1 novembre 2010

MINGALABAR AUNG SAN SUU KYI

di Adriano Molteni

Esce dall’acqua il bufalo ammansito,
ha due fanciulli felici in groppa
e lento si avvia verso le case,
mentre il tramonto tinge il lago d’oro.

Quadro dolce di bellezza e d’armonia,
rovinato da quegli uomini in divisa
che irridono il canto delle fanciulle
che abbraccia la fiducia nel domani.

Sorvegliano una casa là sul lago
dove uno scricciolo resiste ancora
pure in una situazione spaventosa,
simbolo vivente della libertà.

La sua presenza è la democrazia,
il suo silenzio vale la libertà.
Vivi angelo del popolo birmano,
la tua vita è più d’una speranza:

mingalabar respiro di certezza.


(Mingalabar=ciao)

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