26 dicembre 2009

Gentile lettore di “Voci di Pace”,

San Marino, 26 Dicembre 2009

Se ha avuto la possibilità di dedicare del tempo alla lettura di Voci di Pace, avrà certamente compreso che si tratta di un movimento di persone dedicate alla realizzazione dei più alti ideali: la pace, il superamento delle barriere religiose, sociali e razziali, la prosperità comune, la giustizia.
La rivista vuole essere portavoce di un nuovo approccio alla risoluzione dei conflitti e delle problematiche odierne, basato sul dialogo, la cooperazione e la compartecipazione al progetto di ricostruzione del tessuto sociale a tutti i livelli, incluso quello mondiale basato sull’operato delle Nazioni Unite. Quante persone in Italia potrebbero essere interessate a questi argomenti, che “Voci di Pace” affronta, e non ci conoscono affatto?
Cosa ci differenzia dagli altri numerosi e spesso encomiabili impegni di altre associazioni ed istituzioni? Non tanto il punto di arrivo, comune a tutti coloro che credono nella pace, quanto nel punto di partenza. Noi crediamo che non si possa arrivare a risultati veri e duraturi senza una comprensione profonda del senso della vita, della natura originale dell’uomo e delle sue esigenze più autentiche. Noi crediamo che non si possa costruire “la felicità” personale e collettiva, basandosi principalmente sulla conoscenza delle “malattie” sociali, ma che si debba prima di tutto conoscere cosa sia la “salute vera” dell’uomo e della sua società.
Per questo facciamo riferimento alle tradizioni religiose, alle filosofie e a tutte le fonti di spiritualità autentica, allo scopo di trovare punti di riferimento universali e stabili. Partiamo dunque dalla formulazione di “principi” globalmente riconosciuti, che costituiscono la base del nostro operare concreto.
Risultati sostanziali e riconoscibili, ne abbiamo avuti tanti ed il movimento si sta espandendo in tutto il mondo. La nostra opera nell’ambito della risoluzione dei conflitti ci ha visto protagonisti in tante aree problematiche del mondo come per esempio il Medio Oriente, il Kenia, l’Uganda e diversi altri paesi ed aree di conflitto.
Perché non diffondere maggiormente “Voci di Pace”? Per tenerLa informata sulle nostre attività ci piacerebbe che Lei confermasse il Suo interesse a ricevere la rivista. Inoltre, si potrebbe far conoscere ad altre persone la possibilità di avere “Voci di pace” direttamente a casa, informaldoLi della nostra iniziativa o dandogli l’indirizzo del nostro sito Web: www.voicesofpeace.it - Abbiamo anche creato un blog: http://www.vocidipace.blogspot.com dove potrà rileggere tutti gli articoli pubblicati fin dal primo numero, e non solo, e potrà interagire inserendo i suoi commenti.
Vorrei, inoltre, chiedere a chiunque desideri sostenerci con un contributo libero, per poter dare maggior forza al nostro messaggio, a farlo nei seguenti modi:
Mandando un vaglia postale o un assegno bancario non trasferibile alla
Redazione di Voci di Pace(vedi pagina 2 della rivista)

Causale:
Donazione ……………. Socio sostenitore: Euro 25 annuali

RingraziandoLa per la Sua amicizia e partecipazione al nostro impegno, Le inviamo i più cordiali auguri di un felice e sereno 2010

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