5 luglio 2016

Lo scopo della religione

di Giorgio Gasperoni

Tutte le religioni condividono determinati scopi in comune, anche se con accentuazioni diverse. Per le religioni occidentali, lo scopo primario della religione è la salvezza. L'etimologia della parola "religione" deriva da una parola latina che significa "ricollegare" con Dio. Gli esseri umani sono caduti e indegni, e perciò Dio ha stabilito la religione per riparare il nostro livello d’indecenza, restituirci alla nostra bontà originale, e ricollegarci con Dio. Al contrario, la comprensione della religione orientale è contenuta nei suoi caratteri cinesi, che significa "insegnamento fondamentale". Questo descrive lo scopo della religione come l'insegnamento di base per la coltivazione di un carattere buono e virtuoso.
Se consideriamo il pensiero di Padre Moon, egli riconosce entrambi i significati, poiché come esseri umani caduti, non possiamo coltivare un carattere virtuoso senza risolvere il peccato e ricollegarci a Dio. Egli distingue due aspetti validi della religione: in primo luogo, le religioni provvidenziali (ebraismo e cristianesimo), il cui scopo è quello di accogliere il Messia che viene a risolvere il peccato originale e ripristinare la piena comunione con Dio, e in secondo luogo, le religioni di tutto il mondo il cui scopo è principalmente quello di formare persone di virtù. Il Regno di Dio è costruito su entrambe le fondazioni.
La religione ha anche uno scopo sociale: per coltivare la comunità. La religione insegna le vie dell'amore e della riconciliazione che permettono alle persone di vivere in pace e armonia. Per estensione, il fine ultimo della religione è di stabilire la pace nel mondo. Cioè, perché Dio è il creatore e padre di tutti gli uomini, le religioni che ci portano a Dio ci permettono di sentirci parte della fraternità universale che sgorga dal suo amore di genitore.

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