21 febbraio 2012

La Base dei Valori Universali

di Giorgio Gasperoni
Rielaborato dall'iniziativa sull'Educazione del Carattere dell'UPF

Gli esseri umani hanno desideri duplici, scopi duplici e valori duplici. Nella nostra parte migliore, aspiriamo alla verità, alla bellezza, alla bontà e all’amore per la soddisfazione interiore delle altre persone così come della nostra. Nella nostra parte migliore desideriamo denaro, divertimento e risorse – per il bene degli altri così come per noi stessi. Una comprensione completa dei valori abbraccia i nostri desideri sia spirituali che fisici e riconosce le nostre aspirazioni sia altruiste che volte ad affermare noi stessi.

Nell’era moderna, il pragmatismo e il materialismo sono diventati la strada principale attraverso la quale tante persone cercano la felicità. Portato all’estremo questo può condurre all’individualismo egoista e alla ricerca di una gratificazione immediata. Il relativismo morale, che promuove l’idea che nessun insieme di valori è giusto o sbagliato, ha pervaso tante società moderne. Quando tutti i valori sono soggettivi, relativi e personali, le persone sono disorientate e perdono di vista il quadro più grande.

Ad esempio, tanti possono non aver chiara la distinzione fra gli animali e gli esseri umani. Gli animali sono guidati dagli istinti a cercare un piacere fisico immediato, perciò non possono sfuggire al determinismo naturale. Per contro, gli esseri umani aspirano ad una felicità duratura e sono capaci di guardare oltre i loro desideri del momento. Il grande filosofo greco Aristotele collegò la felicità alla ricerca della bontà. Il filosofo tedesco Immanuel Kant definì il bene supremo come una sintesi di felicità e virtù. La bontà appartiene alla sfera dei valori e, nella loro essenza, gli esseri umani sono orientati verso i valori.

A volte le persone permettono ai desideri egocentrici di stabilire lo standard della vita. Anziché focalizzarsi a promuovere gli interessi personali immediati, è più saggio perseguire desideri nell’interesse degli altri, rappresentati in valori duraturi che sostengono il bene più grande.

Nel proporre una nuova visione del valore, il Dott. Moon, fondatore dell’UPF, ha affermato: “Il valore centrale è il vero amore, che può essere descritto come l’insegnamento: “Vivete per il bene degli altri”.

Gli esseri umani hanno desideri duplici, scopi duplici e valori duplici. Nella nostra parte migliore, aspiriamo alla verità, alla bellezza, alla bontà e all’amore per la soddisfazione interiore delle altre persone così come della nostra. Nella nostra parte migliore desideriamo denaro, divertimento e risorse – per il bene degli altri così come per noi stessi. Una comprensione completa dei valori abbraccia i nostri desideri sia spirituali che fisici e riconosce le nostre aspirazioni sia altruiste che volte ad affermare noi stessi.

In tante società moderne l’obiettivo della politica pubblica è stato liberare le persone dalle restrizioni sociali ed economiche. Il presupposto era che una persona “senza costrizioni” sceglierà una vita redditizia e funzionale che sarà buona per tutti. Ma se non c’è nessun senso di responsabilità morale, questo ideale rimane vuoto. Le norme sociali, gli standard della comunità e i costumi e le regole di comportamento guidano le civiltà. La tendenza moderna è di focalizzarsi sulla libertà e i diritti piuttosto che sui veri valori umani di verità, bellezza, bontà e amore.

Come dice il moralista americano Bruce Frohnen, “Gli scopi materiali della vita – il denaro, il divertimento e la sicurezza – hanno la tendenza a diventare gli unici criteri con cui la vita e la stessa giustizia sono giudicate”*. In altre parole, tante persone perseguono la ricchezza e il potere come se fossero gli scopi finali della vita e lo standard di tutti i valori. Questo rappresenta un capovolgimento del giusto ordine dei valori materiali e spirituali.

Ci troviamo tutti di fronte alla sfida di creare un equilibrio fra il mondo interiore dei desideri soggettivi e il mondo esteriore della realtà oggettiva. Possiamo gioire solo quando i nostri desideri sono legittimi e possono essere realizzati nel mondo reale, portando benefici tangibili agli altri così come soddisfazione a noi stessi.

*Bruce P. Frohnen, “Individual Character and the Utility of the Family”. The World and I. Novembre 1990, p. 573.

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