29 dicembre 2017

“Un Calcio per la Pace” a San Marino

di Giorgio Gasperoni
Il 30 agosto sono giunti a San Marino 16 ragazzini, 8 israeliani e 8 arabo-israeliani, accompagnati dai rispettivi allenatori e da un parlamentare arabo-israeliano. 
Il gruppo è stato ricevuto nella mattinata del 31 agosto dagli Ecc.mi Capitani Reggenti, Mimma Zavoli e Vanessa D'Ambrosio.
La delegazione fa parte del progetto “Un Calcio per la Pace”, legato ad una iniziativa molto più ampia denominata “Peace Road”. Il gruppo è ripartito il 6 settembre.
Il progetto è stato interamente sponsorizzato dalla FSGC (Federazione Sammarinese Giuoco Calcio), in collaborazione con la UPF (Universal Peace Federation) San Marino.
Quali obiettivi per tale progetto? Portare squadre miste (Israelo-Palestinesi) giovanili, a cominciare dalle Under 12, a giocare partite amichevoli di calcio con controparti sammarinesi ed avere l’opportunità di allenarsi insieme.

Permettere ai ragazzi d’incontrarsi e costruire in libertà coesione di squadra e amicizia (aspetto davvero complesso da attuare oggi in Israele tra israeliani e palestinesi). Dare ai ragazzi un’occasione speciale, un momento emotivamente unico: l’incontro con la nostra tradizione calcistica e, compatibilmente con gli impegni sportivi, con importanti figure di riferimento. 
Può il calcio contribuire a costruire la Pace?
Il calcio può:
Educare al vero senso dello sport - Il calcio aiuta i giovani a sviluppare i valori del lavoro di gruppo e del fair-play.
Promuovere il Benessere - Il calcio promuove una mente e un corpo sani e aiuta a sviluppare forza fisica positiva. 

Dare una direzione positiva ai giovani - Il calcio porta gioia e ispirazione e incanala l’energia dei giovani verso scopi costruttivi. 

Risolvere i conflitti e prevenire la violenza - Il calcio dà l’opportunità ai giovani palestinesi e israeliani di conoscersi come futuri leader delle rispettive nazioni.
È necessario però un ambiente favorevole e neutrale affinché questo vero e proprio processo di riconciliazione tramite lo sport possa iniziare. 
San Marino e l’Italia sono viste sia da Israele che dalla Palestina come nazioni favorevoli, terreno d’incontro, senza pregiudizi e non di parte. Questo progetto s’inserisce nell’ambito delle iniziative per la Pace in Medio Oriente e in quanto tale avrà ampio risalto nell’ambito della Commissione Economica e Sociale delle Nazioni Unite.

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