25 giugno 2014

Il Mondo della Comunicazione: la coscienza della società

In una società di conflitti e diverse ideologie, i mezzi di comunicazione svolgono un ruolo importante nel determinare se viviamo in pace o in guerra. Se l’obiettivo è di raggiungere una società più giusta - una società basata su un sistema di valori universali - il compito dei mezzi di comunicazione è più importante che quelli di qualsiasi altra istituzione.
 

di Giorgio Gasperoni
Qual è il ruolo del giornalista, allora, nel contesto odierno? La rivoluzione digitale sta cambiando totalmente il modo di comunicare: tutti sono nello stesso tempo utilizzatori e produttori di notizie multimediali. In questa nuova situazione, i giornalisti devono scoprire un nuovo ruolo sociale, costituito da diritti e doveri.
Ho trovato interessante l’analisi del professore universitario brasiliano, Rosental Calmon Alves la quale affermava che le nostre società stanno affrontando una vera e propria “rivoluzione con pochissimi precedenti storici, paragonabile probabilmente a quella di Gutenberg” che nel quindicesimo secolo ha inventato la stampa.
Uno degli aspetti di questo cambiamento è che si è passati da un orientamento sociale basato sui mezzi di comunicazione a uno incentrato sulle persone. Siamo entrati in una società che produce e allo stesso tempo usufruisce dei contenuti della comunicazione.
In questa nuova situazione, quali sono le responsabilità dei giornalisti in rapporto, ad esempio, ai social network, in particolare Twitter, che è basato su la creazione online d’informazioni da parte di normali cittadini? Possono gli editori, com’è successo in alcuni casi molto eclatanti, limitare ciò che i giornalisti scrivono come privati cittadini online?
Mi trovo d’accordo con chi afferma che l’etica non cambia con i cambiamenti tecnologici, ciò che era valido ai tempi di Gutenberg deve essere valido per i navigatori del web. Anzi, oggi è ancora più importante essere rigorosi perché gli strumenti sono molto più potenti. Più grande è il potere tecnologico, più grande è la responsabilità richiesta.
Come giornalisti, sia che scriviamo su un quotidiano nazionale o su un social network, ciò che esprimiamo crea delle opinioni che possono essere di aiuto o di ostacolo a una giusta comprensione della realtà.
Concordo con chi è molto attento ad ogni tweet, ad ogni aggiornamento su Facebook e ad ogni riga sul proprio Blog. Sono un cittadino, ma ho anche una responsabilità per ciò che rappresento.

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