12 luglio 2017

Il Religious Youth Service: 30 anni a costruire cooperazioni religiose

“L’impatto del RYS è profondo e resta con noi per tutta la vita. Ho ereditato quello spirito in Ungheria nel 1991 e ho trovato vari modi per dargli espressione. Questo vale anche per molti altri partecipanti. Il RYS è più di un progetto, è un modo di vivere, quando siamo motivati dagli ideali più alti che sono radicati nella nostra religione”.
— Fr. Nithiya Sagayam, Segretario Esecutivo, Ufficio dello Sviluppo Umano, Federazione delle Conferenze Episcopali Asiatiche

Rev. John W. Gehring (Consigliere Senior degli Alumni del RYS)

Nell'autunno del 1985, all'Assemblea delle Religioni Mondiali tenutasi a McAfee nel New Jersey, 700 leader religiosi e studiosi hanno partecipato al lancio del Religious Youth Service (Servizio Religioso Giovanile), un programma che per 3 decenni ha funzionato come potente ed efficace modello di riconciliazione e
cooperazione religiosa. Il programma RYS, rivolto a giovani adulti, fonde in modo unico servizio, spiritualità ed educazione sperimentale con modi di vivere multiculturali. Sin dal suo inizio nelle Filippine durante l'estate del 1986, il RYS ha raggiunto più di 60 nazioni, spesso entrando in aree note per le conflittualità civili e religiose. Attraverso i suoi programmi, migliaia di volontari - rappresentanti di ogni religione e quasi di ogni nazione - hanno cambiato le vite di innumerevoli persone nelle comunità di tutto il mondo.
Tre decenni sono passati dal lancio del RYS, e noi abbiamo potuto notare numerosi progressi sociali, che hanno migliorato esponenzialmente le condizioni di vita dell’umanità. Nonostante questi progressi, il problema, spesso intrattabile e tragico, dei conflitti religiosi si è aggravato e moltiplicato, con la violenza che ne consegue. Stiamo assistendo quasi ogni giorno a promemoria di luoghi e situazioni dove la violenza e il terrore sono stati istigati nel nome della religione. Il rimedio a questa violenza sta in parte nella cooperazione religiosa, perché solo quando le religioni decidono di servire le altre al di là dei propri interessi, l'umanità entrerà in un mondo di pace. Per questo motivo, il modello RYS di cooperazione interreligiosa attraverso il servizio rimane uno strumento essenziale per creare un clima di pace.
La nascita del Religious Youth Service
Il RYS è nato dalla sfida del Dr. Sun Myung Moon, che, nel suo discorso di apertura alla prima Assemblea delle Religioni Mondiali, dichiarò:
“Come persone religiose, noi siamo obbligati a mostrare a questo mondo scettico il vero spirito della religione. La religione non è una semplice questione di dogma. L'essenza della religione si trova nell'amore, e il modo migliore per esprimere l'amore è il servizio. Uniamoci, e creiamo un programma dove giovani leader possano incontrarsi e offrire servizio altruistico alle comunità in bisogno, poiché è nei giovani che è riposta la nostra speranza per il futuro”.

Molti dei presenti all'Assemblea si alzarono per accettare la sfida lanciata dal Dr. Moon e, andando oltre le differenze religiose, offrirono vari livelli di supporto nel creare il RYS. Questa cooperazione fu sostenuta dalle risorse versate dal Dr. Moon, che non solo divenne il fondatore del progetto, ma rimase per tutta la sua vita il suo principale sponsor.
Il lancio del programma fu posto sotto gli auspici dell’International Religious Foundation (IRF), che si occupò di assicurare adeguato finanziamento al programma e di prepararne struttura e contenuti. Di beneficio a questo processo fu il fatto che, precedentemente al lancio del RYS, l'IRF sponsorizzò un progetto conosciuto come lo Youth Seminar World Religions (YSWR).
