24 dicembre 2018

L’Uomo Gesù

Alle radici del Natale


di Giorgio Gasperoni
In questi ultimi anni ho scritto due articoli sul Natale: il primo, il giorno di Natale 2015 riflettevo sull’influenza del Natale su la civiltà occidentale, (http://www.vocidipace.it/2015/12/il-natale-e-la-civilta-delloccidente.html) dove evidenziavo il grande cambiamento di prospettiva avvenuto dall’era prima dell’avvento del cristianesimo. Riporto semplicemente un breve estratto: “È avvenuto un capovolgimento della morale: dove il mondo pagano ha celebrato la forza del forte, il cristianesimo ha posto la richiesta della comprensione e la pietà per i deboli. Questo fu il modo in cui Gesù visse la sua vita fino all'ultimo: amò con amore incondizionato e nulla poté distoglierlo da quell'amore. Volle che il mondo conoscesse e sperimentasse quel tipo di amore e la sua impronta fu trasmessa attraverso i secoli dalle sue parabole. La purezza del suo cuore vive in esse ancora oggi”.
Anche se le brutalità di questo mondo continuarono e continuano ancora oggi, non fu più come prima. In un secondo articolo scritto il giorno di Natale del 2017 scrivevo sull’importanza per tutti noi, il sentire ‘Il Natale nel Cuore’ (http://www.vocidipace.it/2017/12/natale-nel-cuore.html). In tale articolo evidenziavo che “La celebrazione del Natale, per molti, è stata un potente maestro della dignità della persona umana. Queste lezioni di pari dignità umana sono state piantate nel profondo della mente occidentale nel corso dei secoli proprio dalla celebrazione del Natale”. 
In questo Natale 2018 non posso fare a meno di ragionare e riflettere sul significato dell’uomo Gesù.

18 dicembre 2018

UPF-Malesia ha organizzato un programma multiculturale di successo per i giovani

Youth and Service (Gioventù e Servizio)

Perak, Malesia

UPF-Malesia ha organizzato un programma per il Servizio multiculturale della gioventù (MCYS) della Malesia dal 19 al 23 ottobre, con il sostegno del governo locale, dei leader delle comunità, delle università e dei giovani. L'obiettivo principale del MCYS è quello di far crescere dei giovani leader perché possano essere a disposizione degli altri, e per il benessere della comunità umana globale. Il programma intende fornire un ambiente in cui i giovani possano superare le differenze dottrinali, unirsi in attività di servizio e di apprendimento e sviluppare capacità di leadership che consentano loro di contribuire a creare una cultura di pace.

Il MCYS 2018 ha riunito 52 giovani provenienti da Malesia, Giappone e Filippine per portare avanti un progetto di servizio di cinque giorni in una scuola elementare nel villaggio di Sungai Durian, Tanjung Tualang, Perak. Le istituzioni erano rappresentate dalla Tunku Abdul Rahman University, l'Ak Academy, la Malaysia Hindu Sangam, l'International Peace College-Philippines e il CARP-Japan.


Con il motto "Collegare tutti i cuori in uno solo", il MCYS ha riunito con successo partecipanti di diverse estrazioni per rendere più accogliente la scuola elementare con dipinti murali, completati insieme ai bambini delle scuole elementari. Tutti i partecipanti hanno lavorato duramente sotto i raggi del sole molto intensi per dipingere i murales, ma hanno davvero apprezzato i momenti passati insieme in spirito di servizio. Sono stati molto grati di avere avuto questa opportunità. Il consiglio di amministrazione e la direttrice della scuola hanno inoltre fornito pieno supporto al MCYS, fornendo tutte le attrezzature e le strutture per i partecipanti.

10 dicembre 2018

Semi di Pace

L’aspetto sociale ed umanitario

Parliamo della International Relief Friendship Foundation, irff Onlus Sostegno a Distanza e con il suo presidente, Sergio Valgoi.

A gennaio 2018 siamo stati ospiti dell’Onorevole Bechis alla Camera dei Deputati per questa prima puntata dell'anno di Semi di Pace.
L’onorevole Bechis fa parte della IAPP (Associazione internazionale dei parlamentari per la pace) che appunto ci segue in tutto il mondo con questa nostra rubrica molto umile, Semi di Pace in cui diffondiamo idee utili a stabilire un rapporto armonioso; perché Semi di Pace è nata per fare informazione giornalistica con cui intendiamo promuovere la cultura concreta operativa della pace attraverso il racconto da parte di creatori di pace in alcuni paesi del mondo. Per ora ci siamo concentrati su Italia, San Marino, Israele, ed oggi andremo in Moldavia con Sergio Valgoi, presidente della International Relief Friendship Foundation, irff Onlus Sostegno a Distanza.

Abbiamo un comitato scientifico che si sta occupando di garantire la qualità degli interventi proposti che è composto dalle seguenti organizzazioni senza scopo di lucro: la Women Federation for World Peace Italia, la Universal Peace Federation Italia, la International Association of Parliamentarians for Peace, quindi il forum internazionale dei parlamentari per la pace di cui abbiamo l'onorevole in rappresentanza oggi, Binario Nove e Trequarti Onlus e Progetto 75. 
Passiamo la parola a Sergio Valgoi che è il Presidente della IRFF Onlus Sostegno a Distanza e da vent'anni aiuta i ragazzi in difficoltà dello Stato della Moldavia. Innanzitutto, raccontaci come è nata questa idea.

