10 luglio 2019

Parlamentari per la Pace (4)

Abbiamo inserito una serie di articoli selezionati di membri molto autorevoli della Associazione Internazionale dei Parlamentari per la Pace fondata dalla UPF nel 2016. Tali articoli e relazioni sono stati presentati nell’arco del 2018, soprattutto in Corea del Sud.

Sulla democrazia parlamentare
On. Shri Bhubaneswar Kalita, Membro del Parlamento, India

Considero un privilegio partecipare a questa speciale Conferenza Internazionale per i Leader (ILC) sponsorizzata dalla Universal Peace Federation (UPF) e colgo l'occasione per ringraziarla di avermi permesso di offrire il mio contributo a questa assemblea. Mi congratulo anche per la scelta del tema, estremamente rilevante: "Affrontare le sfide critiche del nostro tempo: la responsabilità dei parlamentari e dei leader religiosi".
Il ciclo di conferenze ILC è stata una delle più importanti iniziative della UPF, ed è stata la fondazione sulla quale costruire numerose altre attività, tra cui l'Associazione Internazionale dei Parlamentari per la Pace, l'Associazione Interreligiosa per la Pace e lo Sviluppo, i World Summit e molti altri programmi.
È superfluo ricordare che ogni nazione nel mondo, che si tratti di una superpotenza, di un paese sviluppato, in via di sviluppo o sottosviluppato, deve affrontare problematiche sensibili e al contempo critiche a livello locale, nazionale, regionale e globale come il cambiamento climatico, la nascita di ideologie estremiste, disastri naturali o conflitti. Da parlamentare, personalmente credo che il nostro ruolo, quello dei leader della società civile e dei leader religiosi di tutte le fedi sia fondamentale nella ricerca di soluzioni a problemi complessi. Al centro devono esserci discussioni pacifiche e dibattiti prolungati che rispettino le opinioni della maggioranza, senza trascurare le posizioni delle minoranze.
È interessante notare che alcune persone hanno giustamente definito parlamenti e parlamentari come attori internazionali. Tradizionalmente entrambi sono stati funzioni della politica interna, rispettivamente come rappresentanti del popolo e come organo istituzionale. Ultimamente invece hanno iniziato a sviluppare un ruolo diverso legato alla politica internazionale piuttosto che alla politica interna, in particolare per quanto riguarda organizzazioni regionali.
Le istituzioni parlamentari sono coinvolte negli affari internazionali in tre modalità: (1) attraverso la politica estera; (2) attraverso relazioni diplomatiche parallele, note come diplomazia parlamentare, e (3) autorizzando i parlamenti ad essere i rappresentanti di organizzazioni internazionali, spesso regionali. Questi ruoli differiscono per forma e sostanza. La prima è una funzione classica dei parlamenti e non implica alcuna innovazione politica, anche se il grado di intervento varia da una democrazia all'altra. La seconda funzione è più recente e si è concentrata principalmente sulle attività di costruzione della pace e di prevenzione dei conflitti. La terza è la più atipica ed è idealmente orientata alla realizzazione di istituzioni sovranazionali.
La diplomazia parlamentare ha vari livelli. Molti parlamenti sono impegnati direttamente o indirettamente negli affari internazionali. L'impegno può essere formale o informale, deciso da partiti o per iniziativa individuale, segreto o aperto, condotto con o senza la benedizione dei governi nazionali. Perciò è diventato un fatto comprovato che i parlamentari possono intervenire in aree in cui i diplomatici tradizionali non possono avventurarsi.
La parlamentarizzazione delle relazioni internazionali è spesso percepita come un risultato e una causa della democratizzazione. Che sia il risultato di relazioni di amicizia, visite occasionali, riunioni regolari o semplicemente frutto della partecipazione a riunioni parlamentari regionali o internazionali, i parlamentari che provengono da democrazie meno democratiche o emergenti possono trarre vantaggio dalle loro controparti di democrazie consolidate.
Prima di concludere, devo condividere una riflessione sulla democrazia parlamentare indiana. La nostra democrazia ha resistito alla prova del tempo. Negli ultimi 65 anni, il paese ha affrontato numerose sfide, difficoltà e ostacoli nel buon funzionamento della sua politica, economia e democrazia. In ogni occasione, il popolo indiano è rimasto unito ad affrontare le difficoltà. Il nostro parlamento, che rappresenta la voce, le aspirazioni e le espressioni del nostro popolo, ha rispecchiato la resilienza e il coraggio di questa nazione in tutte le occasioni di crisi. Un viaggio che dura 65 anni non è un breve viaggio. In questo lungo e significativo periodo, il Parlamento indiano ha sviluppato un suo carattere che deriva dalle caratteristiche uniche delle persone di questo grande paese e simboleggia il legame multiforme, vario eppure armonicamente sintetizzato condiviso dalle persone del nostro paese.
Considero un onore e un privilegio raro essere parlamentare della più grande democrazia esistente. La gente di tutto il mondo attende con impazienza soluzioni pacifiche a tutti i suoi problemi. I parlamentari hanno un ruolo importante da svolgere, poiché non possono deludere queste aspettative, devono essere all'altezza della situazione. Nelle loro azioni devono sempre essere saggi e giudiziosi. 
Ringrazio ancora una volta la Universal Peace Federation (UPF) per aver organizzato questa conferenza internazionale e sono certo che tutti i loro sforzi saranno coronati da successo.

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