27 novembre 2024

UN CAMBIAMENTO IMPOSSIBILE?

LA SVOLTA RADICALE IN BANGLADESH

CON MUHAMMAD YUNUS AL COMANDO


Da luglio 2024, il Bangladesh è stato teatro di eventi drammatici che hanno cambiato il volto del paese in modo inimmaginabile. Quello che è iniziato come una serie di proteste studentesche contro politiche discriminatorie si è trasformato in una ribellione nazionale, culminando nella fuga della premier Sheikh Hasina e nell’ascesa di Muhammad Yunus, premio Nobel per la Pace, come capo di un governo di transizione.


di Andrea Valgoi
Le manifestazioni iniziali erano incentrate su questioni specifiche, come la distribuzione di posti di lavoro nel settore pubblico, ma l’incapacità del governo di rispondere ai giovani e la decisione di reprimere con la forza sono state devastanti. Il bilancio delle vittime è cresciuto rapidamente, con la polizia e le forze armate che hanno aperto il fuoco sui manifestanti, uccidendo centinaia di persone. La violenza culminante e la morte di figure chiave del movimento, come il giovane attivista Abu Sayeed, hanno acceso la miccia di un malcontento diffuso, trasformando la rabbia contro Hasina in una rivoluzione. Inaspettatamente, il supporto delle forze armate è passato al lato dei manifestanti, costringendo Hasina a lasciare il paese. La caduta del suo governo, dopo 15 anni di potere, ha scioccato non solo il Bangladesh ma anche il mondo intero. Il simbolo del cambiamento? Muhammad Yunus, l’uomo che nessuno avrebbe immaginato al potere in una fase tanto turbolenta.

L’ERA DELL’ACQUARIO - UN’EPOCA DI PACE ED ARMONIA

Annunciata già da molto tempo l’Era dell’Acquario, su cui a lungo si è scritto e parlato, sarà un’epoca di positive trasformazioni in ogni campo. Parecchi sono i segni che ne annunciano l’avvento. 

di Emilio Asti

Fin dai tempi remoti, l’umanità ha sognato un’epoca di armonia che finora non si è vista. Nonostante i progressi materiali, l’umanità si è comportata irresponsabilmente, accecata dall’odio, origine di molte guerre che hanno causato morte e distruzione, aggravando i problemi esistenti e saccheggiando le risorse naturali. Tutte le religioni hanno profetizzato un’era di pace, che dovrebbe seguire un periodo di conflitti e violenza. Anche molte leggende popolari rivelano l’anelito verso un mondo migliore. Cosa significa Età dell’Acquario? Con questo termine si intende un’epoca caratterizzata da armonia e assenza di conflitti, con una società basata su nuovi valori che sostituiranno i vecchi paradigmi. L’avvento di questa era, speranza di molti, comporterà la fine dei conflitti e la fiducia reciproca tra gli esseri umani. Secondo una concezione astrologica, non condivisa da tutti, la storia dell’umanità è suddivisa in dodici periodi basati sui segni zodiacali. Approssimativamente ogni 2160 anni, il punto vernale passa da un segno zodiacale a un altro. Ora l’umanità starebbe passando dall’Era dei Pesci, iniziata all’epoca di Gesù, a quella dell’Acquario, ma astrologi e studiosi non concordano sulla data d’inizio.

ESPERIENZA AFGANA

Impressioni di un viaggio in Afghanistan effettuato da Emilio Asti nel mese di maggio del 2000

di Emilio Asti
Fin da quando ero studente sentivo una forte attrazione per l’Oriente e nel corso degli anni successivi, come studioso ed appassionato di culture orientali, mi sono recato più volte in diverse zone dell’Asia. Il Paese che maggiormente aveva catturato il mio interesse fu l’Afghanistan, su cui avevo letto molte pagine che avevano suscitato in me il profondo desiderio di recarmi in quel Paese e conoscere il suo popolo. Visitare l'Afghanistan fu come viaggiare nel tempo e scoprire una dimensione culturale e spirituale molto diversa dall'Occidente, che non può venire giudicato col metro europeo. Pur breve, il mio soggiorno è bastato a farmi una prima idea di quel Paese, che più lo si conosce più stupisce, poco sviluppato dal punto di vista materiale, ma di grande valore culturale e spirituale, in Afghanistan infatti c’è più cultura di quanto si possa immaginare. Ho avuto l’impressione di aver spalancato la porta su un mondo affascinante e ciò si rivelò un’esperienza indimenticabile, i contatti con la gente, nonostante le differenze di lingua e cultura, sono stati davvero toccanti, ma non potevo fare a meno di riflettere sulla storia di questo sfortunato Paese. 