UPF al Primo World Tolerance Summit (Summit Mondiale della Tolleranza)

Pace e sicurezza
Firma memorandum d'intesa

Scritto da UPF-Medio Oriente - Mercoledì 18 novembre 2015

Dubai, Emirati Arabi Uniti
Una delegazione UPF di sei persone ha partecipato al primo World Tolerance Summit, che si è svolto dal 16 al 18 novembre 2018 a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti (EAU). UPF era un partner ufficiale di sostegno alla conferenza di due giorni il cui tema era "Prosperare col pluralismo: abbracciare la diversità attraverso l'innovazione e la collaborazione".
il Sig. Angelucci e il Dr. Hamad
Al Shaikh Ahmad Al Shaibani
La delegazione comprendeva l'Associazione internazionale per parlamentari per la pace (IAPP), il co-presidente di Medio Oriente e Nord Africa (MENA), il dott. Mohamad Habash; Peter Haider e Pascal Haider della UPF-Austria; Il presidente UPF-MENA, il sig. Umberto Angelucci; il Segretario Generale UPF-Medio Oriente, il signor David Fraser Harris; e il dott. Michael Balcomb, presidente regionale della UPF-Europa e Medio Oriente. Durante la cena di gala della prima sera, il Dott. Balcomb ha ricevuto un premio presentato alla UPF per il suo supporto alla partnership del Summit. Il giorno seguente, il Sig. Angelucci e il Dr. Hamad Al Shaikh Ahmad Al Shaibani, amministratore delegato dell'Istituto Internazionale di Tolleranza, hanno firmato un memorandum d'intesa.

IAPP inaugurata in Marocco

Rabat, Marocco 


Il 7 novembre 2018 il presidente della Camera dei rappresentanti, on. Habib El Malki, ha presieduto un incontro speciale nella Sala del Marocco del Parlamento del Regno del Marocco per inaugurare formalmente la sezione parlamentare del Marocco dell'Associazione internazionale dei parlamentari per la pace (IAPP). Erano presenti il vice presidente della Camera dei Consiglieri, l'On. Abdelhamid Souiri e i leader di ciascun gruppo politico in parlamento, insieme ad altri membri del parlamento.
"L'evento di oggi è fondamentale per la diffusione della pace in quanto il Marocco svolge un ruolo chiave in Africa e in Medio Oriente", ha affermato il presidente. "A cento anni dalla fine della prima guerra mondiale, nazioni e persone in tutto il mondo stanno lavorando duramente per la pace. Il nostro obiettivo è diffondere e rafforzare la cultura della pace in tutte le parti del mondo".
Il dott. Thomas Walsh, presidente della UPF, ha espresso grande rispetto per gli sforzi del Marocco per la pace, in particolare per l'opera di Re Mohammed VI nella costruzione di buoni rapporti con i paesi vicini. Nella sua qualità di ONG con status consultivo generale con le Nazioni Unite, UPF attraverso il suo programma di punta, la IAPP, spera di incoraggiare un ricco scambio di esperienze tra i parlamenti e la società civile.
La signora Erna Hennicot-Schoepges, co-presidente dello IAPP in Europa ed ex presidente del parlamento del Lussemburgo, ha evidenziato il ruolo dei parlamentari come chiave per il legame tra la popolazione civile e il potere legislativo. Ha parlato delle sfide alla democrazia in Europa, sottolineando la grande necessità di affrontare una perdita di fiducia nella democrazia.

La serata culturale russa celebra il volontariato

Educazione alla pace


Scritto da Olga Kim, UPF-Urals - Sabato, 27 ottobre 2018

Ufa, Russia
Nella capitale della Repubblica Russa di Bashkortostan, la UPF ha organizzato una serata culturale per celebrare lo spirito del volontariato.

Insieme alla Biblioteca civica n. 17, la UPF ha organizzato un programma chiamato "Ultyr ele yandarym", che nella lingua bashkir significa "Siediti vicino a me".

L'incontro del 27 ottobre 2018 è stato ispirato dalla Giornata internazionale del volontariato delle Nazioni Unite e dall'Anno del Volontario della Russia. Persone di diverse età e nazionalità e provenienti da diverse città si sono riunite in un cerchio amichevole.

Tra i relatori c'era Maria Nazarova, segretaria generale dell'UPF-Russia, che ha dato una presentazione ispiratrice sulle attività internazionali della federazione. Gabdulla Akhmetshin della città di Blagoveshchensk ha introdotto la cultura etnica bashkir, presentando le sue opere su feltro e dipinti.

Elena Vorobyeva, una persona piuttosto famosa a Ufa, fondatrice e organizzatrice dei programmi di volontariato “Pure Ufa”, ha parlato del suo lavoro e delle sue esperienze.
L'incontro ha portato allo sviluppo di piani per future collaborazioni e ulteriori progetti comuni.

8 dicembre 2018

Conferenza europea sulla leadership

Parlamento Europeo - Strasburgo, Francia
Mercoledì 12 dicembre 2018

La Federazione Internazionale della Pace (UPF) e le organizzazioni partner sono liete di annunciare l’organizzazione di una conferenza dal titolo "L'EUROPA E IL FUTURO DEI DIRITTI UMANI", che si terrà al Parlamento europeo a Strasburgo, in Francia, il 12 dicembre 2018 alle 14:00.
L'evento è organizzato per commemorare il 70° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, adottata a Parigi dalle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948. I leader politici e gli esperti del settore rifletteranno sulle attuali sfide legate all'applicazione dei diritti umani in Europa e dibattito sulle loro basi filosofiche e sulle prospettive future per soluzioni condivise.
La conferenza si terrà al Parlamento Europeo, sotto il patrocinio dell'on. Patricia Lalonde, membro del Parlamento europeo, in collaborazione con UPF e l'Associazione Internazionale dei Parlamentari per la Pace (IAPP). I co-sponsor includono l'Académie Géopolitique de Paris, la Women's Federation per World Peace International (WFWPI) e Human Rights Without Frontiers (HRWF).

