30 maggio 2012

Accumulo del conflitto


di Giorgio Gasperoni
Quando le persone lavorano insieme in uno scambio armonioso di dare e ricevere, il risultato è un’unità più grande e un nuovo sviluppo. Questa è la base che permette ad ogni cosa di esistere, agire e svilupparsi. Attraverso l’interazione, la natura essenziale di un essere si sviluppa. Se il centro è l’altruismo, l’espansione è armoniosa. Se il centro è l’egoismo, l’espansione è il conflitto. Quando nell’individuo prevale l’egoismo, allora inizierà il conflitto nella famiglia.
In un matrimonio i conflitti sorgono quando un coniuge mette la sua felicità al di sopra di quella dell’altro. L’amore egocentrico si focalizza sulla soddisfazione dei propri bisogni. Marito e moglie possono avere delle discussioni sui soldi, sui figli, sui suoceri, sul tempo libero, sulla dedizione alla carriera, ecc. Le persone possono essere tentate a mettere da parte i loro voti matrimoniali e gli obblighi di genitore per soddisfare i propri desideri egocentrici. Quando nella famiglia prevale l’egoismo, comincerà il conflitto nella società.
I conflitti nella società avvengono quando un gruppo o una nazione persegue i propri interessi al di sopra del bene più grande. I conflitti sociali possono avere tutta una serie di cause, esistenziali, emotive, politiche, economiche ed ideologiche – o semplicemente essere dovute a degli interessi antagonisti. Ad esempio, le potenze coloniali investirono moltissimo nelle loro colonie ma lo fecero principalmente per il proprio interesse e questo causò conflitto e risentimento fra le popolazioni colonizzate. Questi risentimenti sussistono ancora oggi.
Le nostre contraddizioni interiori non iniziano necessariamente in noi stessi. Alcune le ereditiamo da quelli che sono venuti prima di noi. Non siamo semplicemente delle entità individuali, siamo il prodotto della storia e dei nostri antenati. Ereditiamo naturalmente alcune caratteristiche dei nostri antenati, sia fisicamente che psicologicamente. Alcune delle loro realizzazioni e alcuni dei loro pesi ricadono su di noi e ci influenzano. È risaputo che certe tendenze familiari sono ereditate. Dipendenze come l’alcolismo, l’abuso fisico e l’incesto sembrano essere trasmesse da una generazione all’altra e causare modelli ripetitivi di conflitto.

L’esempio di Lian Po e Lin Xian Ru – Mettere l’interesse dell’insieme al di sopra delle rivalità personali
Le persone che lottano tanto fra loro alla fine possono diventare buoni amici, quando capiscono che possono gioire delle stesse cose e hanno degli scopi in comune. Nell’antica Cina c’è la famosa storia di due nemici che divennero amici.
       Durante il “Periodo della Primavera e dell’Autunno”, circa 2500 anni fa, un uomo di nome Lin Xian Ru salì alla carica suprema di consigliere del re, grazie alla sua dedizione e intelligenza. Allora Lian Po, il generale supremo del paese, si offese. Si rifiutò di riconoscere la posizione di Lin e di sottomettersi a lui. Cercava ogni opportunità per offendere questa persona che considerava suo rivale. Tuttavia, quando la cosa fu riferita a Lin, questi si rifiutò di usare il potere contro il generale e continuò a lodarlo con gli altri. Le posizioni del consigliere del re e del generale supremo erano sullo stesso livello come importanza.
Lin si rese conto che se c’era conflitto ai massimi vertici della leadership nazionale, un paese nemico avrebbe potuto avvertire la debolezza della nazione e invaderla. Alla fine le parole di lode di Lin furono riferite al generale dai suoi amici. Quando il generale capì che tipo di attitudine Lin aveva nei suoi confronti, provò una profonda vergogna e portò un fascio di spine a Lin come simbolo di pentimento. Si tolse la camicia, si inginocchiò davanti a lui e gli offrì il fascio di spine come un invito a colpirlo. Il cuore di Lin fu commosso dall’offerta simbolica del generale. La frase “portare le spine per chiedere perdono” è diventata un’espressione tradizionale cinese per indicare un profondo pentimento. Grazie alla loro comune devozione verso il proprio paese i due uomini si riconciliarono e divennero amici intimi al servizio della loro nazione.

Rielaborato dall’Iniziativa dell’Educazione del Carattere dell’UPF

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