Lo YSWR fu un pellegrinaggio interreligioso creato in gran parte da un consiglio di teologi prominenti e studiosi di religione. Lo YSWR ha offerto ogni anno, a 120 studenti in età di laurea, l'esperienza di viaggiare nei siti sacri di città come Gerusalemme, Roma, Bangkok, Varanasi, Seul, Tokyo ed Istanbul. Durante queste visite hanno potuto conoscere in prima persona la religione legata ai siti, guidati da studiosi e leader della stessa. Tra gli studiosi che lavorarono al YSWR, contribuendo con le loro competenze alla crescita del YSWR ci furono: il Dr. Francis Clark, il Dr. Huston Smith, il Dr. Darrol Bryant, il Dr. Frank DeGraeve, la Dr.ssa Kazi Nural, Azizun Islam, la Dr.ssa Gene e Nona James e i Dottori Aruna e David Alexander.

Per essere efficace, il RYS ha bisogno di mantenere una forte componente di servizio, in cui sono richiesti abilità professionali tanto quanto anche cuori compassionevoli.  Il RYS ha trovato risposte a questi bisogni diventando partner dell’International Relief Friendship Foundation (IRFF) e acquisendo le competenze di Mr. Gary Young, Mr. Michael Giampaoli e Rev. David Hose.
Inoltre, nei primi anni del RYS, attraverso gli sforzi dei Dottori Ron Burr e Sherry Hartman-Burr, venne introdotto un forte elemento di “apprendimento attraverso l’esperienza”, a cui altri esperti, come i Dottori James e Nancy Burton, il Dott. Bert e Judith Philipps, hanno contribuito. Per aiutare lo sviluppo dei programmi e a prendersi cura delle diversità religiose e culturali dei partecipanti, il Rev. Nancy Yamamoto e il Rev. John W. Gehring, entrambi laureati allo Unification Theological Seminary, furono selezionati come parte dello staff originale del RYS.
Il primo vero progetto del RYS, nell’estate 1986, attirò 120 partecipanti da 36 nazioni diverse, rappresentando 9 religioni differenti (Cristianesimo, Islam, Induismo, Giainismo, Buddismo, Sikhismo, Giudaismo, Zoroastrismo e Unificazionismo). Il gruppo inizialmente si incontrò vicino a Manila (Filippine) per un incontro di orientamento, e poi si recò in 3 aree diverse per offrire il proprio servizio. Dopo aver completato 4 settimane di lavoro in una comunità, i partecipanti si radunarono per avere il tempo di condividere, riflettere e valutare l’esperienza. Questo processo graduale funzionò così da rimanere una componente integrale del RYS anche se con variazioni nella durata dei progetti. Questa partenza di successo fu un inizio potente per il RYS, che aiutò il programma a costruire un’eredità unica nell’aiutare gli sforzi umani a creare una cultura di pace.
Creare un’eredità
Trasformare mentalità. Discutendo dell’eredità lasciata dal RYS, è importante notare che molto dell’impatto del progetto non è misurabile nel senso convenzionale. Cambiamenti nella mentalità delle comunità e dei partecipanti, dello stile di vita e degli scopi di una persona avvengono dopo un lungo periodo. L’impatto del progetto RYS va più in profondità di, per citare un esempio, un ponte costruito, o un pozzo d’acqua dolce ben scavato, o una clinica medica appena costruita. Questi sforzi richiedono un certo arco di tempo, energia e risorse finanziarie e costituiscono contributi importanti per il miglioramento dello standard di vita di ogni comunità che riceve l’aiuto. Eppure, con il senno di poi, quello che sembra essere ancora più importante dei risultati materiali è il modo in cui il RYS ha ispirato un cambiamento nella mentalità e nella spiritualità delle persone.
Gli sforzi sinceri dei volontari RYS nell’offrire il loro servizio, a prescindere dai loro ambienti religiosi e culturali d’origine, sono stati estremamente toccanti per tutti coloro a cui vi hanno assistito. I volontari hanno lavorato in comunità dove le famiglie si sentivano trascurate, addirittura abbandonate. L’impegno altruista dei volontari RYS, portato avanti nelle comunità ospitanti ha permesso di generare un rinnovato spirito di appartenenza. Spesso, sviluppare e mantenere questo senso di solidarietà amorevole si è dimostrato essere un passo essenziale, in un processo che ha portato al rinnovamento e all’empowerment della comunità.