L'evento sarà caratterizzato da due sessioni consecutive:
• Europa e libertà fondamentali
• Base filosofica dei diritti umani e prospettive future

Negli ultimi 70 anni, l'Europa si è impegnata a rispettare norme universalmente condivise e riconosciute, come affermato nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (UDHR). L'Europa è diventata anche un attore chiave nella promozione dei diritti umani a livello internazionale. Le libertà per tutti possono essere garantite solo attraverso il rispetto della dignità umana da parte di tutti e lo sforzo globale di proteggere i diritti fondamentali. Vi sono vari e talvolta contrastanti approcci per la realizzazione di standard internazionali sui diritti umani che devono essere analizzati e valutati.

7 dicembre 2018

Aspetti salienti del Vertice Asia-Pacifico 2018

Il Vertice Asia-Pacifico 2018 è il primo Summit Internazionale esteso che il Nepal ha ospitato dopo il Vertice BIMSTEC 2018.

Il Vertice Asia-Pacifico 2018 si è svolto su larga scala con leader mondiali che hanno presentato i loro messaggi chiave, e vari altri partecipanti e delegati che hanno presentato un'ampia gamma di argomenti come terrorismo, cambiamento climatico, cooperazione tra governi, sicurezza sociale, sviluppo regionale, ed altro ancora.
Il vertice è iniziato con il discorso inaugurale del Primo Ministro nepalese KP Sharma Oli, in cui ha chiesto una maggiore partecipazione e collaborazione di governi, settore privato e gruppi sociali per lo sviluppo regionale.
L’On. Oli, ha enfatizzato che oltre ad essere la terra del Buddha e del Monte Everest, il Nepal è stata la dimora dei veggenti e dell'antica saggezza che ha dato vita alla filosofia di "Vasudeva Kutumbakam" (Il mondo è una famiglia). "Ai nostri giorni, abbiamo stabilito la supremazia dei voti sulle pallottole (ballots over bullets) e l'iniziativa di pace del Nepal è un esempio da seguire per il mondo".
Il Primo Ministro del Nepal riceve
il Premio dalla Dott.ssa Moon,
promotrice del Summit
L’Ex Primo Ministro indiano H.D. Deve Gowda ha parlato sulle questioni relative al terrorismo e ai cambiamenti climatici, definendole le maggiori sfide del mondo nello scenario attuale.
Inoltre ha detto che il mondo ha bisogno di pace per la prosperità, ma ciò non è possibile finché i Paesi continueranno a sponsorizzare il terrorismo.
"Il terrorismo è terrorismo. Non c'è il terrorismo buono o cattivo”, aggiungendo che l'India aveva già presentato un documento completo in cui si suggeriva modi per affrontare efficacemente il terrorismo.

4 dicembre 2018

Volge al termine l’edizione 2018 di “Un Calcio per la Pace”

Con la partecipazione di questa sera al Women’s Football Festival – dalle 20:30 al campo sportivo di Faetano – si concluderà la quattro giorni sammarinese delle sedici quattordicenni israeliane giunte in visita nel nostro Paese nell’ambito del progetto “Un Calcio per la Pace”, declinato quest’anno al femminile anziché – come di consueto – al maschile.
Un’esperienza fitta di impegni, anche istituzionali, per le giovani ospiti, le quali hanno trascorso gran parte del tempo in compagnia di coetanee locali che condividono con loro una grande passione: il calcio.
Tra allenamenti, visite alla sede della FSGC e al centro storico di San Marino, momenti puramente conviviali ed altri più ufficiali – giovedì la delegazione israeliana, compresi due parlamentari, è stata ricevuta in udienza dagli Ecc.mi Capitani Reggenti – il tempo è volato via veloce e domattina le sedici ragazze e i loro accompagnatori raggiungeranno Roma, da cui poi prenderanno il volo per fare ritorno a casa.

È il terzo anno consecutivo che San Marino fa da Paese ospitante per un progetto – “Un Calcio per la Pace” – sostenuto dalla FSGC in collaborazione con la UPF (Universal Peace Federation) San Marino e nato con l’obiettivo di promuovere la pace e l’integrazione – le ragazze ospitate sul Titano sono 8 di cultura araba e 8 di cultura ebraica – all’interno di un’area tormentata ed insanguinata da annose divisioni etniche e religiose.
Integrare ragazze di cultura differente ma unite da una stessa passione probabilmente non è stato difficile. Più ardua è la missione – che costituisce poi il senso ultimo dell’iniziativa – di estendere tutto ciò alla dimensione degli adulti.

Riconciliazione in Medio Oriente: a San Marino "Un Calcio per la Pace"

Mercoledì 29 agosto 2018
“Promuovere la Pace con la logica dell'amore”: questo il titolo della tavola rotonda a Palazzo Graziani promossa dalla “Women's Federation for World Peace”, nell'ambito del progetto “Un Calcio per la Pace”

Il calcio femminile come strumento di integrazione in Medio Oriente. Questo lo spirito dell'iniziativa, ospitata per la terza volta in Repubblica, a testimonianza della vocazione del Titano al dialogo e alla riconciliazione. Protagoniste 16 adolescenti, provenienti da Israele, e conosciutesi proprio in questa occasione: 8 sono ebree; altrettante arabo-israeliane. Queste ultime studentesse di una scuola media di Akko - frequentata da mussulmani e cristiani -, e la cui preside è Tamam Wakid-Dabbah: relatrice principale della tavola rotonda, e decisa sostenitrice del multiculturalismo. La donna è rammaricata per la recente norma – di rango costituzionale – che definisce Israele “Stato nazionale del Popolo ebraico”, ma non si scoraggia. 

