2 febbraio 2007

Educare il Cuore

L'Educazione alla pace è fondamentale: è il processo tramite il quale gli esseri umani conoscono il mondo, gli altri, come sviluppare i propri obiettivi e orientare il proprio stile di vita.


di Giorgio Gasperoni


L’educazione alla pace è cruciale perché è il processo tramite il quale gli esseri umani conoscono il mondo, gli altri, come sviluppare i propri obiettivi, e orientare il proprio stile di vita.

L’Educazione è un processo umano ampio e a lungo termine, comincia nella famiglia e continua nella scuola, nella società e sul posto di lavoro. L’educazione ha molte facce, coinvolge la crescita morale, spirituale e tecnica. Educazione alla pace richiede che gli esseri umani imparino sul come rispondere costruttivamente alle frustrazioni, alle aggressioni e alla violenza.

L’Educazione, se è veramente educazione alla pace, deve coinvolgere la cura dello spirito umano. Una vera educazione per la pace va molto al di là delle strategie militari, negoziati sugli armamenti, e accordi formali di pace.

Aristotele insegnava che una buona società richiede persone virtuose e ciò comporta un’educazione appropriata. Egli metteva in evidenza che gli Stati con regimi militari sopravvivono mentre sono in guerra, ma quando stabiliscono un impero cominciano a declinare. Questo succede perché i regimi militari sono costruiti sulla conquista e non a mantenere un regime di pace.

Persone virtuose sulla fondazione di una buona società; l’educazione ha bisogno di evidenziare tutte le virtù. Aristotele ha parlato di 3 elementi dell’educazione – quello che uno ha alla nascita, quello che uno ottiene tramite l’addestramento e in seguito impara dalla logica. L’educazione morale coinvolge lo sviluppo delle virtù (coraggio, temperanza, liberalità, magnanimità, saggezza, prudenza, etc.) che sono acquisite da “continue prove di correttezza e azioni moderate”.

Ci sono degli obiettivi basilari a cui le persone aspirano? Il desiderio universale per la felicità e una vita prosperosa, è innato nella natura umana. Stephen Covey li ha espressi in questo modo: “vivere, amare, imparare, lasciare una traccia di sé”, che significa in sostanza obiettivi personali, obiettivi sociali e obiettivi civili.

Il percorso per ottenere una vita di significato richiede che le persone imparino a mettere in pratica ciò che Peter Bertocci, filosofo, ha chiamato “una sinfonia di valori”. I valori sono come gli strumenti dell’orchestra che suona insieme per creare una musica che abbia valore per la vita.

L’etica ha a che fare con la costruzione della persona e non con il seguire delle regole. Regole e valori sono i mezzi per raggiungere il fine per la realizzazione di se stessi come persona morale che possa partecipare pienamente ad una vita civile.

Prima dell’invenzione della stampa e la creazione della scuola pubblica e poi dell’educazione Universale, l’educazione formale era riservata ad una cerchia molto ristretta di persone.

Gli antichi scrivevano sulle pietre o altre cose in natura. Solo pochi sapevano leggere e scrivere e spesso erano i consiglieri dei potenti.

Ciononostante, le persone venivano educate ad un comportamento virtuoso dalle loro famiglie e comunità. I rituali delle società antiche e medievali erano radicati nelle virtù del sacro e cercavano di coltivarli tramite il servizio religioso e la ripetizione delle azioni.

Macchiavelli articolò il concetto rinascimentale di umanesimo civico nel quale le virtù erano radicate nelle realizzazioni secolari come le nozioni degli antichi Greci e Romani. Il “cittadino” era colui che metteva gli interessi della società al di sopra di se stessi e la sua famiglia.

Montesquieu, Rousseau, e Adam Smith costruendo sull’uomo rinascimentale di Macchiavelli hanno sviluppato la teoria della società formata da cittadini liberi che possedevano le virtù civiche necessarie. La cura di tali cittadini richiede una conoscenza diffusa del funzionamento delle Istituzioni e di elettori istruiti e responsabili. Le democrazie moderne richiedono una larga classe media, un’educazione pubblica molto estesa, e cittadini auto-sufficienti.

Le autorità del sapere si sono via via spostati dalle chiese e seminari del periodo medievale alle Università ed Istituzioni secolari di oggi. Anche se i genitori e le famiglie hanno il dovere primario per la socializzazione dei loro figli affinché acquisiscano le virtù necessarie ed essere dei cittadini di pace, nella società moderna, la scuola secondaria e l’università hanno ricevuto l’obbligo preminente di assicurare che la società come insieme coltivi i cittadini nella direzione che un’esistenza pacifica e prosperosa richiede.

Quali sono i difetti della società moderna e delle Istituzioni del Sapere? Ci sono 4 aree della società moderna che hanno fallito nel provvedere all’educazione necessaria per una valida cittadinanza: lo Stato, la Famiglia, la Religione tradizionale e la Scuola.

Avremo l’occasione di approfondire ad uno ad uno questi temi nei prossimi numeri: possiamo concludere, per ora, che l’educazione morale incentrata sui valori universali di cui è portavoce la IEF(International Educational Foundation) di cui parliamo in questa sessione in questo primo numero di Voci di Pace mette enfasi su un giusto equilibrio fra la coltivazione del cuore, lo sviluppo dell’amore e le regole da applicare.

Genitori ed educatori sono sempre confrontati nel trovare questo giusto equilibrio fra amore e regole. Basandoci su le ricerche più recenti un buon equilibrio fra un amore caloroso e regole che abbiano autorevolezza è il miglior modello di guida per un educatore.

Educare al vero amore richiede la coltivazione del cuore e della coscienza; le due radici dell’essere morale.

Nessun commento:

Posta un commento