8 dicembre 2011

I Ponti di Pace:

Un nuovo modo concreto per guarire le ferite di abuso, incomprensione, intolleranza, pregiudizio e guerra.

di Gabriella Mieli

Porre fine al ciclo di conflitti portando una nuova prospettiva è essenziale per realizzare la pace nel mondo. La WFWPI è profondamente impegnata nel processo di raggiungimento della pace attraverso cerimonie di gemellaggio chiamate “Ponti di Pace”. Queste cerimonie danno l’opportunità, a chi partecipa, di compiere passi effettivi e significativi, attraverso gemellaggi di donne che diventano tra loro partners dedicate a lavorare attivamente per la pace.
Negli ultimi 15 anni la Federazione ha promosso un “Movimento di Sorellanza” guidato dalla sua fondatrice Dottoressa Hak Ja Han Moon. Questo movimento è basato sulla semplice convinzione che il nostro mondo è una famiglia globale: genitori e figli, fratelli e sorelle, nonni e nipoti, mariti e mogli con al centro Dio, il nostro Genitore comune.
Fin dal 1994 cerimonie di gemellaggio sono state il centro di questo movimento che si è espanso a livello globale di sorellanza e amicizia attraverso la forza naturale delle donne di creare una comprensione armoniosa reciproca.
Le prime cerimonie si sono tenute in Corea del Sud tra donne coreane e giapponesi, che si sono incontrate per riconciliarsi guarendo l’odio e il risentimento ancora esistenti dall’occupazione giapponese, durata 40 anni (1905-1945), fino alla fine della 2a Guerra Mondiale. 160.000 donne giapponesi hanno raggiunto la Corea per superare le voragini di odio, rabbia e dolore del passato, diventando sorelle e amiche con le loro “gemelle” coreane.
Nel 1995, commemorando il 50° anniversario dalla fine della 2a GM le cerimonie si sono estese agli Stati Uniti. Da qui è iniziata l’”Era dei Ponti di Pace”, in quanto le partecipanti hanno letteralmente attraversato un ponte insieme. In tutti gli USA sono state formate 20mila coppie di gemelle. Da allora in tutto il mondo vengono celebrate cerimonie con la stessa ispirazione ed impatto. Con il potere speciale del rituale, questa magica cerimonia porta una profonda rivoluzione personale di cuore che si trasferisce dalle partecipanti alle loro famiglie, liberandole dalle debilitanti ferite, risentimenti, odi e colpe.
La cerimonia del Ponte di Pace è un innovativo punto d’inizio per superare le differenze tra le persone di culture, gruppi etnici, religioni e nazionalità diverse. Anche mariti e mogli hanno varcato il Ponte di Pace per rideterminarsi e rinforzare il loro matrimonio.
Ognuno di noi ha il potere di fare la differenza. Questa convinzione dà forza ed è una sfida in quanto ci permette di contribuire alla pace mondiale. Non possiamo lasciare questo compito soltanto ai governi. I governi sono sistemi formati per agire per il bene comune e hanno le loro responsabilità.
La WFWP si focalizza sui Ponti di Pace come punto di forza per una Cultura di Pace e Non Violenza. Le soluzioni ai conflitti hanno poco a che vedere con la tendenza umana alla ricerca degli errori. Con la cerimonia dei gemellaggi la Federazione enfatizza la soluzione ai problemi prendendo responsabilità per se stessi e gli altri con cura, compiendo sforzi sinceri. Con questo approccio alla soluzione dei conflitti possiamo tirar fuori il meglio da noi stesse nobilitandoci e rinforzandoci in maniera notevole.
I quattro pilastri dei Ponti di pace sono: Responsabilità, Rispetto, Pentimento ed Impegno.
Per concludere, la WFWP organizza queste cerimonie rispondendo alla necessità della riconciliazione: riconciliazione razziale, cura delle ferite tra popoli e nazioni che sono stati nemici in guerra, tra popoli di culture e religioni diverse, ed infine per elevare una delle relazioni che rappresenta la sfida del momento: il matrimonio.
Unendoci insieme come donne, riconoscendo le nostre qualità uniche femminili e sperimentando i gemellaggi di “Ponti di Pace” noi ci rendiamo conto del potere e della responsabilità che ognuna di noi ha per contribuire alla pace del mondo, cominciando almeno da una relazione. Quando siamo unite come donne, sorelle, madri e mogli determinate ad agire, noi diventiamo una forza, con i nostri cuori e le nostre mani, che il mondo non può ignorare.
Il Presidente Bush senior, partecipando con sua moglie Barbara ad una di queste cerimonie nel 1995, ha detto: “Se il Presidente degli Stati Uniti e il Leader del Giappone avessero attraversato il Ponte (di Pace) 50 anni fa, sicuramente la guerra tra il Giappone e gli Usa non ci sarebbe stata”.
Infine riportiamo una frase della Fondatrice della WFWPI, Dottoressa Hak Ja Han Moon: “Se tutte le donne del mondo si prendessero per mano come sorelle, i loro uomini smetterebbero di combattere e uccidersi vicendevolmente…. E nessun genitore piangerebbe più la perdita dei propri figli e figlie”.

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