Ad accompagnare le calciatrici in erba, che domani saranno ricevute in udienza dalla Reggenza, anche 2 parlamentari arabo-israeliani. Presenti, all'incontro di oggi, anche donne italiane e del Titano, impegnate in ambito sociale ed istituzionale, e Giorgio Gasperoni, Presidente della sezione sammarinese della Universal Peace Federation: l'organizzazione che – insieme alla Federazione Sammarinese Giuoco Calcio – ha reso possibile questa quarta edizione del progetto “Un Calcio per la Pace”.

Ambasciatrici di Pace: le 16 giovani atlete di "Un Calcio per la Pace" in udienza dalla Reggenza

Giovedì 30 agosto 2018 - Rtv San Marino

L'iniziativa è promossa da Universal Peace Federation e Federazione Sammarinese Giuoco Calcio. Domani sera, a Faetano, le ragazze prenderanno parte al "Women's Football Festival"
L'auspicio, ora, è che l'esperienza di integrazione – vissuta da queste giovani ambasciatrici di pace – possa portare benefici anche nella loro terra d'origine. 8 quattordicenni ebree, altrettante arabo-israeliane: tutte unite dalla passione per il calcio, più forte di ogni differenza etnica o religiosa. Indimenticabile l'incontro con la Reggenza. In apertura di udienza l'intervento del Segretario di Stato Podeschi. “Il calcio è pace, è amicizia”, ha detto; ma la cronaca sammarinese ricorda come possa divenire anche ben altro. Da qui un ringraziamento alla Federcalcio, per l'azione di contrasto a comportamenti illeciti, nella vicenda “calcioscommesse”. “E' il terzo anno che questo evento si tiene in Repubblica – ha detto dal canto suo il Presidente della Federazione, Marco Tura –, speriamo serva a far capire ai nostri atleti quanto sia importante unire, anziché dividere”. 

A contribuire al progetto anche Gerardo Giovagnoli e la Universal Peace Federation. Il Presidente della sezione sammarinese, Giorgio Gasperoni, ha ricordato l'importanza del dialogo; e questo nonostante la recente approvazione – in Israele - della controversa “legge sulla nazionalità”. “Purtroppo – ha detto Zuheir Bahloul, parlamentare arabo-israeliano, giunto in Repubblica insieme al collega della Knesset Issawi Frej – ciò che stiamo facendo oggi non possiamo farlo nel nostro Paese”. Presente anche il senatore italiano Roberto Rampi; “oggi – ha affermato – San Marino produce una grande occasione di unità”. I Capi di Stato hanno ricordato il recente viaggio in Terra Santa, e poi un auspicio, per le giovani calciatrici: “possiate far vostro – ha detto la Reggenza – il messaggio che la costruzione di un mondo di pace, e di una cultura dell'incontro, è possibile”.

L’Edizione 2018 “Un Calcio per la Pace” al femminile


16 ragazze nate nel 2004 provenienti dallo Stato di Israele ospiti della Repubblica di San Marino dal 28 al 31 agosto nell’ambito del progetto “Un Calcio per la Pace”, sostenuto dalla FSGC (Federazione Sammarinese Giuoco Calcio) in collaborazione con la UPF (Universal Peace Federation) San Marino. L’iniziativa, che intende utilizzare il calcio come strumento di pace e di integrazione per la regione medio-orientale, è giunta quest’anno alla sua quarta edizione, la terza ospitata in territorio sammarinese.

La risposta alla “Belt and Road” della Cina

Dr. Quanyi Zhang, Ph.D.*

Congratulazioni per la 52esima Festa Nazionale di Singapore, e per l’imminente 70esimo Giorno dell’Indipendenza dell’India. La mia prospettiva non è solo cinese, ma globale. Il focus delle mie ricerche è la governance globale, nelle quali ho sostenuto l’evoluzione di uno Stato Mondiale. Potrebbe sembrare che quest’iniziativa, la “Belt and Road” (la nuova via della seta), non abbia molto a che fare con il mio campo di ricerca, uno Stato Mondiale. Ciononostante, se ci pensate, la “Belt and Road” mette in evidenza i mezzi e i fini dello stato dell’umanità del futuro. Lo Stato Mondiale ha molto a che fare con la governance globale. Quindi, vorrei cominciare con la mia interpretazione di uno Stato Mondiale, promuovendo la visione, la mentalità e il potere che questo stato dovrebbe avere. 

La Nuova Via della Seta

On. Jose De Venecia Jr. *

Delegato Speciale del Presidente per la Cooperazione Economica Asiatico-Pacifica (APEC) e per il dialogo Internazionale, Filippine

Lasciatemi esprimere innanzitutto una parola di ringrazimaneto ai leader del Global Citizen Forum (Forum Globale dei Cittadini), della Universal Peace Federation (Federazione Universale per la Pace, UPF), e della Singapore Indian Chamber of Commerce and Industry (SICCI – Camera del Commercio e dell’Industria Indiano-Singapore) per l’opportunità concessami di condividere il mio pensiero sul tema “One Belt, One Road Alternate Perspectives” (Nuova Via della Seta, ndt) che si sono assunti l’onere di organizzare questa grande iniziativa, alla ricerca di sinergie tra politica, economia e società civile che possano portare pace e sviluppo.

