19 dicembre 2025

Abbracciare tutte le età

UPF e il Decennio delle Nazioni Unite per l’Invecchiamento in Buona Salute (2021–2030)  

Le Nazioni Unite hanno lanciato l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile per promuovere dignità e benessere per tutti. In questo quadro, il Decennio per l’Invecchiamento in Buona Salute (2021–2030), guidato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) in collaborazione con il sistema delle Nazioni Unite e partner in tutto il mondo, delinea azioni che consentano alle persone anziane di vivere una vita sana, sicura e connessa all’interno delle proprie comunità, rafforzando al contempo la resilienza delle famiglie e delle società. Ora che abbiamo superato la metà del percorso, questo impegno collettivo richiede un’accelerazione per mantenere la promessa dell’Agenda 2030 e la visione indicata in Our Common Agenda.

La Universal Peace Federation affronta il tema dell’invecchiamento in buona salute partendo da un’intuizione sociale chiara: società stabili e pacifiche dipendono da relazioni solide tra le generazioni. I suoi fondatori, la dott.ssa Hak Ja Han e il dott. Sun Myung Moon, hanno sottolineato con costanza il valore pubblico dell’onorare gli anziani e del mantenere continuità tra le generazioni. La dott.ssa Hak Ja Han evidenzia che, in una famiglia compiuta, gli anziani occupano una posizione di onore e di autorità spirituale, riflettendo l’amore e la sapienza di Dio. Questo principio si traduce in un’etica sociale in cui l’onore verso gli anziani diventa un pilastro della salute comunitaria e della costruzione della pace.

Una priorità centrale del Decennio è contrastare l’esclusione basata sull’età, incluse le forme di stereotipo che limitano partecipazione e opportunità. Questo obiettivo sostiene l’attuazione dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 3 (salute e benessere) e dell’Obiettivo 10 (riduzione delle disuguaglianze), soprattutto laddove l’isolamento sociale indebolisce la salute mentale e sociale. In termini concreti, le comunità “age-friendly” rimuovono le barriere alla partecipazione, ampliano l’accesso ai servizi essenziali e creano ambienti quotidiani in cui gli anziani sono visibili, rispettati e coinvolti attivamente.

In molti Paesi, gli Ambasciatori di Pace UPF nel mondo avviano programmi a base comunitaria come incontri intergenerazionali, visite domiciliari a persone anziane isolate e laboratori di alfabetizzazione digitale che aiutano chi è in età avanzata ad accedere alle tecnologie di comunicazione, rafforzando una cultura condivisa del servizio e della responsabilità reciproca. In diverse regioni, questo approccio si riflette nelle attività di Peace Road sostenute da UPF, dove gli anziani partecipano insieme a giovani e famiglie a eventi pubblici della comunità, mostrando un invecchiamento in buona salute attraverso un impegno civico attivo.

UPF promuove inoltre il dialogo sulle politiche pubbliche che determinano il modo in cui le società invecchiano, incluse la protezione sociale, la pianificazione urbana inclusiva, gli spazi pubblici accessibili e l’apprendimento permanente. Attraverso forum e tramite la sua International Association of Parliamentarians for Peace (IAPP), UPF riunisce decisori politici per discutere sistemi di protezione sociale, pianificazione urbana inclusiva, spazi pubblici accessibili e apprendimento permanente—elementi chiave dell’invecchiamento in buona salute che contribuiscono all’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 11 (città e comunità sostenibili: rendere gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili) e all’Obiettivo 8 (lavoro dignitoso e crescita economica), apportando così un contributo anche agli Obiettivi 4 e 10.

Il Decennio per l’Invecchiamento in Buona Salute richiama anche l’attenzione sulla necessità di assistenza a lungo termine e di un sostegno continuativo ai caregiver familiari. In questo ambito, UPF e le sue organizzazioni affiliate attivano reti comunitarie per offrire supporto pratico, basato sulla comunità. La Women’s Federation for World Peace(WFWP) svolge un ruolo importante mobilitando reti locali per fornire aiuti concreti, inclusi servizi di visita volontaria e momenti di sollievo per i caregiver familiari. Questa agenda è coerente con il più ampio dibattito ONU su sistemi sociali pronti al futuro, incluso il Pact for the Future. L’invecchiamento in buona salute è una misura dell’inclusività e della resilienza di una società: riflette la sua capacità di garantire che nessuno venga lasciato indietro in nessuna fase della vita. Pianificazione urbana inclusiva e sistemi efficaci di protezione sociale sono essenziali per assicurare che le persone anziane restino pienamente integrate nella vita della comunità.

Avvicinandoci al 2030, i progressi dipenderanno da un’azione locale coerente, da scelte politiche realistiche e da atteggiamenti sociali che riconoscano le persone anziane come partecipanti a pieno titolo nella società. Questi sforzi richiamano lo spirito della Giornata Internazionale delle Persone Anziane delle Nazioni Unite (1 ottobre), trasformando i principi in pratiche locali. UPF invita i suoi Ambasciatori di Pace e tutti i partner a dare esempio di solidarietà intergenerazionale attraverso azioni semplici e concrete nelle proprie comunità: dal migliorare l’accessibilità negli spazi condivisi al creare opportunità perché gli anziani mettano a disposizione competenze ed esperienza tramite mentoring e servizio.

La nostra visione di Una Famiglia sotto Dio afferma che riconoscere la dignità di ogni fase della vita esprime una responsabilità condivisa verso il bene comune. L’invecchiamento in buona salute inizia in famiglie e comunità che custodiscono la sapienza trasmessa di generazione in generazione.

Dr. Tageldin Hamad, Presidente, Universal Peace Federation  

 

#InvecchiamentoInBuonaSalute #TutteLeEtà #ArmoniaIntergenerazionale #UnaFamigliaSottoDio #SDG3 #SDG10 #RispettoPerGliAnziani #UniversalPeaceFederation #AmbasciatoriDiPace  

Nessun commento:

Posta un commento