16 ottobre 2018

PERSONAGGI

Esce, per le Edizioni ArteScrittura, il testo “PERSONAGGI” 


di Antonio Saccà.
È una vasta rappresentazione di uomini, mitici o reali o letterari, che hanno orientato l'umanità in specie europea e dato nobiltà allo spirito. In copertina un significativo, emblematico, solenne Stemma, non di nobiltà sociale, ma, appunto, spirituale, opera del pittore e scultore Carmelo Crea. Ne pubblichiamo per gentile concessione la Quarta di Copertina e la Copertina.

QUARTA DI COPERTINA DEL VOLUME “PERSONAGGI”.
Alla resa dei conti, durante la vita, i momenti accettabili sono causati dal piacere o perfino dalla gioia di poter ammirare, aderire intensamente, entusiasmarci a quel che pensiamo o compiamo, noi e gli altri in noi, non giudicandolo, almeno per qualche istante o più che un istante, del tutto vano, meschino. Accade perfino che siamo colmati dal pensare o fare al punto che spariscono insoddisfazione e noia e riteniamo di segnare l'epoca in quel breve viaggio sulla terra che è la vita, del singolo, della specie, e della stessa vita. Ma gli uomini difficilmente si misurano con il tempo e con lo spazio, ancor meno sentono la loro inconsistenza, se la trascinano, la vita; come una vecchia abitudine, e passano nel mondo senza traccia. Altri, pochissimi, patiscono del contrario. Pur scatenandosi eccedendo le loro energie vorrebbero compimenti maggiori o non arrestano se stessi se non quando li schianta una signora che trucca il gioco, la sempre vedova signora morte. Accrescere l’umanità di trame umane, non ci resta che questa possibilità per dare alla vita consistenza vitale. I “personaggi” di questo volume, in modi differenziati, incisero la loro impronta in quella porzione della realtà che è la storia. spariranno come sparirà la storia. Ma una volta che siamo in vita meglio accrescersi di vita o non vivere. Il peggio sarebbe vivacchiare o addirittura ignorare il valore della vita, tanto maggiore perché rapidissima.  Chi non è in grado di eccessi vitali ha un rimedio illusionistico, amare quanti vissero all'estremo. Certo rimedio più degno che abbassare gli altri perché' non si riesce a volare.

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