9 dicembre 2016

Il labirinto di Sisifo. Memorie di un Superuomo malinconico

Romanzo filosofico di Antonio Saccà*

Divenuto consapevole di essere un individuo, dunque limitato, mortale, non trasferibile in luoghi o manifestazioni diverse dall'individualità, Anthony Sacca, che si attesta Dodicesimo Barone di Munchhausen ed anche proveniente dai Chisciano, Don Chisciotte, cerca una via di scampo al naufragio dissolutore. Non comprende perché mai esiste l'esistenza, sa e patisce che la sua esistenza finirà. Tenta di conoscere quel che gli uomini hanno concepito per fronteggiare lo sfacelo
dell'annientamento, ma non coglie che illusionismi o menzogne, e l'individuo gli resta inchiodato alla minimità nell'imponente Cosmo, mortale, beffato dal non cogliere perché esiste ed esiste il mondo. Fantasioso e degno erede del Barone di Munchhausen e don Chisciotte inventa una tragicomica, farsesca, irridente via di scampo: ingozzarsi di vita non distinguendo realtà da illusione, imprese portentose perché sussista una pienezza da non consentire spazio per concepire il nulla. Attraversare ogni possibile, l'insieme completo, senza vuoti, diventare il Superuomo dell'Uno Tutto, accaparrarsi Tempo, Spazio, Vicende, Persone, al punto da far combaciare il suo Io con il tutto. In tal modo ed esclusivamente in tal modo può venir fuori dalla malinconia dell’individualità, non soltanto esigua, anche priva della spiegazione dell'esistenza dell'esistente. Ha scoperto la maniera per sconfiggere la derelizione di essere soltanto un individuo in un mondo inspiegabile, egli è l'Universo, non ha bisogno di interrogare alcunché fuori di lui, non gli sopravanza alcunché. Non vi è motivo di scontentezza, se egli è L'Uno Tutto! È l'Uno Tutto o solamente uno, l'individuo Anthony Sacca, che pur dopo tanti funambolismi accrescitivi, resta nel Tutto, irrimediabilmente limitato, finito, dissolubile, non trasferibile? Un Io Nulla? Nell'indeterminazione oscillante di sapersi Uno, di volersi Tutto, le “Memorie del Superuomo Malinconico” si svolgono in un labirinto che torna, al modo di Sisifo, al punto di inizio: Anthony Sacca gira i labirinti del possibile poiché vuole farsi Tutto, cerca di ingannare la Morte con un eccesso di vita, non lasciandole spazio nella totalità vitale, ma riprende coscienza di essere un singolo, quadrettato, riconoscile bersaglio. E la Morte, in cerca del singolo, lo avvista.

* Nella Quarta di copertina, che pubblichiamo per gentile concessione della Casa Editrice “ArteScrittura” e dell’Autore, viene esposta la ragion d'essere del romanzo.

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