2 febbraio 2011

Cambiamo prospettiva… L’immigrato che partecipa ed offre servizi alla comunità ospitate

il contributo dell’Associazione Camerunense dei Volontari del Progresso al comune di Filago.
di Silvia Rossoni

Il seminario Famiglia, Comunità e Pace organizzato dall’UPF a Bergamo lo scorso 25 settembre 2010, in occasione della ventinovesima Giornata della Pace proclamata dall’ ONU, ha visto la partecipazione di alcuni esponenti che lavorano con impegno e dedizione per l’integrazione e la pace.
Un esperienza positiva a tal proposito è data dal Comune di Filago, dove il sindaco Dott. Massimo Zonca coltiva ormai dal 2005 una fruttuosa collaborazione con l’Associazione Camerunense dei Volontari del Progresso .
Il sindaco inizia il suo intervento parlandoci con entusiasmo di Edy, sua valida collaboratrice di origine camerunense che riveste la carica di Consigliere comunale dall’aprile del 2010. Afferma il Dott. Zonca: “Edy per il ruolo d’importanza che riveste è simbolo di una collaborazione che è iniziata in modo tradizionale, è continuata in un modo fuori dal normale ed è sfociata in qualcosa di eccezionale!”
Per chiarire questa affermazione partiamo dall’inizio della collaborazione: nel 2005 un gruppo di persone provenienti dal Camerun si trasferisce a Filago e quasi subito chiede un incontro con il Dott. Zonca che all’epoca era già sindaco, al suo primo mandato.
I nuovi arrivati si attivano per raccogliere fondi a favore di bambini del Camerun bisognosi di venire in Italia per cure mediche. La loro intraprendenza fa muovere alcuni medici tra Camerun e Italia, fino a che il sindaco della capitale del Camerun interessata alla loro iniziativa prende contatti con il Dott. Zonca, chiede un incontro e viene ospitata nel 2006 per una settimana dalla comunità di Filago. In occasione della visita, il Comune di Filago organizza una settimana di eventi culturali, di condivisione e di festa nella quale si crea una buona unione tra abitanti del luogo e i giovani immigrati.
Il rapporto pacifico e gioioso creatosi tra municipalità e immigrati viene consolidato negli anni attraverso il Filafrica, festa organizzata annualmente da un gruppo di camerunensi di cui fa parte anche Alex, marito di Edy; nel 2010 l’evento ha visto realizzare la sua 4^ edizione. Dice il sindaco a riguardo: “La festa vede alternarsi serate di cucina e musica italiana a serate di folklore e tradizione camerunense in cui oltre a musica e cucina si organizza una sfilata di abiti tipici del Camerun indossati da ragazze e donne italiane! E’ un evento amato dai cittadini italiani e la loro partecipazione è altissima, sembra strano ma al Filafrica sono più numerosi loro degli immigrati”.
Il salto di qualità che rende l’esperienza di Filago così particolare è l’inclusione di Edy nel Consiglio Comunale. Il sindaco, reduce da queste positive dimostrazioni di impegno da parte degli immigrati del Camerun, ha deciso in occasione delle elezioni comunali del 2010 di includerla nella propria lista e il risultato è stato incoraggiante. Non solo lista e sindaco sono stati rieletti, ma hanno addirittura preso più voti rispetto al mandato precedente. Questo significa che i cittadini hanno scelto di dare fiducia al sindaco uscente e anche alla loro concittadina Edy!
La sfida – continua il Dott. Zonca – è portare avanti questo spirito giorno per giorno. Filago ha scelto di far parte del Coordinamento degli Enti provinciali della Bergamasca per la Pace, inoltre il Dott. Zonca per il suo impegno e i suoi ideali è stato nominato dall’UPF Ambasciatore di Pace e ora – continua il sindaco – c’è bisogno di dare dimostrazione di pace!
Secondo il Dott. Zonca l’integrazione all’interno delle problematiche sociali è un argomento di primaria attenzione, a tal propositi ci spiega che a suo avviso: “il tema dell’integrazione è estremizzato da un punto di vista politico ma se ci si impegna a risolvere le tensioni guardando la realtà da una dimensione più umana, ci si rende conto che famiglie provenienti da luoghi tanto lontani incontrano difficoltà nell’adattarsi e spesso sono piene di paure e stereotipi sul modo di vivere in Italia. Un approccio alternativo è allora quello di cercare soluzioni parlando con le persone più vicine al problema e dare responsabilità agli immigrati attivandoli in modo diretto”.
