9 dicembre 2016

“Benessere personale e benessere organizzativo: un binomio possibile?

La cultura del lavoro come leva strategica per il successo d’impresa” 
di Maria Grazia De Angelis - libro Edito Franco Angeli

di Michele Petrucci*
Anche se viene spesso e volentieri dimenticato, più o meno strumentalmente, è fuor di dubbio che per l’impresa - “sistema complesso” che interagisce con il “sistema economico-sociale” - il lavoratore ha un ruolo cruciale. Così come è evidente che l’attività lavorativa e il ruolo ricoperto hanno grande rilievo sull’equilibrio generale di una persona.
Proprio prendendo spunto dall’importanza del lavoratore per l’organizzazione nella quale è inserito e dalle allarmanti indagini sui danni sociali ed economici di fenomeni come lo stress e il mobbing, Maria Grazia De Angelis propone, nel pieno di una profonda crisi che investe - in particolare ma non solo - il mondo dell’economia e dell’impresa, una interessante riflessione sul tema del disagio lavorativo con particolare attenzione agli aspetti legati alla sicurezza ed al benessere personale.
Il saggio nasce dall’attività professionale della De Angelis, come consulente di direzione e come dirigente di alcune tra le principali realtà nazionali del settore bancario, e dalla sua esperienza associativa come fondatore e presidente dell’Associazione Italiana di Studi del Lavoro per lo Sviluppo Organizzativo.
Con uno stile agile e scorrevole, che agevola la lettura e facilita la comprensione anche dei necessari passaggi tecnici, la De Angelis sviluppa un’articolata analisi della condizione lavorativa nell’attuale contesto socio-economico, derivato dall’economia della informazione e della conoscenza, e affronta un tema sul quale a lungo si sono interrogati gli studiosi di organizzazione e risorse umane: gli obiettivi delle imprese si discostano davvero così tanto da quell’area di tutela dei diritti e delle aspirazioni di chi lavora?
Partendo dall’esperienza maturata e guardando la realtà senza pregiudizi ne’ luoghi comuni, l’autrice sviluppa una approfondita ed interessante riflessione sulle funzioni aziendali che maggiormente devono sentirsi coinvolte nell’esprimere modelli gestionali finalizzati al miglioramento della qualità della vita nelle organizzazioni. La necessità di una correlazione tra benessere personale e benessere organizzativo va oltre le semplicistiche analisi che buona parte di manager, consulenti, sindacalisti e sociologi sono andati proponendo in questi anni ed invita a considerare con rinnovata attenzione il ruolo primario e cruciale del lavoratore, perno irrinunciabile dello sviluppo di un “sistema complesso” come l’impresa. Lo fa integrando le sue riflessioni con i contributi di autorevoli studiosi di management e protagonisti del mondo dell’impresa, del lavoro e dell’accademia che intervista e coinvolge nel dibattito.
Molti i temi toccati combinando puntualità e metodo nell’analisi e nella proposta con chiarezza e semplicità nell’esposizione: dal comportamento organizzativo efficace alla intelligenza emotiva; dal ruolo del leader alle abilità, anche comunicative, alla base di un team di successo; dalla gestione dei conflitti al mobbing, dalla necessità di riscoprire ed adeguare la cultura organizzativa alle moderne esigenze della società della conoscenza.
Un libro utile per approfondire le diverse dimensioni del management organizzativo, nella sua dimensionale di professione, che sollecita una riflessione “a 360°” sugli atteggiamenti ed i comportamenti, le relazioni e le emozioni e le conseguenze di una loro non corretta gestione. Pagine di esempi e pratiche che si spingono anche oltre il contesto italiano e mettono in evidenza la necessità dell’adozione di procedure e regole organizzative basate sulla dignità del lavoratore e sull’interesse sia dell’impresa che delle Istituzioni ad impegnarsi per tutelare e sviluppare quel patrimonio di valori e competenze che rappresenta il primo, quando non l’unico, fattore di eccellenza.
Maria Grazia De Angelis ha sistematizzato, con felice ed efficace sintesi, gli insegnamenti della sua approfondita e variegata esperienza professionale, durante la quale ha dedicato una particolare attenzione anche alle tematiche di responsabilità sociale ed ha potuto interagire con i diversi protagonisti della vita d’impresa. Una competenza che le ha consentito di raccogliere e rielaborare idee, riflessioni, esiti di studi ed indagini condotte da esperti e studiosi di varie discipline, il tutto finalizzato ad individuare e proporre al lettore un nuovo approccio al rapporto tra impresa e lavoratore. 
Oltre che di tale esperienza professionale, il libro della De Angelis si giova anche del suo lungo e costante impegno da credente che la porta ad affermare principi, valori e posizioni sulla dignità del lavoro e sui doveri della classe dirigente che richiamano la “Rerum novarum” di  Leone XIII, oltre che la “Labor exercens” di Giovanni paolo II e la recente Caritas in Veritate di Benedetto XVI, come evidenziato nella prefazione a cura di  padre Michael Ryan.
Per consentire al lettore di acquisire la consapevolezza di tali problematiche, Maria Grazia De Angelis fornisce spunti per modelli organizzativi attraverso suggerimenti concreti sui benefici di più virtuose relazioni tra lavoratore ed impresa, dimostrando come non possono esistere imprese vincenti senza comportamenti partecipativi e senza responsabilità, ma soprattutto senza restituire la giusta centralità alla dignità della persona. Il libro contiene, a tal riguardo, una puntuale analisi sulla crisi del paradigma gerarchico – che induce alla spersonalizzazione ed alla deresponsabilizzazione - ed alla necessità del ricorso a modelli organizzativo-gestionali, capaci di garantire performance adeguate, reattività e pro attività e soprattutto integrati ed adattativi. 
La crisi impone un cambiamento in tutti gli ambiti e sollecita lo sviluppo di progetti culturalmente innovativi per attirare gente valida e motivata. Ciò presuppone una “nuova” impresa la cui identità è caratterizzata dalla non separabilità tra gli obiettivi gestionali ed il rispetto della dignità e della motivazione del lavoratore. Una sfida che accomuna imprenditori e manager con il sindacato e gli stessi lavoratori e che si vince attuando un cambiamento sostanziale nelle logiche organizzative e nei sistemi di comunicazione, correlandoli ad una strategia di trasparenza, partecipazione e fiducia, la valorizzazione dei lavoratori ed il loro coinvolgimento nelle strategie e nelle decisioni.
Il saggio può essere considerato un primo passo di una sfida che l'autore ha voluto intraprendere affinché sempre più imprese, professionisti, istituzioni, ma soprattutto persone, riescano a operare in azienda in modo solidale, partecipativo e consapevole per conseguire al tempo stesso il benessere personale ed il successo dell’impresa.
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Un libro la cui lettura si consiglia ad imprenditori, manager, professionisti, ma soprattutto ai giovani affinché tutti facciano scelte professionali etiche ed adottino comportamenti in armonia con l’uomo e la sua dignità. 

* Recensione di Michele Petrucci, presidente CORECOM Lazio (Comitato Regionale per le Comunicazioni del Lazio), già Direttore Generale del Consiglio Nazionale Forense, già consulente di Direzione.

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