Nel nostro grande continente Asiatico, c’è un crescente senso di comunità tra Buddisti, Cristiani, Hindu, Musulmani (Sunniti e Shiiti), Ebrei, fratelli di altre fedi, e una piccola minoranza di non credenti. In Europa, in America e nel continente Australiano, ci sono prevalentemente comunità Cristiane e gruppi politici di Democratici, Liberali, Conservatori, Atei e Comunisti, mentre in Africa la popolazione è divisa tra Musulmani e Cristiani.
Noi siamo onorati di poter parlare di fronte a questo importante Forum, in quanto sottoscriviamo il principio espresso dal Presidente Xi Jin Ping del ritorno e dell’espansione della Via della Seta – la quale collega Europa, Medio Oriente, Asia e Africa, proprio come lo ha fatto in passato e nella leggenda.

1 dicembre 2018

"Il Premio Sunhak per la Pace 2019 assegnato a Waris Dirie e al Dott. Akinwumi Ayodeji Adesina"

L’annuncio dei vincitori è stato dato a Città del Capo, in Sudafrica, giovedì 22 novembre 2018, presso il Centro Congressi Internazionale:
Waris Dirie
Akinwumi A. Adesina

Waris Dirie: attivista per i diritti umani e supermodella, riconosciuta in tutto il mondo per il suo impegno per l’eliminazione della pratica della FGM (Mutilazione genitale femminile).
Akinwumi A. Adesina: Presidente della Banca Africana di Sviluppo, impegnata a sradicare la povertà attraverso l'innovazione agricola e promuovendo il buon governo attraverso le opere di sviluppo dell'economia africana.
Vedi il Video sul Premio Sunhak

Il Comitato del Premio Sunhak per la Pace riconosce l'immensa importanza dell'Africa, osserva che l'Africa sta subendo rapidi cambiamenti e sviluppi, affrontando anche sfide. Questi “Vincitori” hanno contribuito in modo drammatico alla crescita e allo sviluppo dell'Africa.

Al Centro Internazionale Congressi di Città del Capo, il Comitato del Premio Sunhak per la Pace ha annunciato che i vincitori del premio Sunhak per il 2019 sarebbero Waris Dirie, supermodella di classe mondiale e attivista anti-FGM di 58 anni, e il dott. Akinwumi Ayodeji Adesina, 53 anni, presidente del gruppo African Development Bank.

23 novembre 2018

I due Premiati del Sunhak Peace Prize per il 2019

“The 2019 Sunhak Peace Prize Awarded 
to Waris Dirie and Dr. Akinwumi Ayodeji Adesina”
Making the World Better
for Future Generazions
Ÿ  
Laureate Announcement to be made in Cape Town, South Africa, 
on Thursday November 22nd2018, at 5:00 PM at the Cape Town International Convention Center. 

Ÿ   Waris Dirie: human rights activist and super-model, recognized throughout the world for her work to eliminate the practice of FGM (Female Genital Mutilation).
Ÿ   Akinwumi A. Adesina: President of the African Development Bank, committed to the eradication of poverty through agricultural innovation, and promoting Good Governance through the works of developing Africa’s economy.
The Sunhak Peace Prize Committee recognizes the immense importance of Africa, observes that Africa is undergoing rapid change and development, while also facing challenges. These Laureates have made dramatic contributions to Africa’s growth and development.
At the Cape Town International Convention Center, the Sunhak Peace Prize Committee announced that the 2019 Laureates for the Sunhak Peace Prize would be Waris Dirie, 58 year-old world-class supermodel and anti-FGM activist, and Dr. Akinwumi Ayodeji Adesina, 53 year-old president of the African Development Bank Group.
Dr. Akinwumi Ayodeji Adesina
Waris Dirie
Waris Dirie is widely acclaimed for raising awareness throughout the world, about the tragic practice which is still prevalent in some parts of the world, Female Genital Mutilation (FGM). The Sunhak Peace Prize Committee selected Waris Dirie in recognition of her tireless advocacy for the rights of girls and women, and her call for a worldwide resolution calling for the eradication of FGM, thereby protecting girls who are at the risk of FGM.
As an agricultural economist, Dr. Akinwumi Adesina has been a leader in agricultural innovation for over 30 years. He has contributed greatly to food security in Africa, aimed at improving the lives of millions currently living in poverty, throughout the African continent. The Sunhak Committee acknowledges Dr. Akinwumi Adesina’s achievements in promoting Good Governance through the works of improving Africa’s economies and lifting millions of rural and poor farmers out of poverty. 
The Sunhak Peace Prize Committee stated, that “both laureates have made a significant contribution to improving the quality of life of the most vulnerable in Africa.”

18 novembre 2018

I MITICI ANNI SESSANTA. UNO SGUARDO A MEZZO SECOLO DAL ‘68

Periodo tormentato, ma ricco di nuovi fermenti in ogni campo, gli anni Sessanta furono 
caratterizzati da forti inquietudini giovanili culminate poi nel 68, dopo il quale nulla fu più uguale a prima.

di Emilio Asti

Nel corso della storia vi sono momenti che paiono segnare una svolta, uno di questi fu la decade degli anni ’60, periodo molto inquieto, di profonde trasformazioni sociali, ferventi speranze ed illusioni, su cui molto è già stato detto.
Ricordati da alcuni con nostalgia, gli anni Sessanta possono essere definiti un crocevia della storia, in un certo qual modo paragonabile al periodo della nascita di Gesù, entrambe epoche molto interessanti, ricche di nuovi fermenti spirituali ed attese messianiche. 