Un drammatico esempio del potere del RYS di stimolare una trasformazione nell’atteggiamento di una comunità ha avuto luogo a Das Marinas, Cavite, nelle Filippine.
I residenti di Das Marinas erano religiosamente divisi, con Musulmani e Cristiani che vivevano ai due lati opposti di un corso d’acqua. I residenti spesso stavano nei loro quartieri e raramente si mischiavano. La permanenza dei volontari RYS, lunga un mese, stimolò un cambiamento, che portò alla rottura di quello schema di “segregazione accettabile”. Questi cambiamenti iniziarono all’arrivo dei partecipanti del RYS.
I volontari RYS provenivano da nazioni sia ricche che povere, e provenivano da un’ampia varietà di religioni. Volontari sikh e buddisti, insieme a volontari cristiani, induisti, musulmani ed ebrei, tutti sembravano condividere lo stesso desiderio di offrire il meglio alle comunità locali. Ogni giorno, insieme a studenti di ingegneria del posto, si incontravano per lavorare alla costruzione di un piccolo ponte sul corso di acqua.
Durante le ore di lavoro, i residenti curiosi da entrambe le sponde del fiume gradualmente vennero ad osservare le attività. Con l’andare del tempo, gli osservatori decisero di contribuire agli sforzi, unendosi ai lavoratori, offrendo cibo e bevande, o semplicemente gridando parole di incoraggiamento. Il luogo di lavoro divenne un luogo di ritrovo per molti residenti. Servì come luogo di conversazione, di sforzi condivisi, o semplicemente come luogo di pausa e apprezzamento dei canti spontanei e risate che erano parte del lavoro. I membri delle comunità musulmane e cristiane familiarizzarono gli uni con gli altri, e iniziarono a condividere ciò che portavano.
Quando si concluse la costruzione di quello che veniva affettuosamente chiamato Il Ponte Internazionale dell’Amore, la comunità si riunì per la cerimonia d’inaugurazione, insieme al governatore, al vescovo e all’imam locale, oltre che al Rev. David Hose (rappresentante del RYS). Questa cerimonia aprì ufficialmente una strada che permise a persone e veicoli di arrivare all’altra sponda, ma anche le barriere non fisiche che dividevano la comunità nella fazione cristiana e musulmana furono superate, grazie agli sforzi dei volontari RYS e dei membri da entrambe le parti della comunità. La folla di spettatori si unì alla celebrazione quando il nastro tagliato cadde al suolo, e fu chiaro in quel momento che i convenuti erano ora una sola comunità, riunita nello spirito dell’amicizia. 
Vite ispiranti. Un’altra misura del lascito del RYS si trova nel come sia servito ad influenzare positivamente le vite dei partecipanti. Gli alumni RYS hanno spesso notato come la loro esperienza nel progetto ha cambiato le loro prospettive sulla vita. Spesso, hanno potuto disfarsi dei propri preconcetti sulle persone culturalmente diverse da loro. Molti hanno scoperto la gioia del servire, spesso cambiando le loro scelte di carriera o diventando molto attivi nelle proprie comunità. Alcuni hanno ritrovato interesse per la religione, mentre in molti hanno trovato amici che sarebbero rimasti tali per tutta la vita – amici che non avrebbero mai trovato senza l’esperienza al RYS. […]
Il RYS si espande. Il RYS rimase un progetto annuale per 4 anni, svoltosi nelle Filippine, in Spagna, Portogallo e Italia. Ognuno di questi progetti durò 6 settimane e attirò dai 100 ai 120 partecipanti provenienti da più di quaranta nazioni e in rappresentanza di tutte le principali religioni. Alla fine del progetto del 1989 in Italia, molti dei partecipanti si riunirono e chiesero che il RYS fosse portato anche nelle loro nazioni. I partecipanti tailandesi ed indiani furono i più persuasivi, perché offrivano una varietà di suggerimenti concreti riguardo come aiutare a costruire un progetto insieme.