16 novembre 2024

LA PERSECUZIONE DEGLI UIGURI

Violenze e abusi nello Xinjiang

di Giorgio Gasperoni

Negli ultimi anni, diversi rapporti del governo cinese nei confronti degli Uiguri nello Xinjiang, documentando la detenzione di massa, la sorveglianza e la repressione di oltre un milione di musulmani nei campi di internamento. Questi rapporti discutono anche la reazione della comunità internazionale e le implicazioni per gli standard globali dei diritti umani. Queste analisi sostengono che il trattamento degli Uiguri costituisce una grave violazione dei diritti umani fondamentali, tra cui la libertà religiosa, l’integrità fisica e psicologica e il diritto all’identità culturale. Esaminando testimonianze, rapporti delle Nazioni Unite e risultati di organizzazioni non governative, lo studio mostra come queste azioni contravvengano ai trattati internazionali e evidenzino la necessità di una responsabilità globale e di una risposta unitaria della comunità internazionale. 

ALFABETIZZAZIONE MEDIATICA: Una risorsa decisiva nella lotta alla disinformazione

“È un argomento di grande rilevanza e attualità che ci coinvolge tutti, evidenziando sia la necessità di acquisire le competenze per utilizzare correttamente i nuovi media, sia l’importanza d’individuare l’origine e gli scopi dei contenuti online per non essere vulnerabili alla disinformazione”.

di Carlo Zonato

Con queste parole, Vittorio Patanella, coordinatore dell’Associazione Internazionale Media per la Pace (IMAP-Italia), ha aperto il webinar “Alfabetizzazione mediatica: una sfida urgente per contrastare la disinformazione”, svoltosi martedì 2 luglio 2024. Organizzato da Universal Peace Federation (UPF-Italia) e da IMAP-Italia, per il format “Peace Forum”, nell’ambito del ciclo d’incontri “Essere costruttori di pace”, il webinar ha visto la partecipazione della dottoressa Maria Pia Rossignaud, direttrice di Media Duemila e vicepresidente dell’Osservatorio TuttiMedia, in veste d’intervistatrice e del professor Antonio Stango, politologo e presidente della FIDU, Federazione Italiana Diritti Umani. “Come s’intrecciano i diritti, la loro tutela e l’informazione, la quale dovrebbe salvaguardare entrambi e donare la consapevolezza di avere un diritto, in un contesto dove le macchine stanno arrivando all’apice dell’innovazione?” Con questa domanda di Rossignaud il webinar è entrato nel vivo.

15 novembre 2024

Il contributo dell’etica e della spiritualità nel promuovere LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE

Negli ultimi anni, la consapevolezza dell’importanza della sostenibilità ambientale si è diffusa in tutto il mondo a causa delle sfide sempre più pressanti che minacciano il nostro pianeta e la nostra esistenza.

di Vittorio Patanella

“Stiamo discutendo di obiettivi, programmi, strategie da attuare per conservare il buon equilibrio del nostro ecosistema. Oltre agli aspetti pratici, ritengo fondamentale coltivare una motivazione profonda che si trasformi in una cultura condivisa: questo è il motivo per cui abbiamo scelto di esplorare l’argomento dell’etica e della spiritualità in relazione alla sostenibilità ambientale”.

