25 novembre 2016

San Marino – Israele, il progetto “Un calcio per la Pace”

di Hod Ben Zvi

Il presidente della UPF San Marino ed io abbiamo sviluppato diversi modelli per migliorare la cultura della pace. Questi modelli sono basati su elementi pratici raccolti dalla filosofia di pace insegnata dal fondatore dell’UPF, il Rev. Moon.
Ci siamo concentrati sugli studenti universitari per lo sviluppo del dialogo interreligioso e sui giovani attraverso lo sport, soprattutto il gioco più popolare: il calcio.
Il nostro desiderio era quello di infondere nei giovani partecipanti, ragazzi sotto i 12 anni, l'idea che le amicizie possono facilmente formarsi tra i giovani di tutte le razze, le nazionalità, le religioni e le culture.
Le nostre esperienze sviluppate più volte nella Repubblica di San Marino, hanno avuto molto successo. Sembra che la lunga tradizione di democrazia, l'assenza di pregiudizi politici e interessi geopolitici e la calda accoglienza dei sammarinesi ha creato un "laboratorio" perfetto per i modelli di pace.

24 novembre 2016

Un Calcio per la Pace

di Giorgio Gasperoni
L’Eccellentissima Reggenza della Repubblica di San Marino ha ricevuto venerdì 2 settembre alle ore 12:30 un gruppo misto di ragazzini israeliani e arabi israeliani. I ragazzini sono stati accolti dai Capitani Reggenti con molto calore ed hanno enfatizzato che lo sport in generale e il calcio in particolare sono degli strumenti importantissimi per promuovere la pace. Il Segretario di Stato Giuseppe Morganti ha introdotto il gruppo ai Capitani Reggenti prendendo spunto da molte storie delle recenti olimpiadi per mostrare la bellezza dello spirito umano.
Soggiorneranno nella prima settimana di settembre qui a San Marino invitati dalla Universal Peace Federation. Il progetto è sostenuto dalla Federazione Sammarinese Giuoco Calcio, saranno ospitati e coinvolti nelle strutture della FSGC con arrivo giovedì 1 e ripartenza giovedì 8 settembre, con allenamenti insieme per costruire fiducia reciproca da parte della delegazione (mista) di 19 persone: 
14 giovani: 5 ragazzini ebrei, 5 mussulmani e 4 arabi cristiani. 4 adulti: 2 Allenatori e 1 coordinatore e un parlamentare arabo israeliano, giornalista sportivo radiofonico) provenienti dall’area israelo-palestinese.
Si svolgeranno incontri amichevoli con squadre giovanili locali; l’implementazione viene fatta tramite il programma 
“Come diventare un Vero Campione”.

SPIRITUALITÀ E AZIONE POLITICA

“L’ASSOCIAZIONE DEI PARLAMENTARI PER LA PACE”


di Carlo Zonato
In questi ultimi anni, la politica ha perso il senso della realtà e la distanza che si è creata tra i suoi slogan e la gente comune è difficile da misurare. I rappresentanti politici che dovrebbero essere massima espressione della volontà dei cittadini di una nazione, sempre più vengono percepiti come una “casta elitaria”, interessata al mantenimento delle proprie posizioni, obiettivi personali o di partito, piuttosto che il BENE della propria nazione e dei suoi cittadini.  Questa realtà non è solo italiana, ma coinvolge un gran numero di nazioni. Insieme ad altre concause, la costante diminuzione della partecipazione al voto è la prova più evidente di questo malcontento.

Quale ordine mondiale

Il contenuto degli articoli dei collaboratori, esprimono il pensiero degli autori e non necessariamente rappresentano la linea editoriale che rimane autonoma e indipendente.

Globalizzazione; controglobalizzazione; contro controglobalizzazione; robot; occupazione. 

di Antonio Saccà
Cominciamo con delle citazioni esemplificative del dilemma attuale. Francesco De Benedetti, intervista a David B. Cohen, 1I novembre, “la Repubblica”.
Dice Cohen: “La compresenza di etnie e culture, così come la globalizzazione economica, sono strade senza ritorno. Anzi, si affermeranno sempre più. Ma i più giovani sono avvezzi a tutto questo, e non rimpiangeranno le fabbriche perché immagineranno lavori diversi. Basta con il rancore, arriverà un altro futuro, e sarà giovane”.
Scrive Marco Gervasoni, “Il Messaggero “, del 12 novembre: 
“Solo l'illusione un po' tecnocratica e un po' illuministica ha potuto far credere che liberarsi dello Stato nazione fosse un'ottima idea, mentre oggi lo rivendicano tutti, da Trump a Sanders. Una lezione per la sinistra mondiale, che, a caldo, a giudicare dalle reazioni, tra l'isterico e il disperato alle elezioni Usa, non ha metabolizzato”.

