24 novembre 2012

Pace e sicurezza in Albania e nei Balcani

di UPF-Albania

I leader dell’Albania, dei Balcani e dell'Europa si sono riuniti a Tirana per considerare "Il ruolo e l'importanza del popolo albanese per la pace e la sicurezza nei Balcani", una conferenza dell’UPF in occasione della celebrazione dell’anniversario dei 100 anni d’indipendenza dell'Albania (1912-2012).
Tra i delegati erano presenti tre ex presidenti di stato, due vice-ministri, il vice portavoce del Parlamento albanese, parlamentari dell'Albania e del Kosovo, capi di governo locali della Macedonia, l'Ambasciatore del Montenegro, l’ex ministro della Difesa dei Paesi Bassi, il presidente e segretario generale dell’UPF-Europe e altri importanti ambasciatori di Pace provenienti dal mondo accademico e politico. L’UPF internazionale era rappresentata dalla signora Tomiko Duggan dell’Ufficio Relazioni dell'Ambasciata di Washington, DC.
Ali Lacej, ex presidente dell’UPF-Albania e ambasciatore di Pace molto rispettato, ha sottolineato come i cittadini albanesi siano persone amanti della pace, nonostante la complicata situazione attuale dei Balcani.
L’On. Rexhep Meidani (Presidente dell'Albania, 1997-2002) ha affermato che le istituzioni sono cambiate più facilmente rispetto alle persone. Ha osservato che negli ultimi anni l'Albania si è trasformata in un paese che produce sicurezza esprimendo la speranza che all'Albania sia riconosciuto lo status di paese candidato a entrare nell'Unione europea. Questo è stato infatti un chiaro obiettivo della politica estera degli ultimi 20 anni.
L'oratore successivo è stato il Prof. Meidani del Kosovo, poi l’On. Fatmir Sejdiu (Presidente 2006-2010), ha parlato dei decenni di conflitti che seguirono il crollo dell'Unione Sovietica e la fine del blocco dell’Est nel 1990.
"I popoli del Sud-Est Europa hanno dichiarato di non volere conflitti e guerre, ma le parole non sono sufficienti per costruire la pace quando si è a un bivio", ha detto. "Perché ci sono stati così tanti morti nella nostra regione? Perché questo sacrificio? Come andare oltre?" Sejdiu ha concluso dicendo che "I Balcani possono essere migliori. Ci può essere più pluralità e tolleranza! Dobbiamo trovare l’alternativa al conflitto! Il mondo è grande. Insieme lavoriamo per la pace, la comprensione e la tolleranza".
A questi discorsi si sono aggiunte alcune osservazioni di Mr. Hydajet Hyseni (Parlamentare e Presidente della UPF-Kosovo), Mr. Nail Draga (Presidente della fondazione UPF in Montenegro), Prof. Dott. Sadi Bexheti (sindaco di Tetovo, Macedonia), del sig. Ragmi Mustafa (sindaco di Presheva, Serbia meridionale) e del dottor Yong Cheon Song, presidente dell’UPF-Europa.
Una seconda sessione è stata moderata dal Sig. Bajram Ibraj, presidente dell’UPF-Albania ed ex direttore della polizia di stato (2002-2007). L’On. Alfred Moisiu, presidente di Albania (2002-2007), ha detto che, anche se le guerre nei Balcani sono finite, le ferite non sono ancora guarite. "C'è ancora molto da fare per ridurre le forze nazionaliste nei Balcani", ha detto. Poi ha aggiunto "Nulla è impossibile in questo mondo, quando abbiamo la volontà e la convinzione giusta. Dobbiamo insegnare alla gente a perdonare e a chiedere perdono per quello che hanno fatto".
Come risposta, il signor Willem van EEKELEN, un esperto di problemi di sicurezza europei, ha detto che i mezzi militari sono stati i meno efficaci per la ricerca di soluzioni durature. Esiste un nesso tra sicurezza e sviluppo, perché senza un livello di sicurezza minimo lo sforzo per lo sviluppo è sprecato e senza sviluppo non ci può essere sicurezza durevole.
Un gruppo di esperti ha discusso di questioni di sicurezza: il Dott. Arjan Starova, Vice Ministro della Difesa, il professor Shezai Rrokaj, Preside della Facoltà di Stato di Storia e Filologia a Tirana, il signor Bilbil Mema, ex direttore generale della polizia, e il professor Lisien Bashkurti, un esperto di relazioni internazionali.
Il giorno seguente 150 ospiti si sono incontrati al Palazzo dei Congressi per un seminario sul buon governo e l’educazione alla Pace moderato dalla signora Saemira Pino (Gjipali), vice presidente dell’UPF-Albania. L’On. Fatmir Sejdiu del Kosovo; Mark Bann, segretario generale UPF-Europa, il Dott. Ardian Turku, vice portavoce del parlamento albanese, e la signora Nora Mala, Vice Ministro dell'Istruzione e della Scienza, sono stati i relatori.
Dott. Arben Malaj, ex ministro delle Finanze, importante politico e Ambasciatore per la Pace, ha analizzato le connessioni tra libertà economica, sviluppo economico, livello d’istruzione della popolazione, assistenza sanitaria, e livello di povertà. Ha esortato il popolo albanese ad assumersi la responsabilità e partecipare alla governance e al processo decisionale, alla luce dell'esempio della partecipazione della società civile sia negli Stati Uniti che nell’Europa occidentale.
Successivamente, la signora Tomiko Duggan ha condiviso la visione del fondatore dell’UPF per la pace nel mondo. Il discorso di chiusura è stato dato dal Dott. Song, che ha ringraziato il pubblico per il sostegno che l’UPF ha avuto in Albania e in Kosovo sin dalla sua istituzione.

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