26 giugno 2014

Il Glass-Steagall Act e il sistema Bancario

Da sinistra, i senatori Carter Glass
e Henry B. Steagall, promotori della
legge Glass-Steagall
Le banche sono uno strumento economico molto utile se utilizzate in modo corretto. In quest’era industriale, il denaro è un efficiente metodo di scambio per beni e servizi. Il quesito si pone su chi lo controlla e come viene usato.

di Alberto Zoffili
Il governo ha distrutto la banca tradizionale trasformandola in banca universale, permettendogli di raggiungere dimensioni enormi - “too big to fail” -, ed eliminando la sana concorrenza necessaria ad ogni settore dell’economia.

La speculazione bancaria ha preso la meglio rispetto ai depositi delle persone.
Gordon Anderson,* nel suo articolo sul Glass-Steagall Act, conosciuto anche come la Legge bancaria del 1933 (48 Stat. 162), il 4 Dicembre 2013 analizzava perché fosse stata approvata dal Congresso nel 1933.  Essa vietava alle banche commerciali di impegnarsi in attività d’investimento.
Quest’atto era un esempio normativo importante, perché (1) proteggeva la proprietà privata dei cittadini, (2) incoraggiava pratiche bancarie efficaci, (3) eliminava gli esorbitanti profitti di Wall Street, che sono alla base della principale collusione e clientelismo tra governo e sistema bancario e (3) eliminava i grandi costi di sorveglianza del governo.

Il Glass-Steagall Act era stato emanato come risposta di emergenza al fallimento di migliaia di banche durante la Grande Depressione. L'atto era originariamente parte del programma New Deal del Presidente Franklin D. Roosevelt e divenne una misura permanente nel 1945. Impose maggiore regolamentazione alle banche nazionali e alla Federal Reserve; vietò le vendite di titoli bancari, e creò la Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC), che assicurava i depositi bancari con una quantità appropriata di denaro di riserva stanziato dalle banche.

Il dott. Anderson ha spiegato che quella legge stabilizzò in modo significativo il sistema bancario degli Stati Uniti fino alla sua abrogazione nel 1999 e quasi subito dopo si susseguirono una serie di scandali societari importanti. Nel 2001 il governo garantì i mutui per la casa, sovvenzionando le banche con i soldi dei contribuenti nel 2005. Tutto ciò portò alla bolla immobiliare del 2007, e a un'esplosione dei titoli finanziari e derivati fraudolenti. Fu per questo che il Segretario al Tesoro Paulson escogitò un piano di salvataggio di 700 milioni dollari a favore del sistema finanziario americano.
Un mondo in cui ci sono solo alcune grandi banche, piuttosto che centinaia di piccole banche, spiega il dott. Anderson, va in contrasto con l’anti-trust o il principio di concorrenza. In questi casi, tutto ciò che fanno i governi è sanzionare gli attori coinvolti, incassando importi rilevanti che però non si traducono in maggiori servizi ai cittadini.
Protezione della proprietà privata
Il dott. Anderson ricorda che la tutela della vita e della proprietà è il principio fondamentale del buon governo, poiché si pone il fondamento della prosperità economica e della volontà delle persone di risparmiare e investire nel futuro. Senza tali protezioni, è irrazionale per le persone accumulare ricchezza, solo per vedersela in seguito portare via.

La fiducia dell'opinione pubblica non è semplicemente quella che le persone hanno per il loro governo, ma si compone anche della credibilità che le banche hanno presso i risparmiatori. Senza la certezza che le banche manterranno al sicuro i loro soldi, le persone non si serviranno delle banche. Il Glass-Steagall Act era una misura che incoraggiava la fiducia verso il ruolo delle banche perché ad esse era proibito per legge speculare con i soldi ricevuti in custodia dai depositanti.

Le banche si basano su chiare formule matematiche per prestare i soldi che hanno in deposito. Il loro profitto è costituito sul margine d’interesse tra ciò che percepiscono su mutui e che pagano sui depositi. Quando il sistema bancario è tenuto all'interno delle regole bancarie e non permette altre operazioni speculative, i profitti sono nominali, ma il sistema è sicuro.

L'abrogazione della legge Glass-Stegall nel 1999 aprì la strada per la fusione della Citibank-Traveller's Insurance e per le banche di offrire una gamma più ampia di servizi che vanno al di là del sistema bancario tradizionale. Questo rese le banche più vulnerabili ai cicli economici, ma allo stesso tempo concesse loro di speculare e accumulare grandi profitti provenienti dai mercati finanziari. Questi soldi venivano poi utilizzati per gli scopi più diversi, fino a corrompere senatori ed il Congresso per far passare garanzie aggiuntive che avrebbero ulteriormente arricchito, e nello stesso tempo isolato dalla disciplina del mercato, le banche. La retorica giocò sulla compassione umana e dichiarazioni come quelle che tali garanzie avrebbero reso disponibili alloggi a chi non poteva permetterselo, fece passare questi provvedimenti in sordina. Le garanzie statali consentirono alle banche di dare prestiti che, nella maggior parte dei casi, erano destinati a fallire senza i salvataggi governativi. Ci sono voluti solo un paio di anni perché questi fallimenti si accumulassero alle porte di FannieMae e FreddieMac.

La tesi di Gordon Anderson è che l'abrogazione del Glass-Steagall fu una violazione dell'obbligo fondamentale di un governo di proteggere la proprietà privata. Aprendo la strada a una collusione continua tra le grandi banche e lo stato, questo finì per minare il suo scopo e la sua legittimità. Questo si è riflesso nella bassissima fiducia riposta nelle istituzioni politiche di Washington e il suo Congresso nel decennio successivo. Il dott. Anderson ricorda dello shock e dell'ammissione degli errori che aveva fatto alla Federal Reserve Alan Greenspan, in particolare relativi al suo sostegno dell’abrogazione del Glass-Steagall Act, sulla base della sua ideologia libertaria.

