12 marzo 2013

Nei confronti dei cittadini, come si sviluppa la giustizia e la sicurezza sociale?

E’ anche urgente e necessaria una nuova legge elettorale con significativi indirizzi politici solo bipolari! Forse proprio in questo risiede “ l’inghippo” ed è imperante agire con coraggio risolutore!
 
di Franco Previte,
Le problematiche dell’economia e della vita sociale italiana si propongono, si intrecciano, si sovrappongono, si distanziano, si divaricano ogni giorno in questo nostro Paese, che sempre più sembra essere terra di “conquista politica” simile a quella del Far West, che ogni tanto Mamma RAI ci consente di vedere attraverso i film di cow boy.
 
Viviamo in un mondo, detto civile, dove vige imperante ogni sorta di “spettacolarità”, in un mondo che si può definire alla “rovescia”, dove l’illecito la corruzione la malversazione il malgoverno sono “cose normali”, dove la politica dà un orrendo spettacolo di se stessa, dove i politici fanno gli attori i cantanti i comici i presentatori.

Viviamo in un mondo dove tristi e tragici episodi di raptus, conseguenza anche di alterazioni mentali, avvengono quasi ogni giorno, alla insicurezza nelle n/s case, nelle n/s strade ed “altro” ai quali assistiamo increduli, impotenti, sconcertati. Viviamo in un mondo, 2013, dove, emerge sempre più l’incertezza del domani divenuta sempre più drammatica!
 
Tutto ciò ci fa pensare che per aiutare solidalmente pazienti con patologie psichiatriche senza adeguate strutture non si risolve un bel nulla, dove, invece, una ferrea legge elettorale diventa una emergenza davvero eccezionale, dove le necessità dei cittadini diventano sempre più impellenti, allora non bastano più le parole, ma i fatti!
 
Questi “fatti” vanno addossati ad inerzia in questo “comparto civile” e pongono interrogativi che si ripercuotono nel suo complesso e nei suoi valori anche verso la coscienza di quanti “non vedono” , “non odono”,” non sentono”.
 
Quei perché emergenti nei diversi episodi atroci che avvengono quasi giornalmente devono ottenere risposte non elusive né formali, ma chiare e concrete dalle Istituzioni, tutte, capaci di interpretare, ripeto, le necessità dei cittadini.
 
Tutti siamo su questo palcoscenico della quotidianità, dove il cast ha primari e comprimari non certamente lodevoli, dove attori recitano copioni in ruoli e responsabilità diverse, ma alla fine restiamo delusi perché non riusciamo a “vedere” nel finale l’utilità ed il contenuto della recita in questo teatro dell’assurdo!
 
La nostra società, forse, sta soffrendo della progressiva perdita dei valori morali che rendono l’uomo sempre più attento al lato materiale e molto meno a quello solidale della sua esistenza, creando disinteresse e relativismo assurdo ed effimero. Intanto i “manicomi” in Italia continuano? Quali e dove sono?
 
Sono le insufficienti strutture adeguate sparse sul territorio, sono soprattutto nell’essenza del volere la “chiusura” senza predisporre una programmazione della salute mentale, sono dove impera il malgoverno, la corruzione sempre più “legale”. Perché si continua a tollerare questa vergognosa e scandalosa situazione?
 
Le riflessioni, le proposte, le argomentazioni politiche che sono in discussione sono necessarie, ma non sufficienti a dare i giusti contenuti ad  una ventilata trasformazione, molto “predicata”, così rilevante che dura da troppo tempo.
 
E’ troppo facile “liquidare” queste necessità con argomentazioni di diversa natura, ma la precarietà della salute ha una priorità assoluta, perché “questa realtà” che si trascina, da ben 34 anni evidenzia aspetti molto complessi e difficili da interpretare dove definizioni semplici o risposte interlocutorie assomigliano più ad una singolare pratica burocratica la quale lascia il tempo che trova, dove la politica è divenuta una accozzaglia di avvenimenti davvero paurosi che si disinteressa di ogni cosa!
 
Con coscienza critica le varie componenti politiche invece di praticare inutili litigiosità dovrebbero agire per essere capaci di incrementare lo sviluppo della giustizia, della solidarietà, della sicurezza sociale più volte “richiamate” dalla Costituzione Italiana, per dare quelle opportune risposte a quelle realtà per le quali moltissime famiglie sono succubi e vittime, specialmente nei loro giovani figli, dove lo spending review è applicato, non verso quella “casta politica privilegiata”, ma solo ai poveri, agli onesti, ai martoriati dal sistema fiscale in atto.
 
E’ auspicabile, infine, un intervento legislativo, dove insiste un bipolarismo puro, dove i parlamentari vengono eletti dal popolo, dove la democrazia non sia in pericolo come sta avvenendo in questi turbolenti n/s giorni, dove una nuova legge elettorale deve privilegiare solo due fazioni politiche e non gruppi di potere! Forse proprio in questo risiede l’inghippo ed è imperante agire con coraggio risolutore!

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