21 marzo 2013

Lo sport e la pace

“You don’t wait for peace in order to use sport for peace.
You can use sport to achieve peace”
Shimon Peres,
Athens Roundtable on Sport for Development and Peace (2004)

Gli interventi di peace–building, indirizzati al ristabilimento della sicurezza, alla ricostruzione sociale, economica e politica e alla riconciliazione delle comunità in seguito ad un conflitto, possono essere con successo affiancati dallo sport, specialmente in virtù della sua capacità di creare relazioni tra le persone ed un senso di identità comune, come suggerisce ancora il rapporto SDP IWG (2008).
Infatti, le attività sportive possono contribuire a ridurre tensioni e conflitti derivanti dall’esclusione di una parte della comunità, proponendo un alternativo punto d’ingresso nella vita sociale ed economica del paese. A tal proposito lo sport, è in grado di fornire capitale umano e sociale (rispettivamente capacità e conoscenze personali e reti sociali), la cui mancanza è uno tra i fattori principali dell’esclusione sociale, fungendo da ponte grazie alla sua popolarità. Ancora in questo ambito, lo sport è impiegato al fine di facilitare l’integrazione di rifugiati e migranti e i loro rapporti con la comunità ospitante; l’attività sportiva, in particolare gli sport di squadra, consente la conoscenza reciproca dei partecipanti, fondamentale a screditare stereotipi e preconcetti che ostacolano la pacifica convivenza.
Allo stesso modo i giochi popolari e gli sport tradizionali possono favorire la coesione tra le popolazioni indigene e la comunità, insegnando il rispetto per l’eredità storica e culturale.
È, invece, meno comune l’utilizzo dello sport per portare temporaneo sollievo ai civili durante il conflitto. Un esempio è dato dalla Tregua Olimpica (Olympic Truce), originaria dell’antica Grecia e reintrodotta dalla Risoluzione 48/11 (1993) delle Nazioni Unite, che prevede la sospensione delle ostilità per tutta la durata dei Giochi. In questo contesto, durante i Giochi Olimpici Invernali di Lillehammer nel 1994, fu possibile vaccinare diecimila bambini bosniaci. Lo sport può essere utilizzato per creare relazioni positive tra individui di gruppi opposti in conflitto, specialmente facendo leva sui bambini, invitandoli a focalizzarsi sugli obiettivi comuni, la cooperazione e la parità di diritti. Il progetto di Inter Campus che unisce bambini israeliani e palestinesi negli allenamenti e nelle partite di calcio, può essere un esempio di ciò. Effettivamente, la maggio parte delle iniziative di sport per la pace hanno luogo in situazioni post conflittuali. Esse favoriscono la ricostruzione della fiducia e di un’identità comune e condivisa tra le parti, che consente l’avanzamento del processo di riconciliazione, oltre a contribuire alla ripresa di una normale vita quotidiana. Per di più, le manifestazioni sportive posso essere dedicate alla commemorazione delle vittime del conflitto, in modo da capire ed imparare da passato per non ripetere gli stessi errori. Ancora, l’attività sportiva viene inserita nei programmi di riabilitazione e reintegrazione degli ex combattenti. Infine, lo sport è utilizzato al fine di promuovere la cultura della pace e il dialogo anche a livello internazionale. Ad esempio, la “Diplomazia del ping-pong” si riferisce ad un evento tra gli atleti di Cina e Stati Uniti durante i campionati del Mondo di tennis tavolo del 1971; un atleta americano perse l’autobus dopo un allenamento e fu invitato dalla squadra cinese a salire sul loro. Ci fu uno scambio di piccoli doni in segno di ringraziamento e saluto. Tale avvenimento, e l’attenzione mediatica che gli fu riservata, portò ad un invito per una delegazione governativa americana a recarsi in visita in Cina.
Un altro esempio è dato dalla partecipazione di Corea del Nord e Corea del Sud come un’unica squadra, per la prima volta nella storia, ai Giochi Olimpici di Pechino 2008.

La documentazione è stata tratta dalla Tesi di Laurea in Studi Internazionali, dello Sviluppo e della Cooperazione.
Facoltà di Scienze Politiche
Federica Corona - Anno accademico 2011/2012

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