21 febbraio 2009

UNIONE FORENSE TUTELA DIRITTI DELL'UOMO, BENE MOZIONE CAMERA

MOZIONE SULLA BIRMANIA ALLA CAMERA
(ASCA)_18 febbraio 2009

''Abbiamo accolto con grande soddisfazione la mozione sulla Birmania approvata praticamente all'unanimita' dalla Camera. Sarebbe opportuno, pero', che si approntino immediatamente ulteriori stanziamenti per la cooperazione internazionale, senza i quali l'attuale mozione sulla Birmania, cosi' come altre azioni che il nostro paese deve intraprendere a livello internazionale per la tutela dei diritti umani, rischiano di rimanere lettera morta''. Lo dichiara l'avvocato Mario Lana, presidente dell'Unione forense per la tutela dei diritti dell'uomo e vice presidente del CIR, Consiglio italiano per i rifugiati.

''Cogliamo l'occasione per ricordare che da decenni i nostri sforzi sono volti nella direzione di far conoscere sul piano internazionale l'azione di difensori dei diritti umani e delle liberta' democratiche, come U Aye Myint, avvocato gia' condannato a morte in Birmania per la sua attivita' contro il lavoro forzato e il reclutamento di bambini soldato. U Aye Myint e' stato poi liberato grazie ad una campagna di appoggio dell'OIL (Organizzazione Internazionale del Lavoro) e ha ricevuto a Roma, nel novembre dello scorso anno, il premio Premio Ludovic Trarieux, una sorta di nobel degli avvocati europei. L'impegno deve essere volto, inoltre, anche alla tutela delle minoranze religiose, in particolare quella cristiana e musulmana, che il regime sta cercando di cancellare dalla storia politica e sociale di quel paese''.

''L'Unione forense e' da sempre impegnata - continua l'avvocato Lana - nel sostegno dei movimenti e dei partiti democratici in Birmania, come auspicato dalla mozione parlamentare italiana, e sta intensificando il suo impegno in previsione delle elezioni del 2010, soprattutto sotto un profilo di supporto organizzativo e politico, ma abbiamo bisogno di maggior risorse''.

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