Mercato e grandi banche vs. piccole banche
E' alquanto ironico che molte persone sostengano che le grandi istituzioni sociali e i governi più grandi sono quelli più equi e meno egoisti. Perché un governo dovrebbe salvare le grandi banche e ignorare il fallimento di quelle di piccole dimensioni? Molto semplicemente, le grandi banche favoriscono il clientelismo e sostengono il desiderio dei leader politici di rimanere al potere. In cambio, i leader politici forniscono favori che permettono alle grandi banche di sfuggire alla concorrenza e di accumulare profitti in maniera non competitiva.

Gordon Anderson ci ricorda che le grandi istituzioni sociali sono, per loro natura, impersonali. Non si vede mai la persona che rilascia il tuo passaporto. Quando le regole sono chiare ed eque, e la persona che rilascia il passaporto le segue, i cittadini si fidano della burocrazia. Tuttavia, se chi ha rilasciato il passaporto discriminasse le persone sulla base della razza, religione, sesso, o la ricchezza, quella burocrazia perderebbe la sua affidabilità e si genererebbero cause legali. Le grandi banche e i governi sotto quest’aspetto hanno le stesse caratteristiche. Le banche detengono i soldi dei cittadini su una base di fiducia. Si tratta di un trust pubblico. Il Glass-Stegall Act era un meccanismo che favoriva questa fiducia.

Anche i Mercati aiutano a far crescere la fiducia, avvicinando i risparmiatori alle aziende. Ma, mercati liberi richiedono concorrenza e le grandi dimensioni lavorano contro di essa. Quando Adam Smith scrisse sul Mercato Libero, aveva immaginato ogni famiglia o azienda di famiglia come una cellula economica. L'economia si sarebbe diffusa in tutta la popolazione, ognuno impegnato nel competere per servire i bisogni della sua famiglia. I Profitti, quando realizzati da una famiglia, tendono a coinvolgere un atto di altruismo, perché è molto difficile vivere in stretto contatto con qualcuno che si ama e non "condividere la ricchezza".

Le grandi banche e le altre istituzioni finanziarie, a causa della loro natura impersonale e burocratica, sono incapaci di tale altruismo. Come le macchine, semplicemente obbediscono ai principi della loro esistenza. Nel caso di Enti economici come le banche, l’obiettivo è il profitto per gli azionisti. Non c'è posto per la gestione o il benessere nella massimizzazione del loro obiettivo. Questo è il motivo per cui le grandi istituzioni devono essere regolate in modo diverso rispetto alle persone fisiche.

Il dott. Anderson ci ricorda che la legge Glass-Steagall costrinse le banche a vivere all'interno del principio di un sano sistema bancario, prestando solamente denaro che era depositato. L'utile, in tal caso, non poteva venire dalla speculazione, ma solo da una maggiore efficienza gestionale che gli permetteva di competere contro altre banche nel fornire il miglior servizio.

L'abrogazione del Glass-Steagall Act avvenne sotto il controllo di Greenspan, nel 1999 governatore della banca centrale americana o Federal Reserve, Bill Clinton, nel 1999 presidente degli Stati Uniti, e un Congresso repubblicano guidato da Newt Gingrich. Tutti e tre hanno contribuito a dare vita a questa legislazione malsana, quindi non si può incolpare solo la Federal Reserve, o i democratici o i repubblicani. Tutti loro non hanno imparato dalle lezioni della storia e hanno scommesso sulla prosperità della propria nazione e sul mito che le burocrazie non regolamentate avrebbero salvato l'economia. Si è visto subito il risultato di una cultura che si è disconnessa da sani principi.

Infine il dott. Anderson ci ricorda che i mercati sono importanti perché portano a risultati win-win sia per i produttori, sia per gli acquirenti, mentre la riassegnazione dei beni da parte del governo è sempre win-lose. Tuttavia, i mercati hanno bisogno di regolamentazione, in particolare il consolidamento economico e la dimensione delle aziende hanno problematiche che i nostri leader non sono disposti a sottolineare, traendone profitto a spese dei cittadini. Un banchiere locale guiderà la sua attività cercando di capire se un mutuatario è preoccupato di restituire i soldi presi a prestito, mentre un banchiere di New York guarda solo a dei tabulati, nient'altro. Una buona amministrazione è impossibile in quel caso, e le grandi burocrazie perpetuano facilmente le frodi e sono facilmente defraudate. Secondo Gordon Anderson, il consolidamento economico ha rimosso il senso di appartenenza di individui e famiglie trasformandoli in lavoratori in cerca di occupazione all'interno di un grande sistema - un nuovo tipo di servo industriale, piuttosto che un'unità fondante la società.

Quando le grandi banche falliscono, un governo di sani principi avrebbe disperso il patrimonio di quelle tra le piccole banche, piuttosto che salvandole permettergli di consolidarsi ulteriormente. Invece, le grandi banche irresponsabili sono state aiutate e le piccole banche, che erano vittime delle malefatte dei grandi, sono state lasciate fallire.
La risposta avrebbe dovuto essere la piena re-installazione del Glass-Steagall Act.

*GORDON L. ANDERSON è il Presidente della Paragon House, Redattore Capo dell’International Journal on World Peace, e professore aggiunto presso il California Institute of Integral Studies. Ha conseguito un Master Divinity in etica cristiana all’Union Theological Seminary di New York e un dottorato di ricerca in
Filosofia della religione alla Claremont Graduate University. È autore di numerosi articoli e libri, tra cui Filosofia degli Stati Uniti: Vita, Libertà e la ricerca della felicità e la Vita.

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