23 agosto 2013

La Sapienza Etica e la sfera sessuale

I principi non sono religiosi. Non possono essere acquistati o venduti

di Giorgio Gasperoni
Rielaborato dall’iniziativa dell’Educazione del Carattere

Soprattutto nella cultura dei media odierni, la sapienza etica deve includere la letteratura mediatica - la capacità di pensare criticamente tutte le forme dei media. Ci sono molti buoni siti web sulla letteratura dei media dove i genitori e gli insegnanti possono trarne vantaggio.
Come parte della formazione alla castità, la letteratura mediatica dovrebbe insegnare agli studenti a fare domande del tipo: la TV e i film ritraggono il sesso realisticamente - così com'è nella vita reale? Il sesso sullo schermo non viene quasi mai raffigurato con le successive conseguenze come la gravidanza al di fuori del matrimonio, la povertà del genitore singolo, l'aborto e le sue conseguenze delle malattie trasmesse sessualmente, l’infertilità, o le ripercussioni emotive e spirituali del sesso al di fuori del matrimonio.
Il rapporto sulla ricerca, “Coinvolgimento religioso e il benessere dei bambini”, dimostra che i livelli più elevati di religiosità negli adolescenti sono legati a livelli più elevati di comportamenti e atteggiamenti altruistici; livelli più bassi a furti, atti di vandalismo e violenza; livelli più bassi ad uso di droga, alcol e attività sessuale.
La letteratura religiosa – avere conoscenza della religione, non è la stessa cosa di religiosità (seriamente impegnato nella pratica della propria fede), ma la letteratura religiosa è importante e dovrebbe essere parte della libreria di ogni studente sulla sapienza etica. Dovremmo innanzitutto incoraggiare gli studenti a scoprire cosa sostiene la propria tradizione religiosa, se ne hanno una cosa insegna sul sesso. Molti di loro non lo sanno. Anche in una scuola laica, possiamo incoraggiarli a fare uso di tutte le loro risorse intellettuali e culturali, tra cui la loro fede, quando si prendono decisioni morali su questioni importanti della vita, come ad esempio, qual è il mio dovere verso i poveri? Devo avere rapporti sessuali al di fuori del matrimonio? In qualsiasi contesto educativo, laico o religioso, è pure opportuno insegnare agli studenti ciò che altre grandi tradizioni religiose insegnano riguardo al sesso.
La maggior parte dei giovani sono sorpresi nell’apprendere che le grandi religioni del mondo insegnano la stessa cosa: il sesso è il bellissimo dono di un Dio buono ma riservato a mariti e mogli nel matrimonio. Prendiamo, ad esempio, gli insegnamenti del giudaismo, del cristianesimo e dell'Islam: l'insegnamento rabbinico, per almeno 2.500 anni, si è opposto al sesso prematrimoniale. L’Ebraismo sancisce il rapporto sessuale come elemento di santificazione del rapporto più intimo e significativo tra due esseri umani: la sacra unione del matrimonio. La promessa di due persone di appartenersi sempre fa sì che l'amore significhi un totale dare e ricevere. E' la totalità della vita coniugale che rende il rapporto sessuale significativo. Ecco perché la Chiesa si riferisce ai rapporti sessuali come all’atto coniugale.
L’Islam vede l’atto sessuale come un dono di Dio. E' un segno di amore e di misericordia di Dio. L’Islam limita l'attività sessuale a uomini e donne all'interno del vincolo del matrimonio. Ma queste intuizioni etiche hanno più probabilità di condurre a un'azione etica più ampia se costruite su una base di principi etici più generali applicabili a tutta la gamma di comportamenti morali, non solo al sesso. Ad esempio, la sapienza etica significa anche aiutare gli studenti a cogliere la verità di una grande idea: c'è una legge morale naturale impressa nella nostra natura umana. Comportamenti che sono in armonia con questa legge morale naturale sono buoni e portano alla felicità, comportamenti che vanno contro questa legge morale ci causano problemi.

Tutti conosciamo gli effetti della legge di gravità. Tirate un libro in aria ed esso scenderà giù. Questa è una legge naturale o un principio. Così come ci sono i principi che governano il mondo fisico, ci sono principi che governano il mondo umano. I principi non sono religiosi. Non sono americani o cinesi o italiani. Essi non sono miei o tuoi. Essi non sono in discussione. Essi si applicano ugualmente a tutti: ricchi o poveri, re o contadino, maschio o femmina. Non possono essere acquistati o venduti. Se vivete in accordo a questi principi, vi distinguerete. Se li si rompe, fallirete. Possiamo usare la nostra volontà di andare contro queste leggi o principi morali, si può mentire, imbrogliare, rubare, vagabondare, ma non possiamo sfuggire alle conseguenze di ciò che facciamo. Alla fine paghiamo sempre un prezzo.

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