13 novembre 2015

Verso una cultura di pace

Dr. Modadugu Vijay Gupta, Leader della “Rivoluzione Blu” 
Ridurre la fame e la povertà costruendo la pace
Nutrire i poveri attraverso lo sviluppo di tecnologie innovative nel campo della pescicoltura

Il co-beneficiario del premio Sunhak per la pace, il Dr. Modadugu Vijay Gupta, anche noto come “l’ideatore della Rivoluzione Blu” e “il santo dei poveri del sud-est asiatico” è diventato uno stimato scienziato della pescicultura attraverso lo sviluppo di una tecnologia innovativa nel campo della pesca. Nato nel 1939, dopo essersi laureato all’università di Calcutta in India con un dottorato in biologia, ha svolto ruoli significativi presso il Consiglio per la ricerca sull’agricoltura (ICAR), la commissione economica e sociale delle Nazioni Unite per l’Asia, l’UNESCO del pacifico e il gruppo consultativo internazionale per la ricerca e l’agricolutura (CGIAR) investendo la sua intera vita per lo sviluppo di tecnologie per la pescicultura.
Il suo contributo, riconosciuto globalmente, ha permesso un incremento importante del numero di specie di pesci allevate, grazie al miglioramento delle condizioni di coltivazione e alle innovazioni tecnologiche. Ed è per questo che è stato selezionato come co-beneficiario del premio Sunhak per la Pace. Queste le sue parole: “L’obiettivo della mia vita è sempre stato quello di ridurre la fame e la povertà contribuendo a costruire una società di pace. Questo riconoscimento mi dà nuova energia verso il raggiungimento di questo traguardo”.

Il Dr. Gupta ha previsto che la chiave per risolvere i problemi presenti e futuri della fame deve essere ricercata nell’oceano. Ha visto che attraverso la pescicultura è possibile produrre proteine animali ad un prezzo relativamente economico. In particolare, ha riversato tutto il suo cuore e anima per sradicare i problemi della malnutrizione nel sud-est asiatico. Ha sviluppato una tecnologia amica dell’ambiente utilizzando gli scarti dell’agricoltura per sfamare le persone povere. Per questo è andato anche in zone di conflitto, rischiando in prima linea la sua vita. La diffusione della sua tecnologia di allevamento è diventata famosa per aver dato immediatamente i suoi risultati.

La tecnologia dell’allevamento è il primo passo per il miglioramento dello status sociale delle donne. Tutta la vita del Dr. Gupta è stata dedicata a sradicare la povertà nel sud-est asiatico. Dal 1960, ha incessantemente applicato i suoi sforzi alla ricerca e lo sviluppo di specie di pesci che sono più adatti al clima caldo e umido del sud-est asiatico. Nel 1980, ha scoperto che specie marine come la Tilapia e il Silver Babu hanno un alto tasso di riproduzione persino nelle acque torbide e poco profonde del Bangaldesh e riuscendo ad allevarle. Come risultato, la pescicultura del Bangladesh, che nel 1986 contava 170000 tonnellate, nel 2005 ne contava 850000. È facile dire che ha aperto una era rivoluzionaria nell’industria della pesca del Bangladesh. Nel 1970, quando era comune sviluppare industrie di pescicultura legate a qualità di pesci molto pregiate, come i gamberetti, per soddisfare gli appetiti delle classi più ricche, il Dr. Gupta ha diretto la sua attenzione verso lo sviluppo di allevamenti che potessero aiutare i poveri in modo significativo. Per fare questo, era necessario sviluppare una tecnica che potesse permettere un allevamento a bassi costi. Le idee che ne naquero furono la “pesca a policultura”, dove diverse specie di pesci sono allevate insieme e “la pescicultura integrata”, anch’essa un metodo attento all’ambiente che integra l’agricoltura con la pescicultura. Il Dr. Gupta ha stabilito comunità regionali e partnership grazie all’espediente di diffondere questa tecnologia di allevamento dei pesci alle persone povere. Il comitato per il premio Sunhak ha rivelato che “il Dr. Gupta ha raggruppato da 5 a 10 contadini che non possedevano la terra e ha dato loro questa tecnologia. Non ha chiesto costi per le startup, ma ha dato loro spazi gratuiti per poter pescare ed allevare, e li ha aiutati a stabilire la fondazione per diventare autosufficienti”. Grazie alla diffusione di questa tecnologia tra le donne, ha anche svolto un ruolo chiave nel migliorare le condizioni sociali ed economiche delle stesse. Il Dr. Gupta ha incontrato ed educato vari leader religiosi della regione i quali consideravano taboo il ruolo attivo delle donne nella società. Ha inoltre cooperato con organizzazioni regionali per offrire alle donne i fondi minimi e la terra necessaria per lo sviluppo delle attività economiche. Attualmente, il 60% dei lavoratori dell’industria della pescicultura del Bangladesh sono donne. Dal 2000, ha iniziato a sviluppare lo stesso tipo di tecnologia anche in africa, luogo principe della povertà e della fame mondiale.

Ripreso dal mensile principale Sudcoreano, JoongAng

Traduzione ad opera di Andrea Valgoi

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