26 febbraio 2017

I bambini fanno ooh!

“I bambini fanno ooh!”

Chi non ricorda la canzone “I bambini fanno ooh!” che per mesi rimase al primo posto nelle classifiche della musica italiana? 

di Flora Grassivaro
A presentare il brano fu un ragazzo dai capelli lunghi e un nome corto: Povia. Dopo la vittoria nel 2006 del Festival di San Remo si perdono un po’ le sue tracce ma ultimamente, con nuovo vigore, riappare sullo scenario musicale. Lo incontro a Padova, ospite di un emittente televisiva, mentre sta pubblicizzando il suo ultimo lavoro, frutto di oltre quattro anni d’impegno. L’album autoprodotto e auto distribuito intitolato “Nuovo ContrOrdinemondiale” contiene 19 brani che affrontano svariate ed importanti tematiche spaziando dall’economia, alla politica, alla finanza, alla legalizzazione delle droghe e, non ultima, alla genitorialità. 
Disponibile, gentile, occhi grandi e azzurri che esprimono lo stupore per la bellezza della vita e la voglia di mettersi in gioco per un futuro migliore della società, così si presenta Povia, pronto a rispondere alle nostre domande. Il brano che introduce l’album s’intitola “Chi comanda il mondo?” e denuncia attraverso le parole, la musica e le immagini, una dittatura sia finanziaria che culturale a cui la nostra società deve sottostare. Di seguito una riflessione su un Sud impoverito e sottomesso dal disegno di pochi potenti. “Dobbiamo salvare l’innocenza” parla dei diritti dei bambini che sono la fascia più debole e spesso vengono dimenticati. La raccolta di brani non dimentica quelli dedicati all’amore trattati con molta sensibilità e delicatezza. 
Povia non è cambiato dall’inizio della sua carriera, è rimasto una persona che nonostante il successo non si è montato la testa, quella che è mutata è invece la consapevolezza, aumentata forse dalla nascita delle sue figlie Emma e Amalia. Per loro sogna un mondo migliore e proprio per questo ha deciso di lavorare con estrema sincerità alle sue canzoni, esprimendo il suo punto di vista con onestà ed impegno perché le sue bimbe possano un giorno essere fiere del loro papà. Povia viene spesso criticato per essere troppo esplicito e non lasciare spazio all’immaginazione denunciando come chi ha il potere non abbia bisogno di soldi, ma di ottenere il controllo della società o di come la scelta economica, dei politici del nostro paese, sia la vera causa della crisi che attanaglia l’Italia.
Per il cantautore questo è un disco sovrano che oltrepassa le regole imposte dal mercato ed esprime senza paura concetti che generalmente vengono taciuti. La famiglia per Giuseppe (Povia) è un punto fondamentale. Insieme dal ’94 con Teresa, sposata poi nel 2007, è consapevole che il mestiere del genitore è il più difficile del mondo e che l’educazione dei figli deve saper armonizzare, saggezza, dolcezza, fermezza e fiducia. Riconosce la famiglia come istituzione millenaria, insostituibile con le nuove proposte che mirano a confondere i veri valori a scapito, principalmente dei più indifesi, dei più piccoli.
Si ritiene un uomo libero, schierato con nessuno, libero di poter pensare e scegliere ed invita tutti noi a giudicare senza pregiudizi, come fanno i bimbi, a rimanere fuori dal “sistema”. 
“Solo chi rischia è libero” rispecchia infatti la sua decisione di autoescludersi dal mercato discografico per realizzare un cd autoprodotto con un tour a rimborso spese, con l’intento di smuovere il pensiero degli spettatori. 
Povia energico, spontaneo e impegnato segna il cambiamento della coscienza musicale italiana. 

Nessun commento:

Posta un commento