16 febbraio 2012

Dialogo Interreligioso e il Ruolo delle Nazioni Unite

Di Giorgio Gasperoni
Si è appena conclusa la Settimana Mondiale dell'Armonia Interreligiosa promossa dalle Nazioni Unite con l'evento del 7 Febbraio 2012 al Palazzo di Vetro di New York. E' importante far notare che questi risultati vengono sulla base di un grande lavoro svolto da molti anni da organismi non governativi in collaborazioni con i rappresentanti di diversi Stati membri all'ONU. La Federazione Internazionale e Interreligiosa per la Pace nel Mondo (IIFWP), poi divenuta Universal Peace Federation (UPF) nel 2005.
Nel settembre 2005 l'UPF dichiarava: "In questo tempo così cruciale della storia, c’è bisogno di una seria analisi delle Istituzioni esistenti e del modo di condurre gli affari internazionali e la Governance Globale. In particolar modo, c’è un bisogno urgente per modelli innovativi per delle buone pratiche di governo che illustrano il potenziale pratico e l’efficacia della cooperazione interreligiosa ed internazionale nell’affrontare i problemi cruciali della società, della nazione e del mondo.
Dalla sua fondazione, il 6 Febbraio 1999, la Federazione Internazionale e Interreligiosa per la Pace nel Mondo (IIFWP) ha proposto la creazione di un Consiglio Interreligioso all’interno del sistema delle Nazioni Unite. In questo modo la IIFWP lavora per sostenere le Nazioni Unite, rafforzando il suo sforzo per risolvere i problemi globali di difficile soluzione e salvaguardare le generazioni future dalle ferite della guerra.   Il10 di Novembre 2003, una risoluzione (A/58/L.13) è stata presentata alla 58° Sessione dell’Assemblea Generale della Repubblica delle Filippine. Questa risoluzione propone lo stabilirsi di un gruppo di lavoro per esaminare la possibilità di istituire un processo e/o stabilire un meccanismo all’interno delle Nazioni Unite con l’obiettivo di utilizzare il potenziale del dialogo e della cooperazione interreligioso per rafforzare la capacità delle Nazioni Unite di promuovere pace ed armonia. Questa è una strada avvincente e necessaria ma anche piena di sfide per le Nazioni Unite.   La IIFWP sta istituendo un Interreligious and International Peace Council o Consiglio di Pace Internazionale ed Interreligioso (IIPC) a New York City, dei Peace Council Regionali si stanno realizzando in Corea, Giappone, Stati Uniti, Medio Oriente, Asia, Europa, Africa, America Latina e Oceania. I membri dell’IIPC sono leaders provenienti da vari campi di interesse: religione, politica, Istruzione, società civile, ecc., i quali sono impegnati attivamente nel lavoro dell’IIPC, andando di l‡ dalle divisioni politiche o di interesse nazionale. Essi affermano i principi spirituali e morali più nobili e cercano di applicarli nel modo più ampio possibile per il bene della  pace e del benessere della società.   Dal 10 al 14 Settembre 2005 è stata lanciata la Universal Peace Federation o Federazione per la Pace Universale (UPF). La Federazione per la Pace Universale è un’alleanza di individui e organizzazioni dedicati a costruire un mondo di pace in cui tutti gli uomini possono vivere in libertà, armonia, cooperazione e prosperità.   La Federazione rappresenta un nuovo stadio nello sviluppo della missione e dei programmi della Federazione Internazionale e Interreligiosa per la Pace nel Mondo (IIFWP) fondata dal Dott. Moon nel 1999. In questo rispetto la creazione della Federazione Universale per la Pace non rappresenta la fondazione di una nuova organizzazione, ma piuttosto l’assunzione di una nuova missione e di nuove responsabilità costruite su quanto realizzato in passato. Pertanto da ora in poi la stessa IIFWP sarà conosciuta come Federazione per la Pace nel Mondo o più semplicemente Federazione della Pace. In particolare la Federazione: fornisce un meccanismo per coordinare gli sforzi verso la pace fra i rappresentanti dei governi, delle religioni, delle culture, dei campi educativo e civile. Il suo scopo è fornire lo strumento affinché si possa lavorare insieme nel mutuo rispetto e nella collaborazione verso il comune obiettivo della pace. incoraggia tutte le religioni al dialogo e alla collaborazione sulla base del riconoscimento che la dignità umana deriva da un’universale sorgente divina che è la base per la realizzazione dell’armonia e dell’unificazione. invita tutte le nazioni a partecipare e a impegnarsi in un processo in cui tutti gli elementi di nazionalismo che creano barriere per uno scambio e uno