7 maggio 2013

Andreotti e la “Condizione Femminile”

Giulio Andreotti l’uomo più importante della Democrazia Cristiana è stato un grande protagonista nella scena politica italiana nel dopo guerra 40-45 e ci ha lasciati ieri 6 maggio 2013

di Franco Previte,

Lo ricordo molto bene per aver istituito il “Sottosegretariato della condizione femminile” e dato mandato quale Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri alla “Condizione Femminile” all’Onorevole Ines Boffardi, avvenuto il 30 novembre 1978 nel Suo 5° Governo, del quale Ufficio sono stato Direttore di Sezione, capo della Sua segreteria, segretario particolare della Onorevole Ines Boffardi, la genovesissima, che per ovvi motivi alla Camera dei Deputati il comunista Paietta le diede il soprannome di "pasionaria bianca". 
Dopo la costituzione del Sottosegretariato fu nominata una Commissione di Coordinamento di tutte le Associazioni femminili dei diversi interventi per la sensibilità ai problemi femminili e controllo leggi, oltre i quali ebbe importanti incarichi dategli dal Presidente Andreotti che la stimava moltissimo.

In tema di uguaglianza, mentre entravano in vigore in tutti i Paesi Comunitari le due Direttive della CEE, ricordo che alla Boffardi sembrò indispensabile insistere sulla parità, retribuzione tra lavoratori/lavoratrici e trattamento nell’accesso al lavoro, alla formazione professionale, alla condizione di lavoro, di carriera, sicurezza sociale e formazione scolastica, in un periodo non facile per l’epoca , tutta pervasa da temi di rivendicazione femminile.

Ricordo che uno dei primi provvedimenti adottati in occasione del primo Parlamento Europeo per l’elezione dei Deputati, la Sottosegretaria Boffardi fece fuoco e fiamme per personalmente raccomandare ai Partiti Politici di includere nelle liste elettorali il maggior numero di donne,

Il Sottosegretariato oggi è l’attuale Ministero delle Pari Opportunità.

Esprimo anche a nome dell’Onorevole Ines Boffardi e mio personale i più vivi sentimenti di cordoglio per la dipartita del Presidente Andreotti, che ricordo con molta simpatia e per la grande comunicazione umana, colui che ha espresso un alto spessore e livello politico unico, di esempio per l’onestà d’intenti che ha avuto durante il suo mandato presidenziale.

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