In risposta a queste richieste, l’organizzazione ospitante (International Religious Foundation [IRE]) accettò di aiutare versioni più brevi e locali del RYS, in aggiunta ai suoi progetti annuali. Con la cooperazione di alumni e dell’IRFF (International Relief Friendship Foundation), dei progetti di 2 settimane furono organizzati in 3 località – Chang Mai (Tailandia), Nuova Delhi (India) e Nairobi (Kenya). Questi progetti ridotti, mentre mantenevano le stesse caratteristiche del programma annuale, hanno attirato più partecipanti dalle nazioni ospitanti e anche di quelle vicine. 
Fortunatamente, i progetti “ridotti” sono riusciti a generare quello che è stato chiamato “lo spirito del RYS”, e continuarono a produrre un impatto dinamico sulle comunità e i partecipanti. Furono proprio questi progetti regionali a rendere possibile l’espansione del RYS a livello mondiale. Attualmente, più di 200 progetti RYS sono stati tenuti in oltre 60 nazioni. […]
Crescita e sviluppo 
Negli ultimi tre decenni la gamma di servizi si è ampliata, spesso come riflesso delle diverse sfide presenti in tempi e luoghi diversi. Mentre il RYS continua ad affrontare problemi inerenti alla povertà, ha dato il suo contributo in molti altri campi, tra i quali i seguenti:
Riconciliazione etnica e religiosa. Aiutare comunità e nazioni a trovare la via per la pacificazione e la riconciliazione è uno dei più importanti servizi che può essere offerto a delle persone che soffrono. In parte per la sua natura interreligiosa e lo spirito di sevizio che include, il RYS è stato capace di andare in regioni spaccate in due dai conflitti religiosi ed etnici, e portare sia aiuti materiali, che un esempio di cooperazione etnico e religioso. […]
Il coinvolgimento di partecipanti interazionali, venuti con l’intenzione di offrire il proprio servizio piuttosto che giudicare, è stato importante per creare un clima di cooperazione e fiducia. Negli anni, il RYS ha costruito una forte reputazione come programma non politico affidabile ed efficiente, la cui preoccupazione era per tutte le persone. […]
Aiutare in tempi di transizione. La vita è cambiata per le decine di milioni di persone dell’Europa Orientale quando la cortina di ferro vide la sua fine nel 1989. Il RYS ha portato la sua attenzione in quel territorio, nella speranza di riempire il vuoto creato dalla caduta del comunismo. I programmi principali si sono svolti in Polonia, Ungheria, Cecoslovacchia, Croazia e Romania, nella speranza di mostrare il vero spirito della religione, in paesi dove religione e credenti sono stati fortemente perseguitati. I partecipanti internazionali del RYS hanno collaborato nel servire le comunità in difficoltà, e svolgendo una vasta gamma di progetti di servizio. La loro presenza e il loro servizio sono stati un'espressione visibile del vero spirito della religione.
Un’altra grande transizione si è verificata in Sudafrica, quando l'apartheid si è concluso e il potere politico è stato trasferito nelle mani della maggioranza della nazione. I volontari del RYS, di varie etnie diverse, hanno lavorato con i giovani di Soweto e di Città del Capo, e insieme hanno fornito un modello di cooperazione razziale e religiosa. Gli sforzi del RYS erano in linea con le speranze del Primo Ministro Nelson Mandela, il cui esempio e impegno hanno aiutato la sua nazione a passare un periodo di riconciliazione pacifica.
Nel settembre 1999, l'Irlanda del Nord era immersa nei negoziati politici per concludere, con un accordo scritto, quello che è stato chiamato "The time of the Troubles". In quel periodo si vide anche l’arrivo di una delegazione interreligiosa di volontari laboriosi, che offrirono attività di servizio alla comunità di Belfast - un promemoria visibile delle speranze di pace che si trovavano nel profondo dei cuori della gente. Poche settimane dopo la fine del progetto del RYS, i principali leader politici firmarono un accordo che offriva la speranza di porre fine a una lotta lunga e amara. Ci sono molti modi per costruire una pace. 
