8 dicembre 2011

L’Induismo

Abbiamo chiesto a due esperti dell’Induismo di parlarci di questa religione tra le più praticate del mondo.
Non esiste un singolo fondatore dell’Induismo, ed anche per questo motivo non esiste una rigida uniformità di culto e di pratiche religiose. La domanda fondamentale è: cos’è l’Induismo?

di Keshab Prasad Chaulagain, Segretario Generale del Consiglio interreligioso del Nepal, e
del Dr. Robert S. Kittel, Responsabile della formazione, Universal Peace Federation - Asia

L’Induismo (Hindu) è la religione più antica tra quelle oggi praticate nel mondo. È nato nell’Asia del sudest, e più in particolare nel subcontinente indiano; ancora oggi gran parte dei suoi seguaci vive in India e Nepal. È anche la terza religione al mondo in termini di numero di fedeli: circa 900 milioni. Gli Induisti definiscono la loro religione Sanatana Dharma, letteralmente Legge eterna o Principio eterno, ed essa è spesso considerata più un modo di vita che una religione.

Il simbolo dell’induismo
Aum o Om sono sia il simbolo che il suono dell’Induismo. Entrambe le parole sono forme diverse di una parola in sanscrito che simboleggia Dio o Brahma, e nella pronuncia ha una lunga risonanza nasale. La parola Om viene usata nel corso della meditazione, ed è considerata la vibrazione cosmica originale che aiuta a generare la consapevolezza universale.
Il significato di “Hindu”
La parola Hindu deriva dal sanscrito Sindhu, il nome storico del fiume Indo, che nasce dall’altopiano del Tibet e scorre per circa 3.200 chilometri, attraversando il Pakistan per giungere poi al Mar Arabico.
Il culto induista
Non esiste un singolo fondatore dell’Induismo, ed anche per questo motivo non esiste una rigida uniformità di culto e di pratiche religiose. In effetti, questa religione è diretta più verso la vita pratica che verso la fede. Non esistono momenti del giorno, né giorni della settimana, destinati al culto; esistono invece delle feste religiose celebrate su base annua. L’offerta di devozione a Dio nell’Induismo è definita puja, ed i fedeli praticano i puja a casa, nei santuari e nei templi, chiamati Mandir. Tra le varie tradizioni dell’Induismo, che praticano appunto culti diversi tra loro, vi è un profondo, reciproco senso di tolleranza.

In generale gli Induisti credono in un’essenza – o spirito – universale che chiamano Brahma. Brahma può prendere la forma di altri dèi. I tre principali dèi degli Induisti sono: Brahma, il creatore; Vishnu, Colui che preserva l’ordine; Shiva, il Distruttore. L’esistenza di questi esseri è stata derivata dall’osservazione del Creato: tutto ciò che esiste nell’universo è stato creato, viene preservato ed alla fine scompare o perisce.

I puja hanno lo scopo di soddisfare il Dio prescelto, di esprimergli gratitudine, o di ricercare la sua benedizione e la sua protezione. Le cerimonie religiose sono incentrate soprattutto sugli eventi della nascita, del matrimonio e della morte. I corpi dei morti non vengono seppelliti ma cremati.

In base al credo Induista, in ogni persona vive una parte di Brahma. Il Dio che è in noi si chiama Atman, letteralmente «l’io individuale» o «anima eterna». Come molte delle religioni nate in Asia, gli Induisti credono che lo spirito umano sia eterno e che possa vivere molte vite consecutive in fisico. Questo fenomeno si chiama reincarnazione o trasmigrazione. Essi credono che, quando qualcuno muore, il suo spirito ritorna in terra in un altro corpo o in un’altra forma in base ai meriti della vita precedentemente vissuta.
I testi sacri
I Veda, che significano “la conoscenza”, sono i testi scritti Induisti più antichi che esistano: risalgono infatti al 1.500 a.C. Tuttavia, i primi riscontri dell’esistenza di una tale religione in India, rinvenuti ad Harappan (nell’odierno Pakistan) risalgono addirittura al 5.500 a.C.

Tra gli altri libri sacri citiamo:
• Le Upanishad, il cui messaggio centrale è l’unità tra Brahman ed Atman;
• Lo Smritis, letteralmente «ciò che deve essere ricordato», che raccoglie i costumi e le leggi codificate dell’Induismo del tempo, e cioè le Leggi di Manu;
• Il Ramayana, che è composto da 24.000 versi in sette libri, che raccontano la storia di Rama e della sua devota moglie Sita, che è considerata come il modello da seguire per un rapporto ideale tra marito e moglie;
• Il Mahabharata, che è composto da oltre undicimila versi (1,8 milioni di parole), è un poema epico; racconta la guerra tra due rami di una famiglia, e contiene materiale filosofico e devozionale;
• Il Bhagavad-Gita, letteralmente «La canzone di Dio», che è estratta dal Mahabharata; come tale è uno dei più conosciuti classici Induisti; e
• I Purana, letteralmente «degli antichi tempi», una narrazione di antiche storie che descrivono l’universo dalla creazione alla distruzione, in cui vengono messe in rilievo la vita di re e di santi. In quest’opera viene anche presentato il concetto della venuta di una figura messianica chiamata Kalki Avatar.
Gli obiettivi della vita
Tradizionalmente gli Induisti perseguono i quattro scopi della vita, chiamati purushartha:
 Dharma: il vivere una vita giusta o etica
 Artha: la ricerca del benessere materiale per il tramite di mezzi leciti
 Kāma: il piacere sensuale ed il godimento estetico della vita, l’affetto o amore
 Moksha: la liberazione dal ciclo delle rinascite
Disciplina religiosa
Qualunque sia il modo in cui gli Hindu perseguono il loro scopo di vita, ci sono certe discipline, chiamate yoga, che possono essere praticate per raggiungere quegli obiettivi. Le persone scelgono uno o più yoga, in base alle loro preferenze ed al loro livello di comprensione. La pratica di uno yoga non esclude necessariamente gli altri. I percorsi tradizionali che portano alla realizzazione degli obiettivi della vita comprendono:
 La via dell’amore e della devozione, il Bhakti Yoga
 La via della corretta azione, il Karma Yoga
 La via della meditazione, il Rāja Yoga
 La via della conoscenza, il Jñāna Yoga
Il sistema delle caste
La segregazione della società in varie caste è stata attuata in molte antiche civiltà. Oggi, sia nell’India moderna, che è la più estesa democrazia del mondo, che in Nepal, il luogo di nascita di Buddha ed il Paese nel quale sorge il Monte Everest, il

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