22 novembre 2016

Le potenzialità dello sport


Qui scarica il PDF
di Giorgio Gasperoni
Lo sport, come evidenzia il rapporto dello “Sport for Development International Working Group” (SDP IWG) (2008), possiede caratteristiche uniche che consentono di aggiungere un plusvalore ai processi di sviluppo e di ricostruzione e mantenimento della pace. Data la sua popolarità universale, lo sport attira partecipanti, spettatori e volontari a prescindere dalle esistenti barriere nazionali, culturali, socio-economiche o politiche.
Come conseguenza, possiede la capacità di unire le persone. Lo sport è, infatti, basato sulla partecipazione e consente la costruzione di reti relazionali sia a livello della comunità, sia tra governi nazionali, federazioni sportive ed organizzazioni internazionali.
Tali reti devono far proprio il carattere inclusivo dello sport al fine di combattere l’esclusione delle minoranze e promuovere le relazioni, la collaborazione ed il supporto tra i membri della società. Questo processo è favorito dagli insegnamenti positivi che lo sport può trasmettere, come ad esempio il fair play, il lavoro di squadra, il rispetto per l’avversario e le regole, la non violenza, la tolleranza e il senso di giustizia, valori e competenze utili nella vita quotidiana e in ambito lavorativo.
L’insieme di queste caratteristiche e potenzialità consente allo sport di ispirare, motivare e conferire importanza alle persone, costruendo la loro autostima, favorendo la crescita personale e il benessere mentale e fisico, essenziali nei processi di sviluppo.

17 novembre 2016

“Cronaca di una strage annunciata”

Kinshasa, Capitale della RDC
CONGO 19 DICEMBRE 2016
Pomeriggio informativo e di dibattito sul futuro della
Repubblica Democratica del Congo 

Venerdì 2 dicembre ore 15:00 - Via di San Gallicans, 25 - Roma (Trastevere)
La società civile della Repubblica Democratica del Congo si sta preparando per una manifestazione per cui il prezzo da pagare potrebbe essere la propria vita. In vista della mobilitazione del prossimo 19 dicembre 2016, l’associazione di donne di origine congolese Tam Tam d’Afrique organizza un pomeriggio informativo venerdì 2 dicembre alle ore 15 presso il Salone di S. Egidio in via di San Gallicano, 25/a.  

12 novembre 2016

IL PROFITTO AL TEMPO DEI ROBOT


di Antonio Saccà
Ormai esiste antagonismo tra capitalismo nazionalista e capitalismo internazionalista, è palese. Dapprima le varie consultazioni europee, tutte favorevoli alla difesa nazionale, specie con riguardo agli immigrati; ora le consultazioni negli Stati Uniti, che assumono una clamorosità mondiale, e, come si dice spesso, “storica”. Assistiamo, al dunque, a palesi tentativi ed ora al massimo tentativo di venir fuori dal capitalismo internazionalista e di (ri)fondare un capitalismo nazionalista, e proprio dalla più potente nazione del mondo, il che è di una paradossalità che avrebbe dell'assurdo, ed invece è spiegabilissima. Lasciamo i clamori dell'informazione che finge di scoprire adesso le finalità del nuovo Presidente americano. Donald Trump vuole (ri)fondare un capitalismo nazionalista, un capitalismo che tutela gli Stati Uniti, in specie ceto medio e proletariato.

11 novembre 2016

LA SOCIETÀ AL TEMPO DEI ROBOT


di Antonio Saccà
Torna di moda la Sociologia. Dopo un lungo periodo in cui sembrava che il centro dell'interesse si rivolgesse all'individuo, oggi si ripresentano fenomeni eminentemente sociali, da ciò il ritorno della Sociologia. Migrazioni, scontri e incontri delle religioni, disfatta e insorgenza degli stati nazionali, mutamenti radicali nei sistemi produttivi con la finanziarizzazione, gli spostamenti dei capitali e degli investimenti, l'immissione nel mercato di paesi a basso costo di produzione, la concorrenzialità planetaria, l'avvento della robotica, dell'informatica e dell'intelligenza artificiale, la problematica ambientale...

7 novembre 2016

La soluzione del “problema” malattia mentale


Di Franco Previte
Signori della Politica ci dicano con assoluta franchezza, lealtà e sincerità: troverà posto la riforma, parola tanta declamata, del bubbone malattia mentale?
Lo scandalo dei “manicomi” prima e la mancata risoluzione di questo disagio socio-sanitario dopo, costituiscono la vergogna del secolo scorso e la pacifica continuazione in questo secolo, specie in questo Anno 2016 decisivo di riforme, dopo ben 38 anni?
L’art. 1 della legge n. 36 del 1904 recitava “Debbono essere custodite e curate nei manicomi le persone affette per qualunque causa da alienazione mentale, quando siano pericolose a sé od agli altri o riescano di pubblico scandalo e siano e non possono essere convenientemente custodite e curate fuorché nei manicomi”.