20 settembre 2011

Giornata Mondiale del Sordo e dell’Effeta.

di Franco Previte

Nel XVI° “Congresso della Federazione Mondiale dei Sordi WFD” ( World Federation of the Deaf svoltosi a Durban dal 18/24 luglio 2011 la tematica trattata è stata quella dei diritti umani e sabato 24 settembre 2011 in Roma Via Vincenzo Monti n.5 si svolgerà la “Giornata Mondiale del Sordo e dell’Effeta”, a cura del Comitato Promotore che invita le persone sorde e le loro famiglie a celebrare la ricorrenza, alle ore 17 nella Parrocchia S.S. Patroni.

Molto è stato fatto verso questa disabilità, ma ancora molto da fare da parte della comunità nel sensibilizzare le Istituzioni ai bisogni generali dei singoli e delle famiglie.

Si tratta di una realtà che talvolta rimuoviamo dai n/s pensieri e dai n/s sguardi, ma che si riaffaccia inesorabile nei momenti più tristi della n/s vita.

In ogni tempo era prioritario rappresentare le necessità di quella realtà di salute pubblica per la quale le testimonianze ai vari livelli non devono limitarsi ad attestazioni di sole parole. E’ un invito alla riflessione, alla ricerca della verità che diventa un prezioso bene per chi soffre e che si sente estraniato dagli altri.

L’intervento ad operare per lo sviluppo integrale dell’uomo, passa anche attraverso questo comparto che ha avuto sempre il diritto urgente di risposte sia legislative, che nel richiamo sociale incentrato nella formazione delle coscienze e nella denuncia di ingiustizie contro i più deboli, come nel caso in esame.

A mio sommesso avviso non sono più ammissibili le affermazioni di rispetto della Dottrina Sociale della Chiesa senza una coerente azione di sostegno, di presenza, di solidarietà, di stimolo, di un’economia solidaristica, né la pseudo conclamata solidarietà difficile da interpretare con definizioni semplicistiche o risposte sbrigative.

Se si esce dalle sterili considerazioni per entrare nel campo della realtà, allora forse nel cittadino rinasce la fiducia di non perdere quei diritti che fanno parte dell’etica civile, cioè il rispetto della dignità della persona che una progressione, anche di norme giuridiche, a volte, tentano di cancellare, perché l’esempio che viene dalla politica ci induce ad essere più egocentrici e meno altruisti, spettatori polemici o quanto meno passivi.

Abbiamo visto nella carenza di strutture e di interventi la quasi certezza che a volte ragioni ideologiche non fanno decollare soluzioni legislative di riordino di questo comparto, finendo per devolvere questa “patata bollente” alle Regioni e saranno fortunati coloro che usufruiranno della celerità nella formazione di leggi.

Ma all’aspetto sanitario, è consequenziale quello socio-economico perché è opportuno concedere sostegni economici sia ai singoli che alle famiglie, in quanto la pensione mensile dei sordomuti è di euro 260,27 e la indennità di comunicazione è di euro 243,10 mensili, sufficienti a sopravvivere !

Se poi si considera questa situazione economica come quella di altri invalidi disabili, non bisogna dimenticare le società calcistiche che “spendono “ fior di miliardi per l’acquisto e concedere iperbolici stipendi ai calciatori, non escluse altre categorie come attori, cantanti, corridori moto automobilistici, privilegi ai membri dei Consessi Pubblici, favolosi stipendi ai manager dello Stato, telefonini, auto blu, pranzi, viaggi in aereo per tutte le cariche dello Stato ecc.ecc., mentre sostano nei porti turistici milionarie “barche”, “barchette”, “barconi”, forse, in barba all’economia ed all’evasione fiscale!
Ed a proposito, si deve, inoltre, rilevare in maniera molto significativa che alcune condizioni personali d’età o sociali, associate a determinate situazioni reddituali, danno diritto all’esenzione al ticket sui medicinali, sulle prestazioni di diagnostica strumentale, ambulatoriale, di laboratorio previste dalla legge 537/1993 e modificazioni ( art.8 comma 16 ) ed hanno diritto a secondo della Regione in cui risiedono i “malcapitati”, quindi con desertificazioni di esenzione. Nella Regione Sicilia non sono tenuti nella debita considerazione gli ultra settacinquenni.
Ci sentiamo stranieri nel n/s Paese!
Sostanzialmente, per la disabilità, si considera l’eliminazione delle molte barriere etico-sociali ancora esistenti nel consesso civile che potrebbero mettere in grado le persone disabili di svolgere le attività quotidiane, lavorative e di partecipare attivamente e materialmente alla vita sociale come i normodotati.

In conclusione una forte azione preventiva, è opportuna ed urgente, anche perché la crisi di valori e l’affermazione di disvalori accrescono la solitudine, fanno cadere le tradizionali forme di coesione sociale, sfaldando i gruppi di aggregazione, in particolare sul piano culturale come molto bene considera la “Convenzione sui diritti delle Persone con Disabilità” dell’ONU”.

La dominante cultura della n/s società sempre più chiusa ed egoistica non ci deve quindi portare a dimenticare o emarginare la sofferenza perché ciò può portare gravi conseguenze sulla salute dei cittadini.

E’ da salutare con lodevole gratitudine, perché ci ricorda una realtà che a volte dimentichiamo, il Comitato Promotore che ha programmato la “Giornata Mondiale del Sordo e dell’Effeta” tesa a realizzare quella trasformazione culturale delle persone con disabilità che non si possono considerare non più sventurati, ma cittadini a pieno titolo con pari diritti e pari opportunità, un richiamo forte nei confronti di chi nelle Istituzioni ha trovato più spazio per le parole e molto meno per tradurle in fatti concreti.

Vuol essere un richiamo per tutti perché la sofferenza, la diversità, la fragilità è un qualcosa che deve renderci sempre più consapevoli di quei valori condivisi che formano le n/s coscienze e per i quali non possiamo estraniarcene in quanto vivono tra di noi e siamo noi arbitri di un gesto e di un comportamento che li faccia sentire quel calore umano di cui hanno grande bisogno.

http://digilander.libero.it/cristianiperservire

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