IL DIRITTO ALLA PACE – ITALIA PONTE DI PACE PER UNA EUROPA PIU’ FORTE E STABILE

di Maria Gabriella Mieli

Il 21 settembre 2018, Giornata Internazionale della Pace indetta dalle Nazioni Unite, La Universal Peace Federation e la Women’s Federation for World Peace, hanno organizzato alla Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, al Senato, su proposta del Senatore Roberto Rampi, coordinatore di IAPP Italia (Associazione Internazionale dei Parlamentari per la Pace), un convegno dal titolo “Il diritto alla Pace – Italia Ponte di Pace per una Europa più Forte e Stabile”, in occasione del 70° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo. Il convegno ha ricevuto il Patrocinio del Senato. Ospiti di varia nazionalità provenienti dal mondo accademico, politico, giudiziario, giornalistico, dell’associazionismo, insieme ad alcuni esponenti di varie fedi hanno partecipato con interesse ai lavori della giornata. L’occhio attento e vigile di Salomone dagli affreschi della sala, con le virtù a lui attribuite, ha fatto da splendido scenario, monito ed incoraggiamento agli interventi che si sono succeduti.
Il mondo politico e il mondo delle fedi si sono incontrati, in occasione della presentazione del nuovo progetto della UPF, la IAPD - Associazione Interreligiosa per la Pace e lo Sviluppo, l’ultima tra le innumerevoli organizzazioni fondate dai coniugi Moon, il Rev. Dottor Sun Myung Moon e la dottoressa Hak Ja Han Moon, per la costruzione e lo stabilirsi di una pace stabile e duratura nel mondo. Importanti messaggi di auguri sono pervenuti dalle istituzioni letti ad apertura dei lavori, tra i quali quelli della Sindaca di Roma Virginia Raggi, dell’Europarlamentare

Un contributo alle sfide cruciali dei nostri tempi

Parlamentari, leader religiosi e rappresentanti della società civile hanno il dovere di intervenire

di Franco Cavalli

“Da grandi poteri derivano grandi responsabilità”.
Può sembrare banale e semplicistico iniziare con una citazione da fumetto (Spiderman), tuttavia la sintesi che tale affermazione racchiude esemplifica molto efficacemente il concetto di fondo che ha animato la 32esima ILS – International Leadership Conference – che si è tenuta dal 26 al 29 agosto scorsi a Seoul, in Corea del Sud.

Summit America Latina 2018

Thomas G Walsh1

Apprezzo molto il nostro tema per questa conferenza, "Pace e sviluppo in America Latina: interdipendenza, prosperità comune, valori universali".


Mentre tutti i periodi della storia hanno avuto le loro sfide, noi che viviamo oggi, abbiamo certamente le nostre sfide da affrontare e da superare.
Abbiamo minacce per il nostro ambiente soprattutto per quanto riguarda i cambiamenti climatici che stanno avendo un impatto molto ampio sulla sicurezza alimentare e persino costringono una forte migrazione in alcune parti del mondo.

La Dott.ssa Moon al Summit brasiliano


la Dott.ssa Hak Ja Han Moon, co-fondatrice della Universal Peace Federation, ha dichiarato "l'amore del cielo per questo continente". Ci sono innumerevoli problemi nel continente, ma la Dott.ssa Moon si è concentrata soprattutto sui problemi relativi all'ambiente. "Questa terra così bella ora sta soffrendo" e, come risultato, molte persone ne subiscono le conseguenze.

La Dott.ssa Moon ha anche affermato che il Sud America e il Nord America hanno ricevuto "Una missione speciale da Dio", definendo il Sud America come "corpo" e il Nord America come "mente": entrambi devono unirsi insieme affinché si verifichi la crescita e lo sviluppo.
La Dott.ssa Moon ha parlato del Vertice Africano tenutosi in Senegal nel gennaio 2018 e ha annunciato che sono in corso i piani per un secondo Summit che si terrà nel mese di novembre 2018 in Sudafrica.

Il Summit in America Latina inizia con molta speranza

di Miguel Werner, presidente, UPF-Argentina 
2 Agosto 2018 - São Paulo, Brasile1


Più di 400 rappresentanti di oltre 40 paesi hanno partecipato al Summit, che si è svolto dal 2 al 5 agosto 2018, presso l'Hotel Renaissance.
Il summit, intitolato "Pace e sviluppo in America Latina: interdipendenza, prosperità reciproca e valori universali", è stato organizzato dalla Universal Peace Federation e sponsorizzato dall'Associazione Internazionale dei Parlamentari per la Pace (IAPP) e dall'Associazione Interreligiosa per la Pace e lo Sviluppo (IAPD).
Oltre alle presentazioni presso l'Hotel Renaissance, il 4 agosto la conferenza ha incluso un Festival della Famiglia allo Stadio Palmeiras Allianz Park con un messaggio della co-fondatrice della UPF, la Dott.ssa Hak Ja Han Moon.

SEMINARIO SU “PROPOSTE EDUCATIVE E DI FORMAZIONE PER I FUTURI CITTADINI DEL MONDO”


di M. Gabriella Mieli e Carlo Zonato
Il 21 luglio 2018 presso l’Ambasciata di Pace a Colle Mattia, Roma, la Federazione Internazionale per la Pace (UPF) e la Federazione delle Donne per la Pace nel Mondo (WFWP) hanno organizzato una giornata di seminario dedicato per coloro più vicini e agli Ambasciatori di Pace che hanno partecipato ad attività ed eventi locali, nazionali e/o internazionali, organizzati da entrambe le associazioni. 
Tra i 16 ospiti presenti il Console del Congo, Parlamentari e leader politici, insegnanti, leader religiosi, un rappresentante sindacale nazionale, il Presidente della Federazione Italiana dei Diritti Umani, professionisti nel campo dell’associazionismo, dell’imprenditoria, dei media, e due giovani leader di ONG, insieme ai membri della UPF e della WFWP, tutti attivi in percorsi di costruzione della pace.

