16 luglio 2016

Conferenza sull’Europa



Introdotta da Pericle Bellofatto, che ha pre-organizzato la Conferenza, di cui ha tracciato i temi, il Professor Antonio Sacca ha parlato del futuro dell'Europa. Per Saccà, l’uscita della Gran Bretagna dall'Europa impone la ricostruzione di una Unione che pur dando maggior peso alle Nazioni tuttavia ha forti elementi di congiunzione o meglio tornare alle Nazioni Sovrane, il che sarebbe assai problematico in un Mondo di grandi organismi. Per stabilire tratti unitari sarebbe il caso, per Saccà, di formare un nucleo non paralizzato dai piccoli stati. Germania, Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, quest'ultima per il suo ruolo simbolico, potrebbero stabilire questa Unione nell'Unione. Indispensabile una Nazione Guida, e la Germania esca alla luce del Sole, invece di voler comandare senza palesarsi e sia Guida, se sa e vuole, per l'Europa. L'Europa, inoltre, per Saccà, deve restaurare rapporti con la Russia, l'identità europea non può essere l'antiRussia. Ne viene una qualche autonomia dagli Stati Uniti e, nel tempo, una difesa militare autonoma. Saccà riconosce la problematicità di tali scopi, ma così come vanno le cose, l'Europa non esiste. Perché esista deve volersi come Europa. Un vivacissimo dibattitto ha fatto da seguito alla Conferenza.

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