sviluppo armoniosi possono essere trasformati. persegue la pace non semplicemente come assenza di guerra o come un termine che si applica unicamente alle relazioni fra le nazioni, ma come una qualità essenziale in tutte le relazioni nella convinzione che la pace è lo stadio finale di un processo attraverso il quale entità divise arrivano a relazionarsi in armonia collaborazione e unità. crea un quadro di alleanze e collaborazioni strategiche fra gli individui, le istituzioni educative, le organizzazioni, le religioni, i mass-media e i governi. promuove un ideale di buon governo che integri i contributi delle organizzazioni religiose, governative e non governative nel perseguimento della pace. chiama le Nazioni Unite a un profondo rinnovamento, includendo in questo la proposta che l’ONU crei, all’interno della sua struttura, un Consiglio Interreligioso. sviluppa i suoi programmi attraverso una rete globale di ‘Ambasciatori della Pace’, rappresentanti tutti i più importanti settori dell’attività umana. Ambasciatori che hanno formato Consigli di Pace a tutti i livelli: locali, nazionali, continentali e mondiali.   L’iniziativa degli Ambasciatori della Pace ebbe inizio nel 2001 su proposta del Dott. Moon. Fu l’inizio di una serie innumerevole di programmi educativi indirizzati alla riconciliazione e alla pace. Circa 70.000 Ambasciatori della Pace sono stati nominati nei 4 anni seguenti.   L’UPF vuole creare una rete globale di Leader, che parte da una visone che metta in primo piano lo scopo dell’insieme, definiti nel gergo dell’UPF “Leader di tipo Abele”. Con lo sviluppo di questi organismi e con la maggiore comprensione della visione dell’UPF e dei suoi obiettivi si sta formando la base di un movimento capace di trasformare questo mondo.   È la comunità degli Ambasciatori della Pace che forma la base dei Peace Council (Consigli di Pace) emergenti e di conseguenza delle Nazioni Unite di tipo Abele o con un approccio più culturale e spirituale. Il riconoscimento di Ambasciatore della Pace(AdP)  non è semplicemente per i meriti passati. Piuttosto, costruire sulla fondazione dei risultati passati una nuova ed allargata missione di pace. L’aspetto più critico per ogni ambasciatore della Pace ha a che fare con il carattere e lo stile di vita. L’AdP non è chi da dei messaggi o spiega le politiche di pace. L’AdP è un’estensione della cultura, del carattere e del cuore della UPF.   Tre sono i valori centrali che caratterizzano l’AdP. Il primo punto dell’AdP è di applicare il principio di vivere per lo scopo degli altri o principio dell’altruismo. Una persona non diventa un AdP per ottenere benefici speciali oppure onori. L’impegno ad essere un AdP è rivolto ad uno stile di vita di servizio. Invece di cercare il proprio tornaconto, l’AdP cerca il beneficio del prossimo. Il secondo punto dell’Adp è quello di superare le barriere che dividono gli esseri umani. Queste non sono barriere naturali ma create dagli uomini. Ci sono barriere di nazionalità, razza, religione, eticità e cultura. L’AdP si impegna per un ideale di una famiglia universale che vive insieme in armonia, cooperazione e coprosperità. Per fare questo l’AdP applica la metodologia dell’UPF di un dialogo costruttivo, del servizio, della cooperazione e della riconciliazione. Si cerca sempre di riconciliare e unificare coloro che sono divisi. Questo non lo si realizza tramite il conflitto e la conflittualità ma piuttosto tramite l’amore sacrificale, la comprensione e il rispetto. In ultima analisi tutti gli esseri umani sono persone motivate dal cuore. La trasformazione avviene tramite l’esperienza di essere amati. Il terzo principio che l’AdP applica alla propria vita familiare il principio di una vita sana che vuol dire portare il proprio matrimonio e famiglia in sintonia con il vero amore di Dio. Inoltre rispetta il carattere esclusivo dell’amore coniugale. Infine, fa crescere i propri figli per essere dei figli e figlie puri e di buon carattere e praticare il principio di vivere per lo scopo più grande a livello familiare. Questi sono i punti su cui un AdP è chiamato a confrontarsi e ad essere di esempio. L’UPF ritiene che sulla base della concretizzazione di questi principi si potrà creare un terreno comune di valori per costruire un mondo di pace duraturo. Questa sessione darà spazio in ogni numero al lavoro e al contributo degli Ambasciatori della Pace nelle varie aree del Mondo".

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