IL DIRITTO ALLA PACE

di Carlo Zonato 

Anche quest’anno, esattamente il 21 settembre, è stata celebrata la “Giornata Internazionale della Pace”. UPF in collaborazione con WFWP ed altre organizzazioni ha voluto puntualmente onorare questa ricorrenza attraverso un convegno organizzato presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani con il patrocinio del Senato della Repubblica e promosso dal senatore Roberto Rampi quale coordinatore del progetto IAPP “Associazione Internazionale dei Parlamentari per la Pace”.
Quest’anno la giornata è stata dedicata al 70° anniversario della “Dichiarazione Universale dei Diritti Umani”. Introdotta nel 1948, a distanza di 70 anni il Segretario Generale Antònio Guterres ha puntualizzato l’evidente assenza di un riferimento diretto al “DIRITTO ALLA PACE” tra i vari diritti citati nella Dichiarazione.

6 novembre 2018

Identità, Diversità, Globalizzazione: quale relazione?

Chi sono coloro che ci devono guidare nella comprensione del corretto rapporto tra questi elementi all’apparenza contraddittori?

di Giorgio Gasperoni

Sono molti oggi a sostenere che la possibilità di una migliore comprensione reciproca tra gli esseri umani sia venuta meno. Si mette sempre più in dubbio la visione che ha caratterizzato gli ultimi secoli di un’umanità come unica famiglia umana.
In realtà, se esaminiamo la storia è facile notare che il declino delle concezioni universalistiche non è specifico della nostra epoca. Il riemergere delle identità nazionali, etniche e religiose è un fenomeno ricorrente che si verifica ogni volta che qualche impero sovranazionale, più o meno tirannico, crolla. Fenomeni di questo tipo sono già avvenuti in passato, a ritmo ciclico, e non dovrebbero indurre a un eccessivo pessimismo. 
D'altronde, lo stesso Vaclav Havel sostenne che ora viviamo certamente in un’unica civiltà globale la quale, tuttavia, altro non è che un “sottile strato di vernice”, destinato a coprire o nascondere l’immensa varietà di culture, di popoli, di mondi religiosi, di tradizioni storiche e di atteggiamenti secolari brulicanti al di sotto di esso. In effetti la sua descrizione riflette entro certi limiti lo stato delle cose.

Voci di Pace: la dimensione culturale della Pace

Questo numero di Voci di Pace presenta una serie diversificata di articoli con argomenti che spaziano dall'Africa alla Cina, da quelle che potremmo chiamare autostrade spirituali alle autostrade internazionali. Come è evidente dall'osservazione del nostro mondo, vi è una crescente interdipendenza e sovrapposizione di vari settori e giurisdizioni, compresi i reati di politica, economia, cultura, religione e le molte forme di identità collettiva o di gruppo. Alla luce di questa crescente consapevolezza, l'interazione tra questioni politiche e questioni religiose si intersecano continuamente.
L'ex ambasciatore Walther Lichem sposta la nostra attenzione sul ruolo della cultura e del suo rapporto con la costruzione della pace. La pace, sostiene, inizia nella mente, ed è imperativo coltivare una cultura della pace. In linea con questa premessa, Lichem sostiene che non dovremmo assolutizzare le nostre rispettive identità culturali, etniche e nazionali, ma riconoscere che le nostre identità sono fluide e si evolvono nel tempo, in particolare attraverso l'interazione con l'altro. Come indicano le migliori pratiche, egli raccomanda fortemente lo sviluppo di "città per i diritti umani".



La dimensione culturale della pace

Dott. Walther Lichem*
Presidente di InterPress; Ex Ambasciatore dell’Austria

I programmi internazionali per la pace e le risposte elaborate dalla comunità internazionale sono stati caratterizzati da alcuni cambiamenti fondamentali. Le tradizionali inimicizie tra Stati sono state sempre più sostituite dai valori, dagli atteggiamenti e dai modelli comportamentali dei cittadini, che hanno portato a divisioni intrasocietarie. Allo stesso tempo, la vittimizzazione della violenza armata si è spostata dai soldati ai cittadini. Mentre nel 1905 il 95% delle vittime militari era rappresentata da soldati, cento anni dopo il 97% delle vittime della violenza militare si trova essere costituita da cittadini. Questo profondo cambiamento è anche definito dal ruolo sempre più importante dei cittadini nella violenza non di stato, nelle milizie nelle guerre civili, e nel terrorismo. Il cittadino è diventato non solo un autore e una vittima, ma anche un attore di sviluppo e pace.

25 ottobre 2018

Parliamo di Armenia

di Valentina Coluccia

Siamo nel 2018 eppure in Armenia si può entrare solo dal nord, attraverso la Georgia, o da sud, attraverso l’Iran. A est i confini sono chiusi con l’Azerbaijan a causa della questione del territorio del Karabakh, zona popolata da Armeni ma completamente circondata da territori Azeri e con i quali gli armeni sono in stato di ‘tregua’ e sono assolutamente blindati anche a ovest, con la Turchia, nemica storica del paese. 
E questo piccolo paese, grande come la Lombardia, senza sbocco al mare, con un’economia arretrata e isolata geograficamente da una situazione politica molto complicata, sta sviluppando un’economia in crescita anche grazie al turismo e alla sua voglia di farsi conoscere. 
La ricchezza del suo patrimonio culturale, storico ed artistico, infatti, ti trasporta immediatamente in un territorio maestoso fatto di spettacolari montagne, valli, canyon e foreste e laghi dalle acque cristalline. 