Raggiungere le popolazioni indigene. Un ambito rilevante del lavoro del RYS riguarda le popolazioni indigene. I progetti presso le comunità degli aborigeni australiani e i Maori neozelandesi sono stati un modo per incoraggiare i giovani locali a mostrare rispetto verso le loro tradizioni. Gli sforzi nei vari villaggi indigeni si sono spesso concentrati sull’educazione dei giovani. Il RYS è stato attivo anche nella desolata regione del Chaco in Paraguay, nelle regioni tribali del Nordest dell’India e del Bangladesh, e nelle comunità indigene in Honduras e Guatemala. Spesso, durante questi programmi, agli Anziani delle comunità visitate veniva chiesto di condividere la loro saggezza con i giovani partecipanti del RYS. […]
Aspetti del programma RYS 
Rispetto per i luoghi sacri, e per tutte le religioni. Il RYS ha ereditato dallo Youth Seminar on World Religion (YSWR) un profondo rispetto per i luoghi sacri di tutte le religioni. Il primo organo consultivo del RYS ha voluto inserire, come aspetto importante del programma, la visita a luoghi sacri, la partecipazione a servizi religiosi o discorsi di leader religiosi. Nel corso degli anni, il RYS ha avuto la possibilità di incontrare leader religiosi in rappresentanza di Induismo, Sikhismo, Islam, Ebraismo, Cristianesimo, Buddismo e Sciamanesimo. Uno degli incontri più degni di nota si ebbe in Vaticano, quando Papa Giovanni Paolo II si congratulò con i partecipanti al RYS (provenienti da 36 nazioni) per il loro servizio offerto ai bisognosi. […]
Conclusione 
Fin dal suo inizio, il RYS ha dato la possibilità, a uomini e donne di ogni religione, di vivere in una comunità globale, una comunità che onora Dio (il Trascendente) nel rispetto della personalità di ogni individuo. Il RYS mostra il suo rispetto offrendo servizio, compassione e aiuto ai bisognosi. 
Di volta in volta, il RYS è stata un’esperienza che ha cambiato la vita nelle comunità destinatarie degli aiuti, così come per i partecipanti e lo staff. Per coloro che desiderano vedere musulmani, cristiani, ebrei, indù e buddisti cooperare e lavorare insieme per risolvere problemi, il RYS ci ricorda come l’amore costituisce le fondamenta per portare insieme tutte gli uomini e donne di buone volontà. Attraverso il servizio, il RYS genera amore, un amore che porta con sé un potere profondo di guarigione, riconciliazione e liberazione. 
Il Dr. Frank DeGraeve, uno dei primi consiglieri del RYS, ha condiviso alcuni aspetti pratici e spunti di saggezza riguardanti il RYS. Il Dr. DeGraeve nota come sia spesso meglio assegnare alla stessa stanza persone provenienti da background diversi o persino antagonisti – per esempio, mettere insieme arabi e israeliani, tamil e singalesi, giapponesi e coreani, sudafricani bianchi e neri. Bisogna metterli in situazioni in cui si trovino a condividere i pasti insieme, a lavorare, offrire devozione mattutina e conversazioni con amici in comune. A quel punto si potrà vedere come, con il passare del tempo, cominceranno a capirsi a vicenda, e poi a fidarsi. La fiducia è un terreno fertile su cui costruire amicizie durature. Alcuni compagni di stanza rimarranno amici per il resto della loro vita.
È in questi piccoli cambiamenti che le nostre vite si aprono a nuove possibilità, persino quella della pace. 

Il Rev. John W. Gehring ha servito per 15 anni come direttore internazionale del RYS, un progetto di servizio internazionale e interreligioso. Durante la sua carica ha contribuito a organizzare progetti di servizio e programmi educativi in 35 nazioni.

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