8 dicembre 2011

Maria Montessori: una donna dell’Italia Unificata

“L’Educazione inizia dalla nascita”

di Giorgio Gasperoni

Un personaggio che si è indubbiamente distinto all’inizio della storia della neonata nazione italiana, è certamente una figura femminile di grande spessore, che ha saputo farsi valere non solo a livello nazionale ma soprattutto sul piano internazionale.
Maria Montessori nasce a Chiaravalle (AN), il 31 agosto 1870 – si spegne a Noordwijk aan Zee, il 6 maggio 1952. E’ stata una pedagogista, filosofa, medico, scienziata, educatrice e volontaria italiana, nota per il metodo che prende il suo nome, usato in migliaia di scuole in tutto il mondo.
Nel 1892 a Roma la Montessori, prima donna in Italia, inizia a frequentare la facoltà di Medicina e Chirurgia, sostenuta dai genitori, in particolare dalla madre Renilde, che la sosterrà per tutta la sua vita. Viene però accolta con molta freddezza dai colleghi maschi. All'Università conoscerà Giuseppe Montesano, l'uomo che oltre a collaborare con lei sul piano professionale, avrà una travagliata relazione e anche un figlio, che lei non potrà però crescere costretta a questa rinuncia dalla famiglia Montesano, per evitare scandali.
Ciò che caratterizzerà la Montessori è la sua intensa attività nel campo educativo. Il suo pensiero identifica il bambino come essere completo, capace di sviluppare energie creative e possessore di disposizioni morali (come l'amore), che l'adulto ha ormai compresso dentro di sé rendendole inattive.
Lei afferma: “L’educazione comincia alla nascita”. Inoltre, aggiunge:“La prima cosa richiesta a un
insegnante è che abbia la giusta disposizione per il suo compito”. Maria Montessori / The Secret of Childhood.
L’aspetto fondamentale deve essere la libertà dell'allievo, sosteneva Maria Montessori, poiché solo nella libertà è favorita la creatività del bambino già presente nella sua natura. Dalla libertà deve emergere la disciplina. Una persona disciplinata è capace di regolarsi da sola quando sarà necessario seguire delle regole di vita. Il periodo infantile è una fase di enorme creatività, è un tempo della vita in cui la mente del bambino assorbe le caratteristiche dell'ambiente circostante facendole proprie, senza dover compiere alcuno sforzo cognitivo. La Montessori diede una svolta decisiva all’educazione nei primi anni del secolo. I bambini subnormali erano trattati con rispetto, si organizzavano per loro delle attività didattiche. I bambini dovevano imparare a prendersi cura di se stessi ed erano incoraggiati a prendere decisioni autonome.
”Ciò che muove il bambino all’attività è un impulso interiore primitivo, quasi un vago senso di fame interna, ed è la soddisfazione di questa fame che lo conduce a poco a poco a un complesso e ripetuto esercizio dell’intelligenza nel comparare, giudicare, decidere un atto, correggere un errore”, affermava
Maria Montessori.
Il pensiero pedagogico montessoriano riparte dalla pedagogia scientifica. L’analisi della Montessori non è il bambino in sé, ma la scoperta del bambino nella sua spontaneità e autenticità. Infine, della scuola tradizionale infantile Maria Montessori critica che in essa tutto l'ambiente sia pensato a misura di adulto. In un ambiente così concepito, il bambino non si trova a suo agio e quindi nelle condizioni per agire spontaneamente. “Le radici di ogni pianta cercano, tra le molte sostanze che il suolo contiene, solo quelle di cui la pianta ha bisogno”(Maria Montessori / La Mente assorbente.)
Generalmente, le teorie dell'educazione hanno due aspetti: uno attento agli ideali, gli scopi e i metodi dell'educazione, che è definita"filosofia dell'educazione"; l'altro studia l'educazione come fenomeno riscontrabile e oggettivo, ed è chiamata"scienza dell'educazione". Quest'ultima prende in considerazione i corsi scolastici, la valutazione degli studenti, le tecniche di apprendimento, l'assistenza ai discenti, l'amministrazione scolastica, l'indirizzo didattico, etc. Si tratta di due aspetti che sono in relazione tra loro. La scienza dell'educazione sta compiendo grandi progressi, in linea con la tendenza moderna a valorizzare le scienze, mentre la filosofia dell'educazione, piuttosto trascurata, si avvia a un rapido declino. Il fatto che l'istruzione non abbia un orientamento chiaro, ci conferma sicuramente che manca un'adeguata filosofia dell'educazione. Perciò, oggi, c'è l'esigenza urgente di stabilire una corretta filosofia dell'educazione di cui Maria Montessori ne aveva percepito la necessita.
