, vogliono anche vedere il loro giornale fare qualcosa per migliorare la società, aiutare la comunità, aiutare la città).

I media responsabili sono quelli che comprendono il valore che hanno nella società e agiscono responsabilmente. I giornali hanno la responsabilità di fornire informazioni alle persone così che queste possono prendere giuste decisioni riguardo alla loro vita. Quest’abilità di prendere decisioni è la pietra miliare di una nazione democratica.

A cura della redazione di “Voci di Pace”

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