A questo si aggiunge che l’Armenia è stato il primo paese ad adottare ufficialmente il Cristianesimo nel 301 a.C. e la Chiesa armena è, ufficialmente, la più antica chiesa cristiana ed è chiamata “Chiesa Apostolica Armena”.
E dalla cristianità si parte per osservare il luogo simbolo dell'area, il monte Ararat, fonde la bellezza naturalistica delle cime caucasiche al fascino di un passato leggendario: si tratta infatti del monte sul quale sarebbe approdato Noè con la sua Arca secondo l'antico testamento. 

16 ottobre 2018

PERSONAGGI

Esce a giorni il volume di Antonio Saccà: PERSONAGGI-Edizioni ArteScrittura. Una serie di “personaggi”, mitologici, leggendari, letterari, reali, che hanno dato valore, positivo o nefasto, alla storia. Il frontespizio del testo, uno Stemma maestoso, del pittore-scultore Carmelo Crea, dà significato al senso del volume: apprezzare la nobiltà dello spirito. Diamo una anticipazione di un capitolo della pubblicazione.


di Antonio Saccà

GIOSUE CARDUCCI, GIOVANNI PASCOLI

Come nel Medioevo/Umanesimo abbiamo avuto i tre Autori, Dante, Petrarca, Boccaccio, e successivamente Boiardo, Ariosto, Tasso, quindi Foscolo, Manzoni, Leopardi, anche se non con la nettezza associativa di Dante, Petrarca, Boccaccio, più recentemente abbiamo collegato degli scrittori, Carducci, Pascoli, D'Annunzio. Anche se quasi contemporanei essi hanno somiglianze e dissomiglianze radicali, ed in ogni caso non sono indegni della poesia italiana del passato e della poesia europea ed universale, anzi, talvolta, con degli elementi sperimentali che ebbero risonanza.
Stiamo nel compiuto Risorgimento, l'Unità dell'Italia presso che realizzata, Roma è la Capitale, e l'evocazione di Roma è detonante per un italiano, il papato è alle strette, insorge uno spirito laico, liberale, progressista, scientista, almeno nei ceti borghesi che si stavano affermando, fa le iniziali apparizioni il Socialismo, anche il cattolicesimo è attento ai ceti poveri, ai lavoratori, in specie ai piccoli produttori, alle formazioni associate... Il popolo vive nella miseria, in gran numero, nell'ignoranza. Ma in qualche modo, duramente, avanziamo. La Monarchia sabauda è diventata nazionale, comincia l'industrializzazione, ma è ancora l'agricoltura a dominare, sia nella proprietà, sia nei contadini.  Giosue Carducci, Giovanni Pascoli, lo stesso D'Annunzio, sono immedesimati in queste realtà tra Natura e modernità, con maggiore ottimismo in Carducci, e maggiore volontà di giustizia in Pascoli, all'interno, in quest'ultimo, di una sconfortatissima visione dell'esistenza.

PERSONAGGI

Esce, per le Edizioni ArteScrittura, il testo “PERSONAGGI” 


di Antonio Saccà.
È una vasta rappresentazione di uomini, mitici o reali o letterari, che hanno orientato l'umanità in specie europea e dato nobiltà allo spirito. In copertina un significativo, emblematico, solenne Stemma, non di nobiltà sociale, ma, appunto, spirituale, opera del pittore e scultore Carmelo Crea. Ne pubblichiamo per gentile concessione la Quarta di Copertina e la Copertina.

QUARTA DI COPERTINA DEL VOLUME “PERSONAGGI”.
Alla resa dei conti, durante la vita, i momenti accettabili sono causati dal piacere o perfino dalla gioia di poter ammirare, aderire intensamente, entusiasmarci a quel che pensiamo o compiamo, noi e gli altri in noi, non giudicandolo, almeno per qualche istante o più che un istante, del tutto vano, meschino. Accade perfino che siamo colmati dal pensare o fare al punto che spariscono insoddisfazione e noia e riteniamo di segnare l'epoca in quel breve viaggio sulla terra che è la vita, del singolo, della specie, e della stessa vita. Ma gli uomini difficilmente si misurano con il tempo e con lo spazio, ancor meno sentono la loro inconsistenza, se la trascinano, la vita; come una vecchia abitudine, e passano nel mondo senza traccia. Altri, pochissimi, patiscono del contrario. Pur scatenandosi eccedendo le loro energie vorrebbero compimenti maggiori o non arrestano se stessi se non quando li schianta una signora che trucca il gioco, la sempre vedova signora morte. Accrescere l’umanità di trame umane, non ci resta che questa possibilità per dare alla vita consistenza vitale. I “personaggi” di questo volume, in modi differenziati, incisero la loro impronta in quella porzione della realtà che è la storia. spariranno come sparirà la storia. Ma una volta che siamo in vita meglio accrescersi di vita o non vivere. Il peggio sarebbe vivacchiare o addirittura ignorare il valore della vita, tanto maggiore perché rapidissima.  Chi non è in grado di eccessi vitali ha un rimedio illusionistico, amare quanti vissero all'estremo. Certo rimedio più degno che abbassare gli altri perché' non si riesce a volare.