“Il più grande segno di successo per un insegnante… è poter dire i bambini stanno lavorando come se io non esistessi ”affermava Maria Montessori. Lei sosteneva: “Mai aiutare un bambino mentre sta svolgendo un compito nel quale sente, di poter avere successo”. Era importante che “l’ambiente deve essere ricco di motivi d’interesse che si prestano ad attività e invitano il bambino a condurre le proprie esperienze”. Riteneva che “L’attività individuale è l’unico fattore che stimola e produce sviluppo”.
Per Maria Montessori è necessario che l’insegnante guidi il bambino, senza lasciargli sentire troppo la sua presenza, così che possa sempre essere pronto a fornire l’aiuto desiderato, ma senza mai essere l’ostacolo tra il bambino e la sua esperienza.
A nostro parere, lo scopo dell'educazione consiste nell'aiutare l'essere umano a rispecchiare la perfezione che è in lui. Gli ideali dell'educazione possono essere mostrati tenendo presenti questi obiettivi.
Per la perfezione dell'individuo, occorre l'educazione del Cuore; per la perfezione dell’essere sociale, è richiesta l'educazione alle norme; e per la perfezione del suo contributo alla società c'è bisogno dell'educazione al dominio, che comprende l'istruzione tecnica, l'esercizio intellettuale e la preparazione fisica.
L'educazione al dominio dev'essere impartita sulla base dell'educazione del Cuore e di quella alle norme e in collegamento con esse. Oggi,invece, questi settori dell'educazione sono trascurati, mentre è favorita un'educazione che definiremmo sbilanciata, poiché è eccessivamente concentrata sulle nozioni e la tecnica. Lo sviluppo armonioso e sano della natura umana ne è disturbato.
In "Analfabetismo mondiale" Maria Montessori sostiene l’assoluta importanza di far fronte al fenomeno dell’analfabetismo: il parlare senza saper leggere e scrivere equivale, infatti, a essere tagliati completamente fuori da qualsiasi ordinaria relazione tra gli uomini, ritrovandosi a vivere in una condizione di menomazione linguistica che preclude i rapporti sociali e che in questo modo rende l’analfabeta un “extra-sociale”.
“... il linguaggio è lì in ogni uomo. Gli analfabeti lo posseggono, lo portano con sé. Dunque risvegliarlo, farne rendere consci i possessori, indicare che è all’interno della loro mente che bisogna ricorrere per utilizzarlo...”.
“Da un’inchiesta risultò che nel ’61, l’anno dell’Unificazione, gl’italiani analfabeti erano 80 su 100. Ma mentre nel Piemonte, Lombardia e Liguria questa percentuale scendeva al 50, nel Sud toccava il 90. Il vero puntello del regime era stata l’ignoranza”. (Sommario di Storia d’Italia, Montanelli, Granzotto)
Maria Montessori nella sua intensa attività ha tenuto molteplici conferenze sul tema della pace in diverse nazioni. Ha continuato ad affermare che il mezzo basilare per costruirla è l’educazione intesa come rispetto della vita, dei bambini fin dalla nascita.
Vorremmo terminare con questa riflessione: finora sono coesistiti molti generi di educazione, contraddistinti ciascuno da una peculiare immagine dell'uomo ideale, corrispondente al rispettivo ideale educativo. Maria Montessori ha sviluppato una propria immagine della persona ideale, che si può descrivere, innanzi tutto, come una persona di carattere, in secondo luogo come un buon cittadino e, in terza istanza, come un individuo geniale.
Tale è l'immagine di un uomo e una donna ideali, in cui sono riflesse l'educazione del Cuore, l'educazione alle norme e l'educazione al dominio. Perciò, quando consideriamo l'educazione sotto l'aspetto dell'immagine della persona ideale, l'educazione del Cuore può essere definita come la formazione di una persona di carattere, l'educazione alle norme può essere vista come l'istruzione di un buon cittadino, e l'educazione al dominio può essere considerata come la maturazione della genialità.

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