Con questo intervento, Carlo Zonato, presidente di Universal Peace Federation (UPF Italia), ha inaugurato il webinar su “Etica, spiritualità e sostenibilità ambientale”. Promosso da UPF Italia e dall’Associa- zione Interreligiosa per la Pace e lo Sviluppo (IAPD Italia), l’evento si è tenuto il 9 settembre 2024 come parte del ciclo “Il Nostro Esodo verso la terra promessa della pace”. Moderatrice dell’evento Maria Gabriella Mieli, responsabile delle relazioni esterne di UPF Italia e coordinatrice di UPF per l’area Sud Europa. Intervenendo ha richiamato l’attenzione sul fatto che nel 2016 Papa Francesco ha inviato una lettera all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite in cui ha evidenziato l’importanza di capire appieno il significato autentico dello sviluppo umano integrale, facendo riferimento agli obiettivi dell’Agenda per lo Sviluppo Sostenibile. “Sarà proprio su quest’argomento - ha annunciato Mieli - che si focalizzerà l’incontro di questa sera”. Prima relatrice a parlare è Agata Distefano, psichiatra e psicoterapeuta, che ha evidenziato “il bisogno dell’individuo di riacquisire la capacità di connettersi con la società e con l’ambiente naturale. 

CELEBRAZIONE DEL 19° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DI UNIVERSAL PEACE FEDERATION

di Dott. Charles S. Yang1

Eminenti leader che operano instancabilmente per portare la pace all’umanità in tutto il mondo: Universal Peace Federation (UPF) ha celebrato il diciannovesimo anniversario dalla sua fondazione. Istituita il 12 settembre 2005 a New York, negli Stati Uniti, dal reverendo dott. Sun Myung Moon e dalla dott.ssa Hak Ja Han Moon, la cerimonia inaugurale ha visto la partecipazione di milleduecento leader, tra cui Capi di Stato attuali e precedenti di tutto il mondo. Il XX secolo è stato un periodo tumultuoso per l’umanità, con una forte competizione coloniale, due guerre mondiali, successivi movimenti di liberazione delle colonie, il conflitto nella penisola coreana, la guerra fredda est-ovest che ha diviso il mondo a metà, insieme ai veloci avanzamenti scientifici e tecnologici e a rivoluzioni 6 6 6 sociali e politiche globali. Entrando nel XXI secolo con rinnovate speranze di pace, l’umanità ha assistito al progresso della globalizzazione attraverso l’aumento delle relazioni economiche, l’innovazione digitale, l’espansione di Internet e la diffusione dei social media. Il mondo è entrato in un’era d’iperconnessione, accelerando la condivisione delle informazioni e lo scambio culturale, abbattendo le barriere tra nazioni e regioni e realizzando un multilateralismo basato sulla collaborazione. Tuttavia, la pandemia COVID-19 ha messo in pausa questo processo, costringendo le persone all’isolamento ed erigendo nuovamente barriere tra le nazioni.

PILASTRI DELLA PACE SECONDO UPF

di Giorgio Gasperoni,


Nel mese di agosto, in Corea, si è ricordata la dipartita del dott. Moon, avvenuta 12 anni fa.

Lui e sua moglie hanno fondato la Universal Peace Federation, e vogliamo qui ricordare brevemente i punti salienti della loro opera. Entrambi hanno dedicato la loro vita a promuovere la pace mondiale e l’unità tra le diverse culture e religioni.

La loro visione di un mondo unito si basa sulla convinzione che le persone dovrebbero mettere i bisogni degli altri prima dei propri, creando così una società più armoniosa e compassionevole. Questa filosofia di vita ha ispirato milioni di persone in tutto il mondo a lavorare per una pace duratura.

Sun Myung Moon ha fondato la Federazione per la Pace Mondiale il 28 agosto 1991, a seguito di colloqui con l’allora presidente russo Mikhail Gorbaciov. Nel suo discorso inaugurale, pose la questione della scelta tra il perseguimento dei singoli interessi nazionali e il raggiungimento di quelli sovranazionali per promuovere la pace nel mondo. Quando, nel settembre del 2005, fondò la Universal Peace Federation, immaginò di lavorare con le Nazioni Unite fornendo un punto di vista mancante sui temi in agenda. Sottolineò che “questa nuova organizzazione avrebbe svolto il ruolo di fermare contenziosi e conflitti in tutto il mondo promuovendo il risveglio religioso e spirituale”.