La Universal Peace Federation (UPF), ONG con status consultivo generale presso il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite, si unisce alla comunità internazionale nell’osservanza della Giornata Mondiale del Rifugiato 2025. In questa ricorrenza così significativa, rinnoviamo il nostro impegno verso tutte le persone costrette ad abbandonare le proprie case a causa di guerre, persecuzioni o disastri naturali.
Il tema di quest’anno, “Solidarietà con i rifugiati”, promosso dall’UNHCR, ci ricorda che la compassione non è soltanto un ideale astratto, ma deve tradursi in azioni concrete. La solidarietà significa garantire ai rifugiati non solo protezione, ma anche la possibilità di ricostruire la propria vita con dignità. Significa altresì fornire alle comunità ospitanti le risorse e la resilienza necessarie per accogliere chi è nel bisogno.
Nel contesto della Settimana del Rifugiato (16–22 giugno) e del suo tema per il 2025, “La comunità come superpotere”, UPF incoraggia gli Ambasciatori di Pace e i nostri partner in tutto il mondo a promuovere iniziative basate sulla comunità che favoriscano l’inclusione e il rispetto reciproco. Crediamo che riconoscendo l’umanità che ci accomuna sia possibile costruire ponti al di là delle differenze.
Fin dalla sua fondazione, la UPF si è dedicata al sostegno delle persone sfollate con forza attraverso aiuti umanitari, programmi educativi e iniziative per la costruzione della pace in ogni regione del mondo. Queste azioni riflettono il nostro principio guida: la pace inizia con il servizio concreto e con una sincera attenzione per gli altri.
Sebbene l’arrivo di rifugiati possa inizialmente sembrare una pressione sulle risorse, la storia ci insegna che spesso essi portano con sé resilienza, competenze e una preziosa ricchezza culturale nelle comunità che li accolgono. Come disse l’ex presidente uruguaiano José Mujica, accogliere i rifugiati è un dovere morale, e “una società che abbandona i suoi rifugiati abbandona la propria umanità”.
Allo stesso tempo, non possiamo perdere di vista le cause profonde degli sfollamenti: conflitti, povertà, degrado ambientale e instabilità politica. Una pace autentica richiede di affrontare tali fattori, affinché nessuno sia costretto a fuggire dalla propria terra e chi lo ha fatto possa un giorno farvi ritorno in sicurezza e con speranza.
Attraverso l’educazione, la cooperazione interreligiosa e l’elaborazione di politiche inclusive, possiamo aiutare le persone rifugiate non solo a sopravvivere, ma a prosperare. I rifugiati non sono un peso: sono parte vitale del tessuto del nostro futuro condiviso.
In questa Giornata Mondiale del Rifugiato, rivolgiamo un appello ai leader, alla società civile e ai cittadini di tutto il mondo: proteggiamo e sosteniamo coloro che cercano rifugio. Accogliamoli non con indifferenza, ma con apertura. Rispondiamo non con paura, ma con speranza.
Che possiamo avanzare con chiarezza di intenti e unità di cuore—affinché ogni persona costretta alla fuga possa trovare non solo sicurezza, ma anche un luogo dove appartenere.
Questa visione si ispira all’eredità viva e duratura della Dott.ssa Hak Ja Han Moon, cofondatrice della Universal Peace Federation, la cui vita è dedicata alla costruzione di un mondo di pace, compassione e unità per tutte le persone, al di là della nazionalità, della razza o della religione.
Dott. Tageldin Hamad
Presidente Internazionale, Universal Peace Federation
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