Una Chiamata alla Vigilanza e al Dialogo
Premessa alla riflessione sull’imperativo della pace nell’era nucleare
Nell’ambito della sua Campagna di 100 giorni per la Pace, la Universal Peace Federation richiama l’attenzione sull’aumento delle tensioni e della retorica nucleare tra le superpotenze. Il ritorno delle minacce nucleari nel dibattito globale ci ricorda quanto la pace sia fragile e quanto sia urgente la nostra responsabilità collettiva.
La storia ci insegna che il dialogo può evitare il disastro. La Crisi dei Missili di Cuba rappresenta una lezione: negoziati fondati su principi possono disinnescare anche le minacce più gravi. Oggi dobbiamo nuovamente scegliere la cooperazione al posto dello scontro, nello spirito dell’umanità come un’unica famiglia sotto Dio.
Gli sforzi globali per il disarmo hanno registrato progressi, ma occorre fare ancora di più. L’attuale quadro normativo va rafforzato, e tutte le nazioni devono rinnovare il loro impegno per una visione condivisa di un mondo libero dalla minaccia della distruzione nucleare.
Siamo convinti che la pace inizi nel cuore, ma debba essere vissuta attraverso azioni che attraversano confini, culture e ideologie. Le voci della società civile, degli educatori e delle comunità religiose sono fondamentali per costruire fiducia e promuovere una cultura di pace.
Uniamoci per un futuro fondato sulla dignità, sul dialogo e sulla sicurezza condivisa. Il disarmo non è un sogno, è una scelta. È il momento di compierla, vivendo per il bene degli altri.
Mantenere l’Imperativo della Pace nell’Era Nucleare
Riaffermare la responsabilità di fronte a una crescente retorica nucleare
Mentre la Universal Peace Federation celebra il 50º giorno della sua Campagna di 100 giorni per la Pace, che culminerà con la Giornata Internazionale della Pace dell’ONU il 21 settembre, richiamiamo con urgenza l’attenzione sull’escalation delle minacce nucleari. Come avvertito dal Segretario Generale dell’ONU António Guterres, «l’umanità è sull’orlo del precipizio… è tornato il ricatto nucleare», avvicinandoci così alla catastrofe umanitaria . Ispirati dai fondatori della UPF, la dott.ssa Hak Ja Han e il defunto Rev. Sun Myung Moon, promuoviamo la pace attraverso il dialogo, il rispetto reciproco e la visione di «Una Famiglia sotto Dio».