3 gennaio 2017

Depressione: patologia che affligge persone!

di Franco Previte,

La depressione, della quale tanto se ne parla in questi primi giorni del 2017, è l’espressione grave ed urgente di una priorità mondiale! 
Sono grato al dott. Gianni Letta, ex Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri del Governo Berlusconi e con me tutto il mondo della sofferenza della disabilità del dolore, per l’avermi invitato a partecipare all’Incontro di Riflessione, da me suggerito, sulla “Giornata della depressione” avvenuto nella Sala Verde di Palazzo Chigi nel lontano 17 marzo 2005, ma soprattutto per l’opportunità datami di esporre in nove punti quanto si ritiene urgente e necessario per l’assistenza psichiatrica in Italia, ancora oggi  gennaio 2017, di assoluta priorità.
 Mi si consenta, di ripetere questo nove punti:
1)     Eventuale costituzione di un Fondo Speciale Economico (Dopodinoi), cioè quanto in eredità riceve il disabile dalla sua famiglia;
2)   Possibile attivazione della ricerca scientifico-farmacologica sulle malattie mentali;
3)   Aggiornamento assegni di assistenza, per i quali quanto riceve il mondo della disabilità tanto da sopravvivere;
4)   Deducibilità dal reddito complessivo agli effetti IRPEF delle spese socio-alberghiere;
5)    Riforma Ospedali Psichiatrici Giudiziari, ora 2017 divenuti in altra “forma”;
6)   Proibizione assoluta della terapia elettroconvulsionante e braccialetto elettronico;
7)    Aumento dei posti letto da 15 a 30 negli Enti Ospedalieri;
8)   Riqualificazione Operatori Sanitari;
9)   Nelle strutture residenziali esistenti, spazio verde esterno.

Questo “incontro”, anche in vista di possibili Iniziative Legislative, doveva essere ripreso per “arginare” questo flusso di malattia che ha messo in allarme la società, incontro che non è più avvenuto!
In Italia, ancora, non abbiamo ancora visto nulla per far uscire da quel tunnel tenebroso questi sofferenti, in quanto sussiste una grave carenza di Iniziative Legislative e Sanitarie Pubbliche in favore dell’assistenza psichiatrica da ben 38 anni, dei quali la depressione è l’espressione prima, grave ed urgente.
Il disagio psichico è circondato da una coltre di silenzi e disinteressi, anzi da una congiura del silenzio e la politica non è una pia illusione, ma come tutte le illusioni lascia il posto alla delusione, mentre la depressione, il “male oscuro” così definito dai mass media, comporta disturbi del tono dell’umore, distrugge il morale, lo spirito della persona, mietendo vittime innocenti nella società. 
È il “motore” di quanto sta avvenendo in particolare in questi giorni in Italia dove madri uccidono i propri figli, mariti uccidono le mogli e viceversa, figli che uccidono i genitori, femminicidi di vario genere: situazioni derivanti da crisi depressive secondo il mondo scientifico.
In genere queste “persone” vengono “piantonate” dalle Forze di Polizia in qualche Reparto di Psichiatrica negli Enti Ospedalieri e poi “ricoverate scandalosamente” in quelli Privati Convenzionati, i quali non solo contrastano con la legge 180, ma configgono con i dettami della Carta Costituzionale, ma nella quasi totalità dei “casi” dì persone depressive ricoverate nei Reparti Ospedalieri dopo qualche pillola vengono dimesse e così finisce, ancora una volta, il rituale eclatante episodio di Sanità Pubblica malata. Fortemente malata!
Ricordo che in occasione del Global Mental Health Summit svoltasi ad Atene l’Organizzazione Mondiale Sanità considera la depressione la seconda patologia al mondo e prevede che nei prossimi 20 anni la depressione sarà tra i problemi di salute più diffusi al mondo, dove vivono 450 milioni di persone con questa patologia ed i Paesi in via di sviluppo dedicano poche risorse alla soluzione, a volte meno del 2% del Budget Pubblico.
Secondo Shekhar Saxena del Dipartimento di Salute mentale dell’OMS “la depressione è molto più comune rispetto a malattie temute come l’AIDS o il cancro ed entro il 2030 sarà il problema principale da affrontare per i sistemi sanitari del mondo”. Un’epidemia silenziosa, alla quale si dovrebbe porre in Bilancio le giuste risorse e tenendo conto “che molte altre patologie sono, in proporzione, in calo in tutto il mondo” conclude l’esperta. 
A questo proposito dobbiamo sperare, visto il disinteresse della politica e del Governo in carica che non ha valutato la “situazione”, che il “problema” di degrado susciti l’interesse di qualche solerte Procura delle Repubblica o l’intervento della Corte dei Conti su una situazione così paradossale che costituisce, anche, una lesione allo spirito di solidarietà e di altruismo della pubblica opinione.
La depressione colpisce in età giovanile tra i 18 anni ed i 30 ed il fenomeno acquista il carattere di vera e propria calamità sociale, mentre gli psichiatri dicono che spesso non è facile distinguere la semplice demoralizzazione da una condizione patologica, ma pare che a ciò vada incontro il 15% di uomini ed il 25% le donne, quindi una malattia da non confondere con i banali e transitori rilassamenti dell’umore. La depressione grave, dopo l’accertamento terapeutico, diventa difficile perché le funzioni psichiche sono limitate, mentre secondo le stime recenti il 15% dei depressi si suicida.
La malattia si può curare con farmaci, come afferma il mondo scientifico, per fare in modo che la persona recuperi la capacità di comunicazione necessaria per intraprendere una psicoterapia, onde ottenere una riattivazione del pensiero e la correzione di atteggiamenti mentali negativi. 
Secondo DATAMEDIA nella fascia tra i 15 ed i 17 anni il 27,5% dichiara di avere esperienze di depressione, il 62,5% di sentirsi depresso qualche volta, interessa un numero sempre più crescente di adulti, il 44,6% la considera una vera e propria malattia. 
Secondo l’ANSA i Dipartimenti Salute Mentale, per i diversi tipi di patologie psichiatriche, sono presenti in tutta Italia, ma con diversità nelle Regioni, quest’ultime al di sotto degli standard obiettivi, mentre sarebbero 5000/7000 Operatori Sanitari che mancano. (ANSA R CRO SOB4 R46 INT QBXB 4.12. 2004), i posti letto in strutture pubbliche sono più numerosi al nord, mentre le Strutture Residenziali hanno operatori in numero di circa 30.700, di cui il 48% infermieri ed il 18% medici e sono sufficienti in Liguria, Toscana, Trento e Bolzano gli psichiatri il 25% del fabbisogno.
Ci vogliono i fatti, cari amici della politica, per non “sentire” ancora una volta come si uccidono persone innocenti da parte di persone incolpevoli! 
Operare da parte delle Istituzioni per lo sviluppo integrale dell’uomo significa anche cercare nella Ricerca Scientifica, nella Scienza Medica e nei Provvedimenti Legislativi una civile risposta a questo grave ed urgente disagio sociale!

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