3 maggio 2013

Il Mondo della Comunicazione: la coscienza della società

di Giorgio Gasperoni

In una società di conflitti e diverse ideologie i mezzi di comunicazione svolgono un ruolo importante nel determinare se viviamo in pace o in guerra. L’obiettivo è di raggiungere una società più giusta - una società basata su un sistema di valori veri. Il raggiungimento di quest’obiettivo, dal mio punto di vista, è molto più probabile da raggiungere tramite un buon lavoro dei mezzi di comunicazione che da qualsiasi altra istituzione.
Qual è il ruolo del giornalista, allora, nel contesto odierno? La rivoluzione digitale sta cambiando totalmente il modo di comunicare: si è nello stesso tempo sia utilizzatori sia produttori di notizie multimediali. In questa nuova situazione, i giornalisti devono scoprire un nuovo ruolo sociale, i loro doveri e anche i loro diritti.
Ho trovato interessante l’analisi del professore universitario brasiliano, Rosental Calmon Alves in cui affermava che le nostre società stanno affrontando una vera e propria “rivoluzione con pochissimi precedenti storici, paragonabile probabilmente a quella di Gutenberg”, nel quindicesimo secolo quando ha inventato la stampa.
Uno degli aspetti di questo cambiamento è che si è passati da un orientamento basato sui mezzi di comunicazione a uno incentrato sulle persone. Siamo entrati in una società che produce e usufruisce allo stesso tempo dei contenuti della comunicazione.
In questa nuova situazione, quali sono le responsabilità dei giornalisti in rapporto, ad esempio, ai social network, in particolare Twitter, che è basato su la creazione online d’informazioni da parte di ordinari cittadini? Possono gli editori, come è successo in alcuni casi molto eclatanti, limitare ciò che i giornalisti scrivono come privati cittadini online?
Mi trovo d’accordo con chi afferma che l’etica non cambia con i cambiamenti tecnologici, ciò che era valido ai tempi di Gutenberg è valido per i navigatori del web. Anzi, oggi è ancora più importante essere rigorosi perché gli strumenti sono molto più potenti. Più grande è il potere tecnologico, più grande è la responsabilità richiesta.
Come giornalisti, sia che scriviamo su un quotidiano nazionale o su un social network, ciò che esprimiamo crea delle opinioni che possono essere di aiuto o di ostacolo a una giusta comprensione della realtà.
Concordo con coloro che sono molto attenti per ogni tweet, ogni aggiornamento su Facebook e ogni riga sul proprio Blog. Sono un cittadino, ma ho anche una responsabilità per ciò che rappresento.

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