8 marzo 2016

La religione è causa di conflitto

Articolo ripreso da Voci di Pace

Il ruolo della religione nei conflitti sta ricevendo sempre maggior attenzione dai peace practitioner (esperto nella ricerca della pace) e dai policy maker (esperti nella formulazione delle soluzioni politiche). Non senza giusti motivi. Non soltanto i media riportano un gran numero di notizie e di commenti sul ruolo della religione nei conflitti attualmente in corso in molte regioni, dal Medio Oriente al Sud-Est Asiatico, ma anche la ricerca accademica indica che la proporzione di conflitti nella dimensione religiosa sta aumentando.
Nelle pagine che seguono, esploreremo la questione su quale possa essere un buon modo di pensare alla religione in un contesto di peacebuilding (consolidamento della pace) e trasformazione dei conflitti. Lo faremo analizzando cinque casi di conflitti violenti, a livello sociale e politico, per vedere quali elementi della letteratura accademica sulla religione sono di maggiore rilevanza pratica. Essendo la relazione basata sulla premessa che il modo in cui i conflict transformation practitioner (esperto nella trasformazione dei conflitti) considerano la religione modella il modo in cui affrontano la questione, i cinque casi si focalizzano specificamente sull’idea che i conflict transformation practitioner avevano del ruolo della religione nei conflitti a cui stavano lavorando.
Rivolgeremo la nostra attenzione in particolare alla storia del Congresso Interreligioso Iracheno, agli sforzi del Centro Internazionale per la Religione e la Democrazia in Kashmir, all’iniziativa dei prigionieri Salafi in Marocco, al Consiglio Interreligioso del Sierra Leone, e al confronto dei musulmani secolari in Tagikistan. 
Scopo della relazione
La relazione è rivolta ai policy maker e ai conflict transformation practitioner che lavorano ai conflitti legati alla sfera religiosa. Il nostro obiettivo è proporre un approccio alla religione, che sia utile a risolvere i conflitti. Rinforzando gli strumenti concettuali per l’analisi del ruolo della religione dei conflitti, quindi, speriamo anche di rendere più efficaci le iniziative in atto per trasformare i conflitti. Crediamo che questo contributo arrivi puntuale – basti pensare al dibattito attualmente in corso sul ruolo della religione nel conflitto che coinvolge lo Stato Islamico in Siria e Iraq - e speriamo che possa aiutare a portare le persone al di là delle discussioni semplicistiche sulla possibilità che la religione sia o non sia causa di conflitto.


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