Per esempio a Filago da poco è in atto un progetto di aiuto compiti rivolto ai ragazzi delle medie e gestito dall’Associazione Camerunense dei Volontari del Progresso. L’idea di coinvolgere nel progetto gli universitari della zona come assistenti educatori è nata dal Comune, ma tutti gli aspetti organizzativi sono stati affidati all’Associazione sopra menzionata. Questo per far sì che l’idea relativa agli immigrati cambi, per diffondere nella società un’immagine dell’immigrato capace di creare valore per la comunità e non solo come persona bisognosa d’aiuto. In questo modo la coesione sociale può aumentare notevolmente!
Inizialmente i genitori dei bambini da aiutare con i compiti hanno avanzato dubbi circa un’organizzazione del genere, ma il sindaco ha spiegato loro di non giudicare l’efficacia di un’azione in base a chi la realizza ma dai risultati. Prosegue il sindaco: “superata la prima fase in cui le persone si misurano, poi il proseguimento della relazione è in discesa”.
Questa visione di pace e di apertura verso lo straniero merita di essere diffusa, specie in una provincia come Bergamo considerata – a torto – da altre provincie e regioni italiane baluardo di xenofobia e razzismo (io preferirei: fra le più critiche dal punto di vista dell’integrazione). Il Dott. Zonca ha avuto la possibilità di dimostrarlo nel mese di giugno del 2010 quando in occasione di una riunione con gli altri 21 sindaci degli altri paesi della zona dell’Isola, area della provincia di Bergamo, ha deciso di dare la parola a Edy. La riunione aveva la finalità di condividere iniziative positive e Edy ha presentato le attività portate avanti dalla Associazione CVP di cui fa parte. Alcuni sindaci da dubbiosi, si sono mostrati una volta concluso l’intervento interessati all’approccio utilizzato a Filago. Una domanda mossa al sindaco durante la riunione è stata: “Ma credi davvero che la collaborazione degli immigrati possa risolvere problemi di natura sociale?”, il Dott. Zonca ha risposto così: “Certo per problemi sociali si intende una gamma molto ampia di situazioni, ma da quando Edy è mia collaboratrice si è presa a carico quelli che coinvolgono persone francofone come lei. Per fare un esempio: c’era una ragazzina proveniente dalla Costa D’Avorio molto brava a scuola, ma il padre non voleva farla andare alle superiori per risparmiare denaro. Tramite assistente sociale si è cercato per un anno di dialogare con il padre, ma non aveva funzionato. Poi Alex, il marito di Edy ha provato a parlargli personalmente e quest’intervento di una sola giornata ha portato risultati molto più efficaci.”
A Bergamo sono molteplici gli sforzi e le attenzioni verso il tema dell’integrazione, basti pensare che presso l’Università degli Studi di Bergamo c’è una prestigiosa Cattedra Unesco dove il professor Rizzi sta portando avanti importanti studi sul fenomeno migratorio.
Tra le altre riflessioni è importante ricordare come ha fatto il sindaco di Filago che il problema dell’integrazione non riguarda solo il rapporto tra immigrati ed italiani, ma i rapporti tra immigrati che provengono da Paesi diversi. Anche questo punto dovrà essere approfondito e forse servirà proprio per rompere una dicotomia che vede italiani da una parte e tutti gli altri dall’altra. La società è composta ormai anche a Bergamo da un mosaico di etnie ed è essenziale quindi abbattere stereotipi e pregiudizi per creare sane e fruttuose collaborazioni uomo a uomo a prescindere dalla provenienza.
La stessa UPF, il Dott. Zonca e altri esponenti attivi nel campo della cooperazione decentrata si sono incontrati nel mese di febbraio del 2010 presso l’Ateneo per scambiarsi reciproche esperienze positive. Il mio augurio è che occasioni di scambio del genere continuino ad essere organizzati e al comune di Filago un incoraggiamento